Nella democrazia ateniese votavano tutti?

  • Postato il 17 marzo 2025
  • Di Focus.it
  • 3 Visualizzazioni
Nella raffinata Atene di Pericle (495-429 a.C), culla di arte, cultura e filosofia, la democrazia non era certo come la intendiamo noi oggi. La parola "democrazia", che deriva da démos, "popolo" e da krátos, "potere", letteralmente significa "governo del popolo". Ma nel V secolo a.C. non tutti i cittadini di Atene potevano votare. . i grandi esclusi. Avevano diritto di voto solo gli uomini liberi e adulti (cioé coloro che avevano finito l'addestramento militare). Erano invece esclusi gli stranieri residenti (i cosiddetti "meteci") e gli schiavi, , anche quelli affrancati, i "liberti". Un capitolo a parte meritano le donne, che non partecipavano alla vita politica della polis: erano costrette a rimanere chiuse in un'ala della casa, il gineceo, riservato alle mogli, ai bambini e alle schiave. Non godevano di alcun diritto e, a differenza delle donne romane, non possedevano beni e neppure la facoltà di fare testamento.. Diamo i numeri. Su un bacino di 300mila cittadini solo 30mila potevano eleggere i membri dell'assemblea (ecclesia). Un numero comunque elevato per quei tempi, pari a circa il doppio di tutti gli abitanti di Corinto, una delle città più popolose (dopo Atene).. Diritto di proposta. Ad Atene però tutti i cittadini, anche quelli che non avevano diritto di voto, avevano la facoltà di proporre leggi, che erano discusse e poi eventualmente approvate dall'ecclesia..
Autore
Focus.it

Potrebbero anche piacerti