Neonati seppelliti nel giardino, il padre dei bambini ha registrato i nomi all’anagrafe di Traversetolo

  • Postato il 17 gennaio 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Atto di nascita e atto di morte, firmati in contemporanea: è questa la scelta di Samuel, 21 anni, ex fidanzato di Chiara Petrolini nonché padre dei bimbi sepolti nella villetta di Vignale dalla madre. Il ragazzo si è presentato di sua iniziativa presso gli uffici del Comune di Traversetolo per registrare i nomi di battesimo dei due figli avuti con la ragazza accusata della morte dei due neonati. Angelo Federico e Domenico Matteo i nomi scelti per i fratellini sepolti nel cortile dell’abitazione e che Samuel ha scoperto di avere solo dopo la loro morte. Le ossa del primo corpo sono state ritrovate lo scorso 7 settembre: una volta analizzate, gli esperti sono risaliti alla data di nascita del piccolo, individuata nel 12 maggio 2023. Durante gli interrogatori svolti in questi mesi, Chiara Petrolini – indagata per duplice omicidio e occultamento di cadavere – ha sempre sostenuto che il figlio fosse già morto nel momento in cui è stato seppellito in giardino. Dell’esistenza di Domenico Matteo si è saputo solo un mese dopo il ritrovamento del primo corpo, appartenente ad Angelo Federico, il più piccolo dei due fratellini, nato pochi giorni che la sua salma fosse rinvenuta nel giardino di Chiara lo scorso 9 agosto. Era stato partorito due giorni prima, nella taverna domestica, in un momento in cui la madre si trovava sola all’interno dell’abitazione. L’autopsia ha accertato come il bambino fosse vivo nel momento in cui è venuto al mondo. La notizia della decisione del 21enne è stata pubblicata dalla Gazzetta di Parma. Chiara Petrolini si trova ai domiciliari dal 20 settembre e da pochi giorni ha fatto rientro nell’abitazione di Vignale, dissequestrata.

Sempre la Gazzetta di Parma ieri ha pubblicato anche delle foto della studentessa 21enne tornata a casa, due scatti che la ritraggono con indosso un pellicciotto color cammello, sotto il portico dell’abitazione, mentre fuma una sigaretta. Nella villetta – dove la giovane è in attesa della sentenza della Cassazione sul carcere disposto dal Riesame – la famiglia non aveva messo più piede dallo scorso agosto. Cinque mesi. I Petrolini erano partiti per un viaggio a New York da nemmeno 24 ore quando il 9 agosto 2024 sulla villetta gialla si spalanca l’orrore: i cani di famiglia scavano in giardino e la nonna trova i resti di un corpicino. Scattano delicate e complesse indagini. La famiglia, informata, decide di non interrompere la vacanza e al rientro in Italia il 19 agosto si trasferisce in un appartamento a Parma, lontano dai riflettori che assediano la villetta. Poi emergerà che quel neonato seppellito è figlio di Chiara, probabilmente morto per shock emorragico dopo il parto, avvenuto all’alba del 7 agosto. Il giorno prima della partenza per gli Usa. Poi, a un mese dal primo ritrovamento, il 10 settembre, gli investigatori tornano a scavare nel giardino sul quale affaccia la cameretta di Chiara. Trovano i resti di un secondo neonato, che la giovane partorì a maggio dell’anno prima.

Per poter tornare nella villa di Vignale di Traversetolo la 21enne ha presentato una richiesta al Gip di Parma, Luca Agostini, che il 9 gennaio l’ha autorizzata. La richiesta di modifica del luogo dei domiciliari per la studentessa, in custodia cautelare dal 20 settembre, è stata fatta dal suo difensore, l’avvocato Nicola Tria dopo che, a inizio dicembre, la villetta è stata dissequestrata, una volta conclusi gli accertamenti dei Carabinieri. Chiara Petrolini sta trascorrendo quindi nella villetta gli arresti domiciliari, fino alla decisione della Cassazione fissata al 25 di febbraio. Lo scorso dicembre il suo difensore aveva infatti presentato il ricorso alla Suprema Corte contro la decisione del Tribunale del Riesame di Bologna che il 17 ottobre ha stabilito per la 21enne la custodia cautelare in carcere, inasprendo i domiciliari decisi il 20 settembre dal Gip di Parma, segnalando il rischio di reiterazione e l’insufficienza della custodia cautelare a casa coi genitori. L’esecuzione della misura in carcere rimane sospesa fino alla pronuncia della Cassazione.

A Traversetolo ieri si è riaccesa l’attenzione dei media, con la villetta nuovamente assediata da fotografi e televisioni. In paese non c’è molta voglia di commentare il ritorno di Chiara nella casa di famiglia. Molti hanno appreso la notizia dai giornali, come lo stesso sindaco di Traversetolo, Simone Dall’Orto. Che non è voluto tornare su una storia che ha segnato profondamente tutti i compaesani. Un secco no comment anche dalla mamma dell’ex fidanzato di Chiara, suo coetaneo, padre dei due neonati che – come emerso dalle indagini – non ha mai saputo nulla delle due gravidanze della 21enne. Nascoste a tutti, perfino alla famiglia e alle amiche più care. Chiara, studentessa modello dell’Università di Parma, baby sitter tra le più apprezzate, come dichiarato agli inquirenti, temeva il “giudizio” di paese e famiglia.

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Il Fatto Quotidiano

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