“Non sono una macchina”: anche Sinner si emoziona. L’amico Berrettini è l’unico che se ne accorge e interviene in suo aiuto – Video

  • Postato il 25 novembre 2024
  • Tennis
  • Di Il Fatto Quotidiano
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La Coppa Davis 2024 vinta dall’Italia è il successo di un intero movimento tennistico, che in questa stagione ha esteso la sua egemonia a ogni livello. Ma sul campo i due protagonisti sono stati ovviamente Jannik Sinner e Matteo Berrettini. La loro amicizia è il il simbolo della seconda Insalatiera consecutiva vinta dagli azzurri. E la dimostrazione è arrivata anche durante i festeggiamenti: l’altoatesino e il romano sembrano completarsi a vicenda. Soprattutto, Berrettini pare avere la capacità di comprendere fino in fondo l’animo di Sinner e di rompere quella corazza di ghiaccio che il numero 1 al mondo si è costruito. Perché sì, Jannik Sinner si può anche emozionare, come è successo durante la conferenza stampa dopo la vittoria in finale contro l’Olanda.

L’altoatesino ha dato tutto contro Tallon Griekspoor, per vincere anche l’ultima partita di un 2024 fuori da ogni logica e consegnare all’Italia la Coppa Davis. Quando mancava un passo al traguardo, con tre match point a disposizione, la macchina perfetta si è per un attimo inceppata. È servito un quarto match point per chiudere l’incontro. Sinner spiega quel momento di emozione ai microfoni: “Sapevo che poteva essere l’ultimo punto dell’anno, si stava per chiudere una stagione incredibile per me. Quindi ci stava un po’ di emozione. Il tennis può essere molto imprevedibile, due break si prendono e si perdono molto velocemente. Le emozioni ci sono sempre, nessuno è una macchina. Siamo degli sportivi…”. In quel momento la voce dell’altoatesino si blocca, si ammutolisce, non riesce più a proseguire.

L’unico ad accorgersi del momento di commozione di Sinner è appunto l’amico Berrettini, che prende subito la parola per intervenire in aiuto dell’altoatesino: “Ha dimostrato che è umano anche lui, è emozionato“, sottolinea il romano. Che poi stempera il tutto con una battuta: “Per due punti, poi ha rimesso le cose a posto”. Risata di tutta la squadra azzurra. Berrettini sempre essere appunto l’unico a trattare Sinner da essere umano, a esaltarne le qualità ma allo stesso a prenderlo in giro. Smitizzarlo, come fanno gli amici che dimostrano affetto a prescindere dai successi sul campo.

Un altro esempio di questo legame arriva pochi minuti dopo nella stessa conferenza stampa. Sinner sta parlando della pausa invernale e dei suoi programmi: “Sicuramente andrò a casa per Natale, è un giorno in cui mi fa piacere avere intorno le persone che amo“. Berrettini interviene con un’altra battuta: “L’unico dell’anno“. E altre risate generali. Il romano riesce così a restituire a Sinner la dimensione di un semplice ragazzo di 23 anni. E gli dà l’occasione per aprirsi con maggiore sincerità: “Natale è sempre stato un giorno speciale, perché fin da piccolo vedevo poco i miei genitori e fare una serata solo in famiglia mi farà piacere“, spiega il numero 1 al mondo.

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Il Fatto Quotidiano

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