Nepal, morti i due alpinisti italiani: risultavano dispersi da venerdì dopo una bufera a 5mila metri

  • Postato il 4 novembre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Sono morti i due alpinisti italiani, Alessandro Caputo e Stefano Farronato, dispersi da venerdì sul Panbari Himal, una delle montagne più difficili e inesplorate dell’Himalaya nepalese. “Il loro decesso è stato confermato questa mattina dalle autorità locali”, scrive la Farnesina in una nota. I contatti con gli alpinisti si erano persi quattro giorni fa, quando erano stati sorpresi da forti nevicate al Campo 1, a 5mila metri d’altitudine. “Il Consolato Generale a Calcutta, anche per il tramite del Consolato Generale Onorario a Kathmandu, e in stretto raccordo con la Farnesina, sta seguendo direttamente l’evoluzione della situazione in contatto con le autorità locali e con i familiari dei connazionali”, fa sapere ancora la Farnesina, secondo cui si teme che possano essere almeno nove gli italiani coinvolti in altre spedizioni in diverse zone del Paese.

Apinisti italiani morti in Nepal

La scorsa settimana il ciclone Montha, che si è formato nel Golfo del Bengala, ha portato sul Nepal forti piogge e nevicate. E gli incidenti in quota si sono moltiplicati. I corpi di Farronato, 45 anni, di Bassano del Grappa, e Caputo, 28 anni, milanese, sono stati avvistati questa mattina nei pressi del Campo 1 dai soccorritori in volo con l’elicottero. Farronato, di professione arboricoltore, era titolare e ideatore di Aforest, azienda specializzata in arboricoltura con sede a Cassola, in provincia di Vicenza. Di loro non si avevano notizie da venerdì, quando una forte nevicata li ha isolati a oltre 5.000 metri nel Campo 1 del monte Panbari.

Il Panbari non fa parte dei tradizionali percorsi escursionistici. La vetta era stata conquistata solo nel 2006, e secondo il Cai si tratta di una montagna “remota e poco frequentata, tra i distretti di Gorkha e Manang, in una regione isolata dove le comunicazioni sono difficili e i soccorsi devono affrontare dislivelli notevoli e condizioni ambientali severe”.

Ricerche in Nepal
Nepal, morti i due alpinisti italiani: risultavano dispersi da venerdì dopo una bufera a 5mila metri (Fonte Ansa) – Blitz Quotidiano

La spedizione era partita lo scorso 7 ottobre, e ne faceva parte anche un terzo alpinista, Valter Perlino, di Pinerolo. Perlino è salvo per miracolo: un malore lo aveva infatti trattenuto al campo base, e aveva rinunciato alla scalata in vetta. È stato lui a dare l’allarme per i due compagni dispersi, prima di essere soccorso da un elicottero. Non ce l’ha fatta, invece, un altro alpinista italiano impegnato in una scalata sulla vetta dello Yalung Ri. L’uomo è stato travolto da una valanga che si è abbattuta sul campo base a oltre 5.600 metri di quota.

Secondo la polizia locale, contattata dal “Kathmandu Post”, un gruppo di alpinisti nepalesi e stranieri è stato travolto da una valanga mentre si preparava per la scalata al Dolma Khang, un picco di oltre 6.300 metri molto amato dagli escursionisti. In sette hanno perso la vita: tre francesi, un canadese, due nepalesi e appunto l’italiano. Ci sono anche quattro feriti e altrettanti dispersi. Il consolato generale a Calcutta, competente per il Nepal, riporta una situazione molto complessa, con comunicazioni difficili e diverse famiglie italiane che non riescono a mettersi in contatto con i propri cari.

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Blitz

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