Non solo contro l’ipertensione: la dieta DASH mostra effetti sorprendenti sul diabete

  • Postato il 23 novembre 2025
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  • Di Blitz
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La dieta è uno dei pilastri più importanti nella gestione del diabete di tipo 2, insieme alla terapia e a uno stile di vita attivo. Negli ultimi anni, però, si è capito quanto sia importante guardare oltre il semplice controllo della glicemia, e che alcuni modelli alimentari potrebbero influenzare anche l’evoluzione della malattia e le complicanze associate.

Tra le varie proposte, la dieta DASH sembra essere collegata alla riduzione dei rischi legati al diabete.

Secondo una recente revisione pubblicata su Frontiers in Nutrition, seguire la dieta DASH potrebbe aiutare le persone con diabete di tipo 2 a migliorare diversi parametri metabolici e ridurre il rischio di sviluppare complicanze cardiovascolari, renali e oculari. È un risultato che potrebbe cambiare il modo in cui affrontiamo la malattia, soprattutto mentre il numero dei casi continua a crescere in modo preoccupante.

Il diabete cresce nel mondo e cambiano le priorità della cura

Il diabete di tipo 2 è oggi una delle sfide sanitarie più difficili a livello globale. Le stime internazionali parlano di oltre 500 milioni di persone colpite, e si prevede che entro il 2050 il numero possa salire a oltre un miliardo.

La malattia è caratterizzata dalla ridotta sensibilità all’insulina e da un progressivo aumento della glicemia, condizioni che — se non controllate — possono compromettere l’intero organismo.

Le complicanze più comuni includono:

  • ipertensione e malattie cardiovascolari,
  • insufficienza renale,
  • danni ai nervi periferici (neuropatia),
  • problemi di vista fino alla retinopatia diabetica,
  • disturbi della microcircolazione.

Per questo motivo, accanto alle terapie farmacologiche come metformina e agonisti GLP-1, il ruolo dell’alimentazione si sta rivelando sempre più decisivo nel ridurre i fattori di rischio.

Perché la dieta DASH sta conquistando l’interesse degli esperti

dieta sana DASH
Perché la dieta DASH sta conquistando l’interesse degli esperti (blitzquotidiano.it)

La dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) è un modello alimentare nato per contrastare la pressione alta, ma la sua struttura ricca di fibre, minerali e grassi buoni sembra avere effetti molto più ampi.

Gli studi esaminati nella revisione scientifica mostrano che la dieta:

  • riduce la pressione arteriosa in modo significativo, soprattutto in persone con obesità o sovrappeso;

  • migliora la funzione dei vasi sanguigni, riducendo l’infiammazione sistemica;

  • favorisce un migliore equilibrio tra sodio e potassio, fondamentale nei pazienti diabetici;

  • agisce sul profilo lipidico, riducendo trigliceridi e colesterolo LDL;

  • può diminuire il rischio di microangiopatia, una delle complicanze più diffuse del diabete.

A sorprendere gli esperti non è solo la quantità di benefici, ma il fatto che arrivino da un’unica strategia dietetica che combina vari nutrienti in modo armonico. È l’opposto dell’approccio “un integratore per ogni problema”: qui è l’intero modello alimentare a creare un effetto protettivo.

DASH e gestione della glicemia: un effetto più complesso del previsto

Uno degli aspetti più interessanti riguarda il modo in cui la dieta influisce sulla glicemia. Pur non provocando sempre grandi cali dell’HbA1c, il regime DASH sembra comunque migliorare parametri chiave legati alla sensibilità insulinica.

Le ricerche mostrano una riduzione della glicemia a digiuno, un miglioramento dei segnali cellulari che regolano l’uso del glucosio e una probabile protezione delle cellule pancreatiche.

Questo effetto è dovuto soprattutto all’alta presenza di fibre vegetali, che rallentano l’assorbimento degli zuccheri e aiutano a stabilizzare la glicemia dopo i pasti.

Altri benefici emergono sul fronte dell’infiammazione sistemica, un aspetto molto rilevante nel diabete: i cibi consigliati dalla DASH — frutta, verdure, legumi, cereali integrali, pesce, oli vegetali — sono naturalmente ricchi di composti antiossidanti.

Riduzione delle complicanze: cosa dicono gli studi

Secondo gli studi analizzati, la dieta DASH può avere un impatto significativo su tre complicanze tipiche del diabete:

1. Problemi cardiovascolari: il diabete è uno dei fattori di rischio principali per infarti e ictus. La dieta DASH, grazie al basso contenuto di sale e all’elevata presenza di minerali come potassio e magnesio, migliora l’elasticità vascolare e riduce la pressione arteriosa.
In alcuni studi, i partecipanti hanno mostrato miglioramenti anche nel profilo lipidico, con una diminuzione del colesterolo LDL.

2. Malattia renale: la ridotta funzionalità dei reni è una delle complicanze più temute.
La dieta DASH sembra favorire una migliore filtrazione renale grazie al minor carico di sodio e alla maggiore quantità di nutrienti che sostengono i reni.

3. Neuropatia diabetica: un dato particolarmente sorprendente riguarda la neuropatia periferica: nelle donne che seguono più rigorosamente il modello DASH, il rischio sembra diminuire in modo significativo.

Perché la DASH funziona davvero: il valore della combinazione alimentare

Uno dei punti sottolineati dagli esperti riguarda il fatto che la DASH non funziona per un singolo nutrientema per l’effetto combinato dei suoi elementi.

La dieta infatti aumenta il consumo di fibre, utili per microbiota, glicemia e colesterolo; apporta antiossidanti che contrastano l’infiammazione cronica; riduce l’introito di grassi saturi, sostituendoli con grassi buoni da pesce, frutta secca e oli vegetali; riduce sale e zuccheri aggiunti, elementi critici per cuore e reni.

Questo mix permette di migliorare più vie metaboliche contemporaneamente: dalla pressione alla glicemia, fino alla salute vascolare.

La DASH è adatta a tutte le persone con diabete?

Gli esperti sono concordi nel dire che la dieta DASH è sicura e benefica per la maggior parte dei pazienti con diabete di tipo 2, ma esistono alcune eccezioni da considerare.

Chi ha problemi renali avanzati deve controllare attentamente l’apporto di potassio.
Chi assume farmaci ipoglicemizzanti potrebbe necessitare di aggiustamenti della terapia, poiché cambiamenti alimentari importanti possono influenzare la risposta glicemica.

In generale, però, la DASH è considerata un modello alimentare equilibrato, facilmente personalizzabile e compatibile con le principali linee guida diabetologiche.

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