“Non voglio stare così in campo, ero piatto. Rifletterò sul mio futuro”: Berrettini choc, pensa al ritiro dopo l’ennesima batosta a Wimbledon
- Postato il 1 luglio 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Fondamentalmente sono stanco, stanco di rincorrere sempre qualcosa. Per questo ho bisogno di prendermi giorni per pensare, per decidere cosa fare del futuro perché stare in campo così non è quello che voglio”. A caldo probabilmente ogni dichiarazione può essere enfatizzata, ma quelle di Matteo Berrettini dopo l’eliminazione al primo turno di Wimbledon contro Kamil Majchrzak al quinto set non sono parole banali. Anzi, sono indicative e forse anche premonitrici.
Se Berrettini si riferisse al ritiro dal tennis, oggi non è dato saperlo. Ma sicuramente quelle parole sono un indizio su una possibile scelta netta nel futuro prossimo del tennista italiano finalista a Wimbledon nel 2021. “Il tennis è stato molto duro per me nell’ultimo mese. Credo che si sia visto in campo oggi. Mi dispiace davvero per le persone che mi hanno aiutato ad arrivare fin qui. Tutti quelli che lo hanno reso possibile, dal punto di vista fisico, tecnico, tutto”. Più che l’ultimo mese, gli ultimi due anni e mezzo di Matteo Berrettini sono stati parecchio complicati per via di diversi infortuni e una condizione fisica sempre precaria, mai al top.
Ma in questo caso specifico, Berrettini ci tiene a precisare: “Paradossalmente, fisicamente sono rimasto sorpreso, stavo pure meglio del previsto. Quello che è mancato è stato il mio solito atteggiamento e l’energia che mi ha sempre caratterizzato. Sono state settimane difficili. Sono stanco di rincorrere sempre qualcosa”. Non un problema fisico, ma più una stanchezza mentale. “Ero piatto, nemmeno il tifo mi caricava”.
Gli infortuni e dei risultati mai soddisfacenti: “Non mi sentivo pronto a competere”
Sei infortuni nel 2022, altri abbastanza lunghi nel 2023 tra addominali, polpaccio e caviglia. Problemi che ormai lo accompagnano da tempo e in maniera insistente. Motivo per cui – ormai da circa tre anni – Berrettini non riesce a trovare continuità di rendimento e di risultati. Qualche lampo, sì, come le due vittorie consecutive al Queen’s tra il 2021 e il 2022, ma in altri tornei importanti – tra Slam e Masters 1000 – ha sempre fatto flop. Tra settembre 2023 e marzo 2024 è rimasto fuori oltre cinque mesi. Poi il ritorno, qualche spiraglio di luce – la vittoria a Marrakech e le due consecutive a Gstaad e Kitzbuhel – e di nuovo risultati deludenti. Eliminazioni tra primo e secondo turno contro tennisti qualitativamente inferiori (Thompson su cemento a Brisbane, per citarne una), sconfitte arrivate per i soliti problemi fisici a partita in corso.
Da luglio 2024 a Kitzbuhel (ultimo torneo vinto dal tennista romano), il miglior risultato di Berrettini è stato un quarto di finale a Miami a fine marzo 2025 perso contro Taylor Fritz. Poi solo apparizioni fugaci e diversi tornei saltati per recuperare da acciacchi o soliti infortuni. Adesso l’incognita futuro: “Oggi, da un certo punto in poi, non mi sentivo pronto a competere. Mancava quella energia lì. Non so bene che lavoro devo fare, non so bene cosa mi aspetta“.
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