"Non ho ossigeno". Scioperi e rabbia in Grecia a due anni dal disastro ferroviario

  • Postato il 28 febbraio 2025
  • Di Agi.it
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"Non ho ossigeno". Scioperi e rabbia in Grecia a due anni dal disastro ferroviario

AGI - E' una giornata di sciopero generale e proteste in Grecia contro il governo conservatore, in occasione del secondo anniversario del peggior incidente ferroviario della storia del Paese, in cui nel febbraio 2023 morirono 57 persone, per lo più giovani. La Grecia si è svegliata paralizzata sulla terraferma, in mare e nell'aria, mentre allo sciopero di 24 ore, indetto dai principali sindacati del settore pubblico e privato, Adedy e Gsee, hanno aderito marinai, ferrovieri e controllori del traffico aereo. Ad Atene, le linee della metropolitana, del tram e degli autobus saranno aperte solo fino alle 17, ora locale, per facilitare gli spostamenti delle persone che desiderano partecipare alla manifestazione di fronte al Parlamento.

Si prevede che centinaia di migliaia di persone manifesteranno in 250 città e paesi della Grecia e in 54 città all'estero, tra cui Barcellona, Madrid, Lisbona e Buenos Aires, per chiedere al governo conservatore del primo ministro Kyriakos Mitsotakis di ottenere giustizia per la tragedia. Il 28 febbraio 2023, un treno merci si è scontrato frontalmente con un treno passeggeri nei pressi della città di Tempe, provocando la morte di 57 persone, su un tratto di binario privo di sistemi di sicurezza automatizzati. Due anni dopo, molti cittadini ritengono che il governo stia ancora cercando di nascondere le proprie responsabilità nella tragedia, descritta come un "crimine" dall'opposizione e da gran parte della società civile.

Lo slogan principale delle proteste, che si prevede saranno tra le più grandi degli ultimi decenni nel Paese, è la frase "Non ho ossigeno", pronunciata in una registrazione audio trapelata da una giovane vittima dell'incidente, poco prima di morire per asfissia in una delle carrozze in fiamme dopo lo schianto. Secondo i media locali, nel centro della capitale sono dispiegati circa 5.000 agenti di polizia. Nei loro appelli allo sciopero, i sindacati chiedono che il governo punisca i responsabili della tragedia "indipendentemente dalla loro posizione" e che lo stato di diritto venga applicato in Grecia. 

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Agi.it

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