Niente sospensiva al Tar: prove di dialogo tra Unicredit e il governo sulla Bpm, che non apprezza

  • Postato il 4 giugno 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Inattesa riparte la trattativa tra Unicredit e l’esecutivo che a cavallo di Pasqua, complice il Golden Power, aveva ingabbiato l’acquisizione del Banco Bpm con una serie di prescrizioni tali da rendere l’operazione praticamente impossibile. Tanto che la banca milanese ha fatto ricorso al Tar ma, nel giorno della prima udienza, ha fatto sapere di aver rinunciato alla richiesta di sospensiva sullo stesso Golden Power. La decisione, ha spiegato l’istituto guidato da Andrea Orcel in una dichiarazione diffusa nella mattinata di mercoledì 4 giugno, è maturata dopo che il Tesoro ha chiarito i termini con cui si svolgeranno le attività di monitoraggio delle prescrizioni. Il ricorso amministrativo con il quale la banca contesta la legittimità del provvedimento del governo, sarà così deciso direttamente nel merito, il 9 luglio.

Il 30 maggio, si spiega ancora, la banca ha ricevuto una comunicazione di chiarimento dal ministero dell’Economia e delle Finanze, in qualità di autorità preposta al controllo del rispetto delle prescrizioni del decreto Golden Power e così ha preso “atto del tenore della risposta fornita dal Mef e in cambio ha ritirato la richiesta di misure provvisorie per consentire un dialogo costruttivo“. La posizione sul decreto resta comunque immutata, tanto che Unicredit ha chiesto che “la sentenza del Tar del Lazio sia accelerata per fare definitiva chiarezza“.

Nessun commento dal dicastero di Giancarlo Giorgetti, mentre a parlare è il numero uno del Banco Bpm, la preda. “Ci risulta che proprio ieri sera l’offerente ha richiesto al Tar l’annullamento della lettera di precisazioni del ministero – ha detto Giuseppe Castagna, a margine di un incontro a Milano lamentando “ancora una volta, confusione e incertezza” da parte di Unicredit. “Per noi non cambia niente. Continuiamo ad essere un po’ sorpresi dalle dichiarazioni di Unicredit perché aveva chiesto questa sospensiva, dopodiché oggi ci dicono che l’ha ritirata per consentire questo dialogo positivo col Mef. Ma a quello che ci risulta, ieri sera, invece, hanno impugnato anche la lettera di chiarimenti del Mef stesso arrivata pochi giorni fa”, ha detto il banchiere napoletano. Anche il Banco, del resto, si è rivolto al Tar per contestare la decisione con cui Consob ha prorogato di un mese i termini dell’offerta di Orcel che è tuttora in corso. All’udienza in calendario per il 10 giugno l’istituto punta ad ottenere la sospensiva della delibera della vigilanza dei mercati e “non faremo marcia indietro, riteniamo particolarmente lesivo dei nostri azionisti, della nostra banca, dei nostri clienti questo ulteriore rinvio di un mese di un ops che oggi compie 190 giorni”, ha garantito Castagna ai microfoni di Class Cnbc.

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Il Fatto Quotidiano

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