“Non sono magra come una volta, ma le persone mi vedono più bella e serena. La musica? Mi sentivo più soldatino che artigiana”: così Francesca Michielin
- Postato il 18 giugno 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Francesca Michielin ha lanciato il nuovo singolo “Francesca” e ha iniziato un nuovo percorso artistico dopo aver chiuso i rapporti con la storica manager Marta Donà. La cantautrice, ospite al podcast “Non lo faccio X Moda” di Giulia Salemi, ha raccontato di aver avuto alti e bassi in passato e di aver addirittura pensato di mollare la musica: “Non mi sentivo più un’artigiana, mi sentivo un soldatino che faceva le cose che gli altri si aspettavano facessi, sentivo che ero in una sorta di trappola mentale che stava avendo ripercussioni sul mio fisico e sulla mia salute. Ho capito che dovevo tornare a divertirmi, oggi è diventato tutto estremamente performante ed estetico, ma dimentichiamo il fatto che, quando cantiamo, stiamo raccontando qualcosa al pubblico”.
L’artista ha partecipato all’ultimo Festival di Sanremo con “Fango in paradiso”, ma è stata criticata per il suo look: “Ci sono sicuramente diverse considerazioni da fare, ma fino a un certo punto. – ha detto la Michielin -. Il makeup e i capelli sono stati una scelta molto precisa: ho voluto mantenerli volutamente semplici. Il trucco non era estroso, ed è stato intenzionale. Sai, quando arrivano i 30 anni ho iniziato a truccarmi meno. Il mio obiettivo era proprio questo”.
E ancora: “Per i capelli ho scelto un taglio giapponese perché sono una grande fan della cultura giapponese. Qualcuno mi ha chiesto: ‘Ma dove va con quel taglio?‘, ma basta fare una rapida ricerca su Google per capire. Sono un po’ nerd, e mi sono fatta un taglio da nerd. Tutto qui. Credo che la resa, alla fine, non abbia reso come speravo. Ho rivisto tantissime volte le foto e i video dei fitting, e quello che ho visto lì non corrispondeva affatto a ciò che poi è apparso sul palco. Era proprio un altro corpo. Secondo me è stato un insieme di fattori: forse sono dimagrita un po’ per lo stress, la questione della caviglia, una postura non al top… Magari anche le inquadrature non hanno aiutato”.
Poi una considerazione: “L’ho riguardato mille volte, e sì, mi ha creato un complesso. Lo ammetto. Anche perché, nei video dei fitting, la resa era completamente diversa. E ci tengo anche a dirlo per difendere il lavoro fatto: non che Miu Miu abbia bisogno di essere difesa, ma secondo me hanno fatto davvero un ottimo lavoro. È chiaro che io ho proposto qualcosa di particolare — non un vestito aderente o qualcosa che puntasse a valorizzare il mio fisico in modo convenzionale, ma è stata una scelta voluta”.
Sull’intreccio tra musica e business la Michielin ha detto: “Ora viviamo in un mondo performativo e quando il tuo corpo prova dolore o non funziona, vorremmo anestetizzare quel dolore. Invece il dolore non va solo sedato, va ascoltato, bisogna capire cosa ci sta dicendo”.
Infine sul suo corpo: “Io non l’ho trattato come un tutt’uno, lo trattavo come una cosa a parte che doveva essere efficiente. Ora, però, sono tornata ad avere un rapporto buono, mi dico che ho dei difetti, ho delle cicatrici, ma va tutto bene perché sono parte di me. Lo ascolto di più e lo assecondo di più. Non sono magra come una volta, ma le persone percepiscono che sono più bella, che sono più serena”
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