No Skymetro, la protesta in difesa dell’istituto Firpo-Buonarroti: “Non barattiamo la cultura”

  • Postato il 24 ottobre 2024
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No Skymetro, la protesta in difesa dell'istituto Firpo-Buonarroti

Genova. L’istituto Firpo-Buonarroti di Marassi transennato col nastro segnaletico bianco e rosso. È la protesta simbolica messa in scena dalla Rete ligure dei comitati e in particolare dal comitato Opposizione Skymetro – Valbisagno Sostenibile contro l’ipotesi di demolire l’edificio scolastico per fare spazio al tracciato della metropolitana sopraelevata in Valbisagno.

“Qua stiamo barattando la cultura per infrastrutture che saranno dannose per la vallata, ma questa è la logica dell’amministrazione – spiega Graziella Gaggero che per prima ha lanciato l’idea di un flash mob per richiamare l’attenzione sul futuro dell’istituto tecnico superiore -. È vero che non c’è niente di ufficiale, non c’è un progetto, ma il Comune si assumerà le responsabilità di quanto ha detto. Noi l’abbiamo recepita così e per noi la cultura non si baratta”.

Gli attivisti dei comitati hanno mantenuto un presidio in via Canevari e hanno distribuito volantini a studenti e professori all’uscita della scuola. “Oggi una decina di scuole nel Savonese farà la stessa cosa a sostegno del Firpo-Buonarroti”, annuncia Raffaella Capponi, referente della Rete Liguria Bene Comune. Presenti anche altri comitati, soprattutto della Valbisagno, e il partigiano Giordano Bruschi.

La possibilità di abbattere il Firpo-Buonarroti è stata effettivamente vagliata dai progettisti dello Skymetro per evitare l’interferenza con la spalla del lungo ponte obliquo, un espediente necessario per attraversare il Bisagno senza demolire e ricostruire la copertura, come richiesto dal Consiglio superiore dei lavori pubblici. Ma ancora ieri il sindaco Marco Bucci, interpellato da Genova24 a margine di un confronto elettorale, ha ribadito: “Io sono assolutamente contrario“. Si lavora quindi a una diversa soluzione tecnica, capace di integrare la struttura anche col progetto del nuovo stadio Ferraris, anche se la demolizione resta sullo sfondo come piano B.

“Sacrificare una scuola per una metropolitana? È una metropolitana molto fantasiosa. Se ci fosse stato un ospedale si sarebbe demolito l’ospedale? È veramente un’assurdità – aggiunge Capponi -. Le scuole è bene non toccarle, anzi, dovrebbero essere ristrutturate e non demolite. Ci sembra allucinante che si possa avere un piano B che comprende addirittura la demolizione di un istituto scolastico”.

Autore
Genova24

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