Netanyahu torna a minacciare Gaza: “Dopo la tregua riprenderemo l’assedio”

  • Postato il 14 luglio 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Mentre Donald Trump dice ai reporter di sperare che la questione Gaza “si risolva nel corso della prossima settimana”, l’emittente Channel 12 riporta che il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe promesso al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich che, a seguito della proposta di cessate il fuoco di 60 giorni con Hamas attualmente in discussione a Doha, Israele riprenderà la sua guerra contro Hamas a Gaza.

“È nostra intenzione, dopo la tregua, trasferire la popolazione della Striscia verso sud e imporre un assedio al nord di Gaza”, avrebbe detto ancora Netanyahu a Smotrich, che sta cercando garanzie dal premier che la guerra a Gaza riprenderà a pieno ritmo dopo la fine del cessate il fuoco.

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Netanyahu torna a minacciare Gaza: “Dopo la tregua riprenderemo l’assedio” (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

In incontri a porte chiuse, Netanyahu ha presentato il piano di Israele di separare la popolazione civile di Gaza da Hamas e trattenerla nel sud della striscia di Gaza quale rifugio umanitario per consentire al conflitto di continuare dopo la tregua temporanea. Poi Netanyahu avrebbe assicurato al ministro che avrebbe mantenuto la promessa, indicando la pianificazione del conflitto con l’Iran del mese scorso come la ragione per cui non sono state soddisfatte le precedenti aspettative di Smotrich di distruggere Hamas.

“Finora sono stato impegnato con l’Iran, ora posso assicurarmi che l’esercito segua le mie istruzioni”, avrebbe detto il premier a Smotrich, sempre secondo Channel 12. Smotrich e il Ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir hanno avvertito che si ritireranno dal governo se verrà raggiunto un accordo che ponga fine alla guerra a Gaza con Hamas ancora al potere. Secondo quanto riferito, entrambi i ministri sono stati convocati per incontrare Netanyahu nei giorni scorsi, nell’ambito degli sforzi in corso per raggiungere un accordo.

Hamas: “Più di 58mila persone morte a Gaza”

Il Ministero della Salute della Striscia di Gaza gestito da Hamas ha intanto annunciato che sono almeno 58.026 le persone rimaste uccise o presumibilmente morte nei combattimenti nell’enclave palestinese dall’inizio della guerra con Israele il 7 ottobre 2023. Il bilancio non può essere verificato e non distingue tra civili e combattenti, sottolineano da parte loro fonti dello Stato ebraico. Il dicastero palestinese afferma che donne e bambini rappresentano più della metà delle vittime.

L’Anp chiede il rilascio degli ostaggi

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas (Abu Mazen), ha intanto esortato Hamas a rilasciare gli ostaggi israeliani che ancora detiene e a consegnare le armi alla stessa Anp, sottolineando che il gruppo islamista “non governerà la Striscia di Gaza” dopo la fine della guerra in corso con Israele. A riportarlo è l’agenzia di stampa palestinese Wafa e i media dello Stato ebraico.

In un incontro ad Amman con l’ex primo ministro britannico Tony Blair, Abbas ha chiesto anche il rilascio dei prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane, un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e l’ingresso senza ostacoli di aiuti umanitari nell’enclave palestinese. Abu Mazen è tornato a chiedere anche che all’Anp venga concesso il controllo della Striscia di Gaza, un’idea a lungo respinta da Israele.

 

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Blitz

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