Neonata rapita a Cosenza, Rosa Vespa ai domiciliari. I genitori della piccola: “Inammissibile”
- Postato il 18 luglio 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Aveva finto di essere incinta e poi, quando era arrivato il momento di partorire, si era introdotta in una clinica e aveva rapito una bambina appena nata. Era lo scorso 21 gennaio, una data che i veri genitori della piccola Sofia non dimenticheranno mai. Oggi che Rosa Vespa, l’autrice di quel folle gesto, ha ottenuto i domiciliari, dopo sei mesi di carcere, non ci stanno e giudicano la decisione del gip “inammissibile”. È stata infatti accolta l’istanza dell’avvocato di Vespa, che aveva chiesto per la 52enne i domiciliari con braccialetto elettronico. Le indagini sono chiuse, il giudizio immediato è già deciso, con udienza fissata per il 25 settembre, non ci sono esigenze di sicurezza che impongano la detenzione.
All’inizio era finito in manette inizialmente anche il marito di Rosa Vespa, ma è bastato un primo interrogatorio per convincere i giudici che anche lui fosse all’oscuro del piano architettato dalla moglie, che aveva presentato il piccolo come un maschietto, con tanto di festa a casa con i parenti. Per posizione dell’uomo si va verso l’archiviazione, mentre rimane ancora in piedi il secondo filone d’inchiesta aperto sulla clinica, che non sarebbe stata in grado di garantire sicurezza e salute dei pazienti.
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