Niente stretta fiscale sui pacchi di Temu e Shein: l’Ecofin rinvia la discussione
- Postato il 13 maggio 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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Temu, Shein e le altre piattaforme cinesi di shopping online a basso costo possono dormire sonni tranquilli. Il Consiglio Ecofin infatti si è diviso e ha deciso di rinviare la discussione su una proposta della Commissione Ue che puntava a eliminare la soglia di 150 euro di valore sotto la quale i pacchi sono esentati da Iva e tariffe doganali. Una mossa che puntava a rendere meno competitive le spedizioni della Cina, nell’anno in cui si prevede che nella Ue entreranno circa 4 miliardi di pacchi di basso valore, quasi tre volte quelli del 2022, con relativi dubbi su qualità e salubrità delle merci.
Un passo indietro. Il ministro dell’Economia polacco Andrzej Domanski oggi ha annunciato che il Consiglio dell’Ue ha raggiunto un’intesa sulla posizione comune in merito alla direttiva sulle regole Iva per le vendite a distanza di beni importati e l’Iva all’importazione, che dopo l’eventuale parere positivo del Parlamento europeo dovrà essere adottata formalmente. Si è trovato l’accordo su una norma che mira a migliorare la riscossione dell’Iva sulle merci importate spostando l‘onere della riscossione dell’Iva dai consumatori alle piattaforme di vendita. Ma la proposta originaria della Commissione prevedeva appunto anche l’abolizione dell’esenzione doganale per i beni di valore fino a 150 euro, tema rimandato ai negoziati in corso sulla riforma del codice doganale.
I due argomenti non sono separati, perché i 150 euro sono anche la soglia oltre la quale il venditore diventa direttamente responsabile per il versamento dell’Iva. Evidente come convenga mantenere, effettivamente o con artifici come la frammentazione delle spedizioni, il valore sotto quella soglia. In modo da aggirare l’imposta.
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