Nicolato: perché Musk difende le frontiere degli Stati Uniti

  • Postato il 16 settembre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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Nicolato: perché Musk difende le frontiere degli Stati Uniti

Elon Musk ha un buon rapporto con la destra italiana, ma la difesa di Salvini contro il pubblico ministero di Palermo che ha chiesto per lui sei anni di carcere per avere impedito lo sbarco di 147 immigrati a Lampedusa cinque anni fa ha poco a che fare con le simpatie politiche che il miliardario può avere in Italia. Salvini sentitamente ringrazia, «grazie a Elon Musk per il sostegno» ha scritto in un post su X, ma la posizione dello stesso proprietario del social suddetto contro un magistrato che vuole la punizione di un ministro che si oppone all'invasione degli immigrati ed esercita le sue funzioni è quella di una visione condivisa da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo occidentale. E si oppone all'altra antitetica visione sostenuta da tutte le sinistre con qualche significativa eccezione.

L'opinione di Musk insomma è l'opposto di quella di Kamala Harris e coincide invece con quella di Donald Trump. Ed è proprio questo uno dei motivi per cui l'uomo più ricco del mondo da convinto democratico che era ha deciso di sposare la causa del tycoon non solo con un endorsement a parole, ma anche con consistenti elargizioni di denaro. Sul punto peraltro Musk ha ricevuto attacchi feroci, specialmente per il fatto che lui «l'immigrato più ricco d'America» non potrebbe per principio essere contro l'immigrazione. A tale accusa Elon ha sempre risposto di non essere in realtà contro l'immigrazione in sé, «ma avere un'immigrazione non controllata su larga scala è una ricetta per il disastro». «Quindi sono a favore di una grande accelerazione dell'immigrazione legale ma di un confine meridionale sicuro», ha detto durante una conferenza a Washington lo scorso giugno. In un post di inizio anno era stato anche più duro, avvertendo che «le dighe stanno scoppiando in tutto il Paese» e che l'America è solo il 4 per cento della popolazione della Terra. Se solo l'1 per cento del resto della Terra si trasferisse qui, ciò distruggerebbe tutti i servizi essenziali». «Suono il campanello d'allarme», ha poi aggiunto in seguito, «perché l'ondata di clandestini sta travolgendo il Paese!».

Negli ultimi giorni Musk è stato anche accusato di diffondere attraverso il suo social la falsa narrativa sostenuta da Trump durante il dibattito con Kamala, secondo cui gli immigrati haitiani di Springfield si mangiano gli animali domestici dei cittadini. La vicenda in sé potrebbe forse essere falsa, anche se ci sono prove del contrario (e non è successo solo a Springfield), ma è verità assodata invece che tale cittadina dell'Ohio è proprio un chiaro esempio di ciò cui parlava Musk nei post precedenti: 20mila immigrati per 59mila cittadini originari, e di conseguenza sanità, scuola, trasporti e assistenza di tutti i tipi al collasso. D'altronde i dati non li inventa mica lui. I numeri certi, proprio per la caratteristica di clandestinità dell'immigrato irregolare, in realtà non li conosce nessuno, ma secondo le stime del Pew Research Center basate sull'American Community Survey del 2022, l'anno più recente disponibile, la popolazione di irregolari negli Stati Uniti è di circa unidici milioni di unità. Queste stime tuttavia non riflettono gli eventi avvenuti dalla metà del 2022, tipo i record di “incontri” con i migranti al confine meridionale registrati nel corso del 2023, in particolare a dicembre quando si sono verificati oltre 250mila di tali eventi. O i 500mila immigrati clandestini rilasciati sulla parola nel corso del 2023 secondo due programmi federali varati dall'attuale amministrazione (tra questi proprio gli haitiani).

A oggi, secondo dati ufficiali sottolineati dalla campagna elettorale di Trump, sotto Biden ci sono stati oltre 9,2 milioni “incontri” con immigrati clandestini in tutto il Paese. Il numero di “gotaways”, cioè di fughe accertate al confine meridionale, è aumentato vertiginosamente del 390,23 per cento. Mentre i giudici dell'immigrazione hanno respinto circa 200mila casi di espulsione in quanto il Dipartimento di sicurezza interna degli Stati Uniti (DHS) non ha presentato la «notifica di comparizione» richiesta entro l'udienza programmata. Tra l'altro, tra le persone fermate ai confini risultano anche 350 nomi inseriti nella lista di controllo dei terroristi. Il tutto per un costo calcolato di 150,7 miliardi di dollari ogni anno. Non sorprende dunque che ancora ieri Trump abbia ribadito che da presidente metterà «immediatamente fine all'invasione dei migranti», metterà «fine ai voli, agli ingressi illegali», revocherà «l'immunità dalle espulsioni» e farà tornare «i migranti illegali di Kamala nei loro Paesi».

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Libero Quotidiano

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