“Noi picchiati e torturati dai militari tunisini. I libici? Pagano di più per le donne”: le testimonianze della “tratta di Stato” a Bruxelles
- Postato il 3 febbraio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Nelle gabbie alla frontiera tra Tunisia e Libia fummo vittime di violenze da parte dei militari tunisini”. La testimonianza di una delle vittime di quella che i ricercatori internazionali della rete RR[X] definiscono “tratta di Stato, espulsione e vendita di migranti dalla Tunisia alla Libia” risuona nel Parlamento Europeo di Bruxelles: “Ricordo la voce di una donna incinta che gridava disperata. Uno dei soldati le diede un calcio in pancia. Altri subirono fratture alle braccia o alle gambe. Ci perquisirono, ci tolsero i telefoni e i soldi”.
Il lavoro di ricerca, analisi, geolocalizzazione e confronto di decine di testimonianze come questa, è andato avanti per due anni ed è stato presentato da alcuni europarlamentari dei gruppi S&D, Left e Verdi, tra i quali Cecilia Strada, Ilaria Salis e Leoluca Orlando.
Nei mesi scorsi, alcuni dei contenuti che trovano conferma in queste testimonianze erano emersi sulle pagine social di “Refugees in Lybia” e del ’Routes Journal”, che avevano rispettivamente pubblicato immagini di un “passaggio” di persone da militari tunisini a milizie libiche e immagini di persone trattenute nelle “gabbie”, zone militari inaccessibili a media e ricercatori dove vengono trattenute le persone in attesa dell’espulsione verso la Libia
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