«Non è grave», aspetta un’ora al pronto soccorso e muore nel Foggiano: la denuncia dei parenti
- Postato il 2 settembre 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 1 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
«Non è grave», aspetta un’ora al pronto soccorso e muore nel Foggiano: la denuncia dei parenti
Muore dopo un’ora d’attesa al pronto soccorso nel Foggiano. La 76enne non è stata considerata un’urgenza. «Per loro non era grave», la denuncia dei familiari.
VIESTE (FOGGIA) – «Non è grave, torni domani se peggiora». È la risposta che i familiari di Antonia Notarangelo, 76 anni di Vieste, sostengono di aver ricevuto al pronto soccorso cittadino. La donna, però, non ce l’ha fatta: è morta lungo la strada per San Giovanni Rotondo, mentre la figlia la stava trasportando in auto nella notte tra sabato e domenica.
Aspetta un’ora al pronto soccorso e muore nel Foggiano: la denuncia dei parenti
Secondo il racconto del figlio Pasquale Ciuffreda, quando la madre ha accusato il malore e ha chiamato il 118, la centrale ha spiegato che «tutte le ambulanze di Vieste erano occupate». L’unico mezzo disponibile, partito da Peschici, avrebbe suggerito comunque di portare la paziente al pronto soccorso locale. Qui, denuncia la famiglia, non c’era un medico disponibile e il personale presente avrebbe consigliato di tornare il giorno successivo qualora le condizioni si fossero aggravate.
«Dopo un’ora di attesa – racconta il figlio – mia sorella è ripartita da sola con nostra madre verso Casa Sollievo della Sofferenza, a San Giovanni Rotondo. Ho chiamato il pronto soccorso per chiedere spiegazioni, e mi hanno detto che non era grave. Venti minuti dopo, mia sorella mi richiama in lacrime: mamma non respira più. È morta in macchina, sulla statale, in mezzo al nulla». Il decesso è avvenuto nei pressi di Baia delle Zagare, mentre l’ambulanza promessa non è mai arrivata.
La famiglia Notarangelo si è rivolta all’avvocato Pasquale Chionchio, che annuncia: «Presenteremo denuncia in sede penale e civile nelle prossime 48 ore. È necessario accertare eventuali responsabilità». Durissima anche la reazione del sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti: «È una morte inaccettabile. Se le ambulanze erano tutte impegnate, perché non è stato attivato l’elisoccorso? Esiste un protocollo per il suo utilizzo anche nei codici arancioni». La vicenda solleva ancora una volta il tema della carenza di mezzi e personale sanitario sul Gargano, dove le difficoltà logistiche e le distanze tra gli ospedali possono trasformare un’urgenza in una tragedia.
Il Quotidiano del Sud.
«Non è grave», aspetta un’ora al pronto soccorso e muore nel Foggiano: la denuncia dei parenti