Neonati seppelliti, il procuratore di Parma: “Fatto drammatico che suscita sgomento”. Bimbo morto perché non chiuso cordone ombelicale

“Siamo di fronte a un fatto drammatico che suscita veramente sgomento per due bambini che non hanno potuto vedere il mondo dopo aver visto la luce; sgomento per la famiglia della ragazza che si trova ad affrontare situazione nella quale mai pensava di trovarsi; per un giovane, fidanzato della ragazza che suo malgrado si è trovato a dover rinunciare per ben due volte a paternità senza sapere nulla e sgomento anche per la ragazza perché al di là delle responsabilità penali che verranno accertati pare una ragazza difficilmente decifrabile e da oggi dovrà prendere coscienza di ciò che è stato e che sarà”. Così ha detto il procuratore capo di Parma, Alfonso D’Avino, in conferenza stampa sul caso della 22enne, accusata di aver ucciso i due figli neonati, seppellendoli nel giardino di casa. Oggi la studentessa è stata posta agli arresti domiciliari. “Chiara aveva già deciso che il bambino non sarebbe sopravvissuto al parto, e tutto il percorso della gravidanza appare disseminato di indizi che conducono a questa terribile realtà” ed è per questo che viene contestata anche la premeditazione.

Le accuse – La ragazza è accusata di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dal rapporto di parentela per la morte di uno dei due neonati. La giovane deve rispondere anche dell’accusa di soppressione di cadavere di uno dei due neonati e di occultamento di cadavere per l’altro. Il gip, condividendo la ricostruzione del pm, relativamente all’omicidio pluriaggravato del 7 agosto 2024 e alla soppressione di cadavere del 12 maggio 2023, e ritenendo sussistenti le esigenze cautelari – ha disposto gli arresti domiciliari per l’indagata, rigettando la richiesta per quanto riguarda il seppellimento del neonato del 7 agosto, “ritenendo il meno grave reato di occultamento di cadavere”. Gli arresti domiciliari sono stati ritenuti dal gip “sufficienti a garantire le esigenze cautelari, sia perché si tratta della prima esperienza detentiva sia in ragione del controllo che sarà esercitato dai familiari conviventi, ritenuto idoneo a neutralizzare il rischio che la ragazza cerchi di attirare nel suo domicilio degli estranei”. Accertamenti medico legali sono ancora in corso sul secondo cadavere. Per quanto riguarda il secondo bambino il magistrato ha spiegato che è morto perché non è stato chiuso il cordone ombelicale.

Le indagini e la misura – Il procuratore ha spiegato che il 29 agosto è stata fatta richiesta di ordinanza di custodia al giudice per le indagini preliminari per il primo omicidio e occultamento di cadavere. Il 2 settembre il gip ha respinto; “pur riconoscendo la gravità indiziaria, non ha ravvisato esigenze cautelari”. La Procura di Parma ha quindi fatto appello al Riesame. Poi, quando è emerso il secondo neonato la Procura ha di nuovo chiesto al Gip una misura, questa volta per duplice omicidio e soppressione di cadavere e il Gip questa volta ha condiviso i gravi indizi, riqualificando la soppressione in occultamento, ma ha ritenuto le esigenze cautelari sussistenti, salvaguardate con agli arresti domiciliari. “Questa mattina i carabinieri hanno dato esecuzione”, ha detto il procuratore di Parma Alfonso D’Avino.

Anche i genitori indagati ma estranei – Il procuratore ha spiegato che la 22enne ha raccontato di aver perso i sensi dopo aver partorito e al suo risveglio di aver trovato il piccolo morto, il cuore non batteva più. La seconda gravidanza, come era già emerso, è stata scoperta per le ricerche effettuate su Internet su una seconda gravidanza e su come partorire. Il procuratore ha spiegato che anche i genitori sono stati indagati all’inizio per chiarire la loro posizione. In una intercettazione la madre della ragazza, quando ormai è chiaro cosa è successo al secondo bambino, chiede se il flusso del ciclo mestruale abbondante dell’anno precedente era il sintomo di un altro parto. I genitori sono considerati estranei. Come del resto il fidanzato.

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Il Fatto Quotidiano

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