«Nicodemo santo di tutti. Assurdo litigare su dove è nato»
- Postato il 1 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
«Nicodemo santo di tutti. Assurdo litigare su dove è nato»
Sulla polemica sulla nascita o meno di San Nicodemo a Cirò parla don Antonio Mazzà, parroco di San Nicola a Mammola. «Tutto nasce da una valutazione sbagliata sulla sua nascita. Privi di senso gli insulti alla prof Carnea»
La devozione verso un santo dovrebbe unire e non creare divisioni o peggio, scatenare vere e proprie campagne di odio, come sta accadendo alla professoressa Maria Francesca Carnea di Cirò, colpevole di aver smontato una costruzione storica che studi anche di altri autorevoli ricercatori, hanno bollato come inattendibile. E le polemiche non si placano nonostante l’invito da più parti ad abbassare i toni e a non soffermarsi sul luogo di nascita di San Nicodemo, ma sulla fede dei cirotani verso il loro compatrono.
Questo dovrebbe contare più di ogni altra cosa e non dove abbia visto la luce e quanti miracoli abbia praticato. Anche se a Cirò ci sarebbe la casa natia del santo e la sua fontana, un luogo dove avrebbe fatto un miracolo, che alimentano il turismo religioso e con esso la possibilità di ottenere finanziamenti da parte della Regione Calabria, per progetti che nascono proprio attorno alla figura di San Nicodemo.
La storia, però, non si può scrivere a proprio uso e consumo, e dovrebbe tenere conto di studi e ricerche che aggiungono valore alla vita dell’eremita di Sikròs, tanto importante sia per la comunità di Cirò in provincia di Crotone che per quella di Mammola in provincia di Reggio Calabria che hanno le reliquie del santo.
SAN NICODEMO, PARLA IL PARROCO DI MAMMOLA
Ne è convinto anche don Antonio Mazzà, delle Parrocchie di San Nicola di Bari e di Santa Maria del Carmine di Mammola dal 4 novembre del 2018.
«Mammola ruota attorno alla figura di San Nicodemo – spiega il sacerdote – è presente nelle case di tutti e ogni cosa che lo riguarda, suscita l’attenzione della comunità ma nessuno ha mai prestato particolare attenzione al luogo di nascita del santo. Credo che la confusione in origine sia stata generata dal vescovo Vincenzo Zavaglia: secondo i suoi studi (a metà del Novecento), Nicodemo sarebbe nato a Cirò e per questo fu donata a Cirò la reliquia, una mascella. Ma tutto il resto, le altre reliquie le abbiamo noi a Mammola. Mi rattrista profondamente pensare che un santo possa creare divisioni o mettere gli uni contro gli altri».
E per il sacerdote le invettive contro la professoressa Carnea, colpevole di aver condotto con serietà e impegno degli studi su Nicodemo, che hanno portato a risultati diversi rispetto a quelli che si aspettavano i cirotani, sono gravi e privi di fondamento.
Domenica prossima a Mammola sono attesi i fedeli di Cirò per la festa della traslazione di San Nicodemo. Tra i due centri devoti all’eremita c’è un gemellaggio che in passato era stato finanche congelato per via di comportamenti ritenuti esagerati se non addirittura lesivi dell’immagine dello stesso santo. È stato don Antonio Mazzà a volere che le due comunità continuassero a condividere insieme e serenamente la devozione verso Nicodemo.
«METTERE AL CENTRO IL CULTO E LA PREGHIERA»
«Dove sia nato il nostro patrono non è importante. Il culto – spiega don Mazzà – dovrebbe mettere al centro la fede e la preghiera. Come parroco di questa comunità posso affermare con assoluta certezza che noi non abbiamo né case, né fontane, ma una fede vissuta con autentica devozione».
Mammola ha tre feste dedicate al suo patrono: il 12 marzo si ricorda la sua morte, il 12 maggio la sua nascita e la prima domenica di settembre la traslazione delle reliquie.
«San Nicodemo ci lascia degli insegnamenti importanti – conclude il sacerdote – che dovremmo ascoltare e far diventare eredità morale vissuta nel nostro quotidiano. A partire dal rispetto verso l’altro, anche e soprattutto nei confronti di chi sostiene qualcosa che non condividiamo. Se poi a generare tanti dissapori c’è la vita di un santo, questo rende tutto più triste e deprecabile».
Il Quotidiano del Sud.
«Nicodemo santo di tutti. Assurdo litigare su dove è nato»