Nulla di fatto al Tavolo dei Volenterosi per la pace in Ucraina. Nuovo attacco russo nella regione di Sumy: 9 morti
- Postato il 17 maggio 2025
- Di Agi.it
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Nulla di fatto al Tavolo dei Volenterosi per la pace in Ucraina. Nuovo attacco russo nella regione di Sumy: 9 morti
AGI - Niente di fatto a Istanbul su un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina. E del resto nessuno ci aveva scommesso, visto il rifiuto di Vladimir Putin di presenziare ai negoziati e il livello, basso, della delegazione inviata in Turchia. Un pezzo di storia però è stato scritto, visto che Mosca e Kiev non si parlavano direttamente dal 28 febbraio del 2022, quattro giorni dopo l'invasione dell'Ucraina, sempre a Istanbul. E un piccolo risultato c'è stato, bastato a Mosca per gridare al successo: lo scambio di 2.000 prigionieri, mille per parte. L'incontro nel favoloso palazzo Dolmabahce messo a disposizione dalla Turchia è durato circa un'ora e quaranta. E nonostante tutti in Ucraina conoscano il russo, le parti si sono parlate tramite un interprete.
Da una parte la squadra ucraina guidata dal ministro della Difesa Rustem Umerov, dall'altra i russi con Vladimir Medinsky, consigliere presidenziale di secondo piano. In mezzo, il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. Viste le premesse, non c'erano grandi speranze di un pur piccolo passo avanti sul cessate il fuoco. Che infatti non c'è stato. Anzi.
"I rappresentanti russi hanno avanzato richieste inaccettabili che vanno oltre ciò che era stato discusso già prima dell'incontro", ha spiegato una fonte diplomatica. Mosca ha posto come condizione a Kiev il ritiro delle sue forze da gran parte del territorio che controllano, un chiaro tentativo di spazzare via ogni minima possibilità di passi avanti.
La provocazione non è stata raccolta. "La delegazione è rimasta tranquilla", ha spiegato un portavoce del ministero degli Esteri ucraino.
Del resto era evidente che a quel tavolo non ci fossero esponenti di Mosca in grado di prendere decisioni. Per questo Umerov ha messo in chiaro che è necessario passare di livello: solo Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin possono discutere di tregua e dunque è imperativo che si vedano. E Donald Trump ha ribadito di essere pronto a mettere tutto il suo peso.
Imperturbabile il capo negoziatore russo. "Abbiamo preso nota di questa richiesta", ha detto Medinsky ai giornalisti ostentando tranquillità. "Nel complesso, siamo soddisfatti del risultato e pronti a continuare i contatti", ha assicurato.
La reazione di Zelensky
Durissimo invece Zelensky. "Questa settimana avremmo avuto una reale possibilità di compiere passi importanti per mettere fine a questa guerra, se solo Putin non avesse avuto paura di venire in Turchia", ha detto.
E già prima che iniziasse l'incontro, il presidente ucraino aveva messo le mani avanti: "Se si scopre che la delegazione russa è li' solo per le apparenze e non può ottenere alcun risultato, ci deve essere una reazione forte, comprese sanzioni", aveva detto da Tirana dove ha partecipato al vertice della Comunità politica europea.
E la guerra è stata in cima all'agenda di Tirana e soprattutto degli incontri a margine. Zelensky ha visto i vertici dell'Ue, Ursula von der Leyen e Antonio Costa.
Ma soprattutto si è seduto al tavolo con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier britannico Keir Starmer e il primo ministro polacco Donald Tusk e insieme hanno chiamato Trump.
"È inaccettabile che la Russia e il presidente Putin non abbiano risposto per la seconda volta alle richieste avanzate dagli americani e sostenute dall'Ucraina e dagli europei" di una tregua come condizione di un negoziato per la pace, ha detto Macron dopo il colloquio con Trump, invocando una maggiore pressione su Mosca.
Caustico il commento di Medinsky. "Come diceva Napoleone, di norma guerra e negoziati vanno di pari passo", ha detto.
Prossimo passo comunque sarà comunque mettere nero su bianco le due proposte. "Abbiamo concordato che ogni parte presenterà la propria visione di un possibile cessate il fuoco futuro e la dettaglierà", ha detto, "riteniamo ragionevole continuare i nostri negoziati solo dopo".
Nuovo attacco russo in Ucraina
Questa mattina un nuovo attacco russo in Ucraina ha colpito un minibus che trasportava civili nel nord del paese, provocando la morte di nove persone e ne ha ferite altre quattro. Lo ha reso noto su Telegram l'amministrazione militare della regione di confine di Sumy, pubblicando le foto dei resti del minibus lungo una strada.
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