Niente paura, nel Wimbledon delle grandi sorprese l’Italia resta protagonista: oggi in campo Bellucci e Darderi, è caccia a un altro record
- Postato il 4 luglio 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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È record di italiani al terzo turno di Wimbledon. Sono sei gli azzurri ancora in gara dopo le prime due partite all’All England Club: un risultato mai raggiunto prima nella storia del tennis italiano. Oltre al numero uno al mondo, Jannik Sinner, accedono ai sedicesimi anche Lorenzo Sonego, Luciano Darderi, Flavio Cobolli, Mattia Bellucci ed Elisabetta Cocciaretto, superando così il precedente primato del 2013, quando gli italiani al terzo turno furono cinque. Sono cinque anche i qualificati solo nel tabellone maschile, quanto basta per infrangere un record che resisteva dal 1949, anno in cui quattro italiani raggiunsero i sedicesimi del “Gentlemen’s Singles”. Un risultato eccezionale che assume ancora più valore alla luce delle eliminazioni di tre teste di serie come Jasmine Paolini, Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini, usciti tra il primo e il secondo turno. In un’edizione di Wimbledon tra le più incerte degli ultimi anni, con 36 top seed su 64 già eliminati, aumentano le chance degli azzurri, che proveranno a riscrivere ancora una volta il legame tra lo sport italiano e il torneo più prestigioso del tennis.
Azzurri da record: mai così tanti al terzo turno di Wimbledon
Per la prima volta, quindi, l’Italia qualifica sei tennisti ai sedicesimi di finale di Wimbledon. Nel 2013, gli azzurri furono cinque, di cui quattro nel femminile – Roberta Vinci, Camila Giorgi, Karin Knapp, Flavia Pennetta – e Andreas Seppi in maschile singolare. Infranto, dunque, l’ennesimo record in uno sport in cui l’Italia adesso è tornata al vertice grazie soprattutto alla quantità di talenti che ormai occupano stabilmente la top 100 mondiale. Se Sinner è al terzo turno di Wimbledon per il quarto anno consecutivo, Bellucci, Darderi e Cobolli ci arrivano per la prima volta, insieme ai più esperti Sonego e Cocciaretto, che avevano già raggiunto lo stesso risultato rispettivamente nel 2021 e nel 2023. Un exploit impressionante e per certi versi anche inaspettato, considerando che la finalista del 2024, Paolini, è uscita al secondo turno, mentre Berrettini e Musetti si sono arresi al debutto, probabilmente condizionati dagli infortuni che li hanno frenati nelle ultime settimane.
Ciononostante, in un Wimbledon ricco di sorprese, il tennis italiano si conferma una certezza quasi inevitabile. Soprattutto nel singolare maschile, dove cinque azzurri sono ancora in corsa per un posto agli ottavi di finale dello Slam inglese, mai così tanti nella storia ultracentenaria del torneo. Sono passati 76 anni dall’ultima volta che il tennis maschile italiano ha portato almeno quattro giocatori al terzo turno: era il 1949 e a firmare l’impresa furono Rolando Del Bello, Vanni Canepele, Marcello Del Bello e Giovanni Cucelli. Quest’anno, tra maschile e femminile singolare, sono sei invece gli azzurri che proveranno ad arrivare alla seconda settimana dello Slam londinese, con un altro record nel mirino: il primato di italiani tra i migliori sedici, fermo a 4, sempre dal 2013. Un obiettivo difficile da raggiungere, ma possibile, in un torneo che ha perso molti dei suoi protagonisti e che ora è più imprevedibile che mai.
Il tabellone sorride: fuori 36 teste di serie a Wimbledon
Questa edizione dello Slam inglese non passerà alla storia solo per il record di italiani al terzo turno, ma anche per il numero di big usciti nelle prime due partite. Più della metà delle teste di serie, infatti, è già stata eliminata dal torneo, aprendo così la strada a scenari imprevedibili. Si prospetta qualche minima possibilità in più per il gruppo di azzurri ancora in gara, certi di evitare alcune di quelle che erano le insidie più pericolose alla vigilia. È il caso del numero quattro al mondo, Jack Draper, al sorteggio possibile avversario di Cobolli in un eventuale ottavo di finale, ma sorprendentemente sconfitto dal 36enne Marin Cilic. Più complicato, sulla carta, il prossimo match del tennista romano contro Jakub Mensik, vincitore quest’anno del Master 1000 di Miami. Ma in caso di vittoria il numero 24 al mondo si presenterebbe da favorito alla soglia del quarto turno. Sorride anche Bellucci, che dopo aver eliminato il numero 25 del ranking, Lehecka, evita al terzo turno l’americano Tiafoe, 12° del seed, e sfida il britannico Norrie, che invece occupa la 61ª posizione. Non è stato stravolto più di tanto il lato di tabellone di Sinner, che non incontrerà l’americano Tommy Paul, out al primo turno, in un possibile incrocio agli ottavi, ma può ancora sfidare il numero 19 del seed Grigor Dimitrov. L’altoatesino – che tornerà in campo sabato 6 luglio contro lo spagnolo Martinez – evita anche un confronto potenzialmente insidioso con Draper.
L’uscita di scena del britannico, però, sembra favorire più Novak Djokovic, che non lo incrocerà ai quarti, trovando così una strada verosimilmente più agevole in vista di una possibile semifinale con Sinner. Sonego, invece, ha evitato il derby italiano con Musetti al secondo turno e ha quindi vinto in quattro set contro il georgiano Basilashvili, una sfida sulla carta meno ostica rispetto a quella con il carrarino. Un discorso simile vale anche per Darderi, che scansa il semifinalista dello scorso anno, Daniil Medvedev, uscito all’esordio, e affronterà invece il 31enne Jordan Thompson, che non è mai andato oltre il terzo turno a Londra. Nel tabellone femminile, infine, Cocciaretto torna ai sedicesimi di Wimbledon per la prima volta dal 2023. Un cammino sorprendente fin qui per la tennista marchigiana, oggi 116 al mondo, che all’esordio ha sconfitto l’americana Jessica Pegula, terza del ranking WTA. Affronterà ora la tennista svizzera Bencic per un posto tra le migliori 16 a Wimbledon.
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