Non c’è propaganda senza una sua arte

  • Postato il 16 aprile 2025
  • Di Panorama
  • 1 Visualizzazioni

Da Augusto imperatore, che nove secoli prima di Cristo fa edificare l’Ara Pacis per celebrare la pace e la prosperità raggiunte come risultato del suo regno, fino a Benito Mussolini che durante l’autarchia decide di lanciare una grande una mostra itinerante su “Leonardo da Vinci genio italiano”, che diverrà utile strumento di propaganda globale del regime.

Di questo e di molto altro tratta Arte e propaganda, un documentario che andrà in onda in prima visione alle 21,15 di mercoledì 16 aprile su Rai 5 nel programma Art Night di Silvia De Felice. Scritto, diretto e prodotto da Eleonora Zamparutti e da Piero Muscarà, il documentario è un viaggio di 90 minuti che attraversa i secoli e va a esplorare le più complesse dinamiche del rapporto tra arte e potere.

La logica alla base del documentario è in parte coerente con quanto sosteneva George Orwell, non per nulla geniale autore del romanzo 1984 (dove la Storia viene continuamente riscritta dal potere in base alle sue mutevoli convenienze), il quale sosteneva che «Tutta l’arte è propaganda».

Il binomio “arte e propaganda», del resto, quasi automaticamente suscita in noi le immagini dei grandi totalitarismi del XX secolo, dal fascismo al nazismo, fino al comunismo, che sistematicamente hanno utilizzato l’arte in tutte le sue forme per celebrarsi e per esercitare il dominio sulle masse.

Ma la storia della propaganda attraverso l’arte ha radici ben più antiche. E l’arte, del resto, è sempre stata uno tra i più potenti strumenti di comunicazione e d’influenza sull’opinione pubblica. Arte e propaganda racconta quindi come artisti e mecenati, nel corso dei secoli, se non dei millenni, abbiano collaborato alla creazione di opere che trasmettessero messaggi potenti e duraturi. Prodotto da Arte.it Originals in collaborazione con Rai Cultura, Arte e propaganda si avvale del contributo di studiosi e artisti importanti, da Martin Kemp, storico dell’arte e professore all’Università di Oxford, a Karole Vail, direttore della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, da Arthur Charles Valerian Wellesley, IX Duca di Wellington, a Giordano Bruno Guerri, storico e presidente del Vittoriale degli Italiani.

Il documentario è il frutto di un lungo e accuratissimo lavoro di ricerca, che Zamparutti e Muscarà hanno iniziato nel 2017. I due autori collaborano dal 1993. Insieme hanno realizzato reportage e documentari per la televisione, concentrandosi sull’attualità ma con un particolare interesse verso gli elementi di contrasto generati dalla globalizzazione.

Autore
Panorama

Potrebbero anche piacerti