Neonati seppelliti, i Ris di Parma tornano a scavare nel giardino della villetta di Traversetolo

  • Postato il 17 settembre 2024
  • Cronaca Nera
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Le indagini sul caso dei neonati seppelliti nel giardino di una villetta di Traversetolo (Parma) proseguono. Sono tornati, dalla tarda mattinata, i carabinieri del Ris di Parma a scavare nel giardino dove il 9 agosto è stato trovato il primo corpicino. Un mese dopo sono stati trovati i resti di un secondo neonato su cui sono in corso i test genetici. Per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere è indagata – per ora solo per il primo ritrovamento – Chiara Petrolini, 22 anni, studentessa di Giurisprudenza, che ha dichiarato di aver partorito da sola e che nessuno fosse a conoscenza di una gravidanza.

Il nuovo accesso all’area sequestrata era finalizzato a cercare alcune parti mancanti dei resti di questo secondo neonato, che si ipotizza possa essere il primogenito della ragazza. L’area dove sono state fatte le ricerche sarebbe in particolare un’aiuola, vicino al muro dell’abitazione dove viveva la famiglia della giovane. I carabinieri sono usciti dalla villetta portando via alcuni sacchi neri, presumibilmente contenenti terra da setacciare e analizzare per completare gli accertamenti. I resti del neonato morto un anno fa vengono analizzati dal Ris di Parma, per l’estrazione del Dna, mentre le analisi medico legali sono affidate al Laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’Università degli Studi di Milano (Labanof).

La procura di Parma, con una lunga nota e annunciando una indagine per violazione del segreto, ha fatto sapere che nessuno dei famigliari e conoscenti sapeva che era incinta. Anche il fidanzato della giovane era, secondo gli inquirenti, inconsapevole. Molti hanno – compresa la madre del giovane – che a vederla Chiara non aveva pancia. Non è chiaro cosa stiano cercando ora i militari specializzati in investigazioni scientifiche. Sul posto sono presenti gli inquirenti e probabilmente uno specialista nominato per gli scavi. Sul posto anche il legale della famiglia della ragazza, Nicola Tria.

Le domande – Ci sono più domande che risposte sul caso dei resti dei due neonati trovati morti, seppelliti e nascosti. La ragazza e la sua famiglia, genitori e un fratello minore, sono spariti da giorni mentre il piccolo comune parmense è assediato da stampa e curiosi. Mentre emergono alcuni dettagli sono ancora tantissimi i punti da chiarire sulla vicenda, e in particolare sull’ombra del doppio infanticidio. A cominciare dal come sia sia stato ucciso il bimbo fatto nascere con parto indotto il 7 agosto. I primi esami hanno stabilito che il piccolo ha respirato, dunque è nato vivo. Sui resti del secondo corpicino, trovato successivamente ma risalente ad almeno un anno fa, sono in corso accertamenti, verosimilmente a partire dall’esame del Dna per stabilire se anche il piccolo sia figlio di Chiara e del coetaneo padre del piccolo trovato il 9 agosto. E soprattutto capire come sia stato possibile che gravidanza e dramma siano passati inosservati in una comunità così piccola, e “attenta”, addirittura per due volte secondo l’ipotesi peggiore. E infine il perché, le motivazioni di una ragazza all’apparenza ben inserita, “sana”, che non viveva emarginata o in una situazione di degrado.

Il paese incredulo – La comunità è ancora sconvolta. Alcuni coetanei della ragazza sono increduli da quanto accaduto. “È sempre stata una ragazza normale, di buona famiglia”, dicono alcuni conoscenti e amici che la conoscevano. Secondo quanto riferito da alcuni giovani, la ragazza, da sempre molto magra, non avrebbe mostrato segni del pancione e nessuno, in effetti, si sarebbe accorto della gravidanza. Per quanto riguarda la relazione con il coetaneo che, secondo la procura di Parma, non era al corrente della gravidanza (così come non risultano coinvolti i familiari della giovane), i ragazzi confermano una relazione che, tra “tira e molla, come capita a tanti”, andava avanti da tempo e nessuno sa dire se, durante l’estate, prima del parto, loro stessero ancora insieme.

Il sindaco – “La comunità di Traversetolo ha appreso questa ulteriore notizia, oserei dire drammatica, come un pesante macigno che si è aggiunto già a quello precedente. È una notizia che ha fatto parlare molto il paese e che lo ha sconvolto ancora di più in seguito a ciò che è emerso dal comunicato stampa della procura e i riflettori puntati sulla ragazza” ha detto a LaPresse, Simone Dall’Orto, sindaco di Traversetolo. “La reazione dopo l’altro ritrovamento? Dispiace, perché Traversetolo, che è comunque un bel paese dove non abbiamo mai avuto problemi e dove non si sono mai verificate tragiche notizie di questo calibro, ha un tessuto sociale sano, con una buonissima e altissima qualità della vita e con una buona vivibilità. Questi due fatti hanno un po’ macchiato il nostro paese, mettendolo sotto i riflettori e alla ribalta a livello nazionale e dispiace perché Traversetolo, per chi non lo conosce, verrà ricordato per questi tragici fatti e non per i nostri musei o le bellezze del territorio”.

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Il Fatto Quotidiano

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