Nel pentimento di Luis Enrique il via libera a Kolo Muani alla Juventus, Giuntoli stringe e punta già su Ederson e Lookman

  • Postato il 7 marzo 2025
  • Di Virgilio.it
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Da una parte la volontà del giocatore di rimanere che in un’intervista che si addentra nella profondità dei dubbi, delle scelte (anche controverse) della sua recente giovinezza, esplicita il senso di appartenenza, l’aderenza a un progetto che significa disporre della continuità mancata prima, in una società blasonata. Fianco a fianco con un campione assoluto, vicino eppure distante come Kylian Mbappé, oggi al Real Madrid ma fino a qualche mese fa simbolo del PSG.

Dal lato opposto l’ammissione dell’allenatore, quel Luis Enrique che ha cambiato il calcio da difensore, che ha predicato calcio impartendo la lezione, umana, più dura, che non si vorrebbe mai apprendere quando la sua bambina è mancata a causa di un tumore osseo.

L’ammissione di Luis Enrique

Nel mezzo il futuro alla Juventus di Randal Kolo Muani, perno della squadra di Thiago Motta rifondata grazie a un mercato di gennaio dispendioso e dettato dagli infortuni che si sono susseguiti nei primi mesi della stagione. Che ne sarà di Kolo Muani, a giugno, quando l’accordo verrà mancare è da comprendere come anche da stabilire pur essendo già impostate le premesse. Sì alla trattativa, il cui esito maturerà più avanti.

Luis Enrique ha assaporato l’amarezza della sconfitta imprevista, evitata fino all’ultima possibilità da Gigio Donnarumma (bistrattato a prescindere dal livello dell’avversario) contro un Liverpool che non intende cedere nel cammino in Champions e che ha strappato la vittoria all’andata quasi last second. In conferenza stampa, il tecnico ha ammesso il proprio disagio rispetto a quel che è stato, senza però spostare il focus dai prossimi impegni e assumendosi, quasi inaspettatamente le proprie responsabilità su Kolo Muani.

Nella risposta a chi chiedeva dell’evoluzione dell’attaccante in prestito alla Juventus, dopo l’addio da Parigi, c’è un arrivederci intrinseco, implicito: “Normalmente, dico sempre molte cose positive dei miei giocatori. È quello che sento, quello che mi trasmettono. Kolo Muani è un grande giocatore. È difficile arrivare al Paris Saint-Germain, non posso che avere parole positive per lui, anche per quelli che forse non sono riuscito ad aiutare come avrei voluto”.

La volontà del giocatore

Dichiarazioni che aumentano l’improbabilità che Kolo Muani torni al Psg e a Parigi, anche se non è certo ciò comporti la riuscita dell’operazione studiata dal diretto tecnico della Juventus, Cristiano Giuntoli, impegnato su più fronti. Oltre al giocatore, c’è da capire se e come procedere al rinnovo del prestito di Renato Veiga ad esempio. O che ne sarà di altri protagonisti della scena bianconera, a partire da Vlahovic, Cambiaso o anche gli altri che avrebbero dovuto mutare l’aspetto della squadra come Douglas Luiz.

A Repubblica, oggi, Randal ha confermato l’intenzione di rimanere: “La mia volontà è di giocare e di divertirmi. Ma se le cose continuano così, perché no? La Juventus è il club che mi ha aperto le porte. Ho parlato molto con Thiago Motta prima di venire, mi ha spiegato come vedeva le cose, come avremmo giocato. È questo che mi ha attirato e spinto a firmare. Non credevo che i miei esordi riuscissero così bene”.

Da qui a sostenere, senza alcuna incertezza, l’esito positivo della trattativa ce ne passa.

Kolo Muani

La trattativa impostata da Giuntoli

Con la Juventus out e un quarto posto da difendere ai fini della qualificazione alla prossima Champions League, altro traguardo che era ritenuto imprescindibile a inizio stagione, la domanda è legittima. Perché è vero che il mercato si può fare anche solo sulla base dei prestiti, ma come e per quanto si può progredire così?

Uscire dalla massima competizione europea ha il suo significato, mancano quegli 11 milioni di euro derivanti dall’introito garantito per la qualificazione ai quarti sena considerare i possibili accordi economici e commerciali che ne potrebbero derivare. Sponsor che garantiscono, investono e fanno crescere anche il brand a cui i tifosi tengono e che sostengono con i fatti attraverso stadio e prodotti.

Il piano per tenere Kolo Muani dopo l’addio alla Champions

Per giugno erano previsti i riscatti di Kolo Muani, per cui Giuntoli sta già negoziando con il Psg, e di Renato Veiga vicinissimo al rientro, che è arrivato con la formula del prestito dal Chelsea e che sarebbe riscattato con l’abbinamento all’operazione Hancko prima dell’avvio del Mondiale per club, nella settimana concessa alle partecipanti.

Il CFO bianconero Cristiano Giuntoli, prima della disfatta contro il PSV, ha cercato di rassicurare e di ribadire – al tempo stesso – la linea del prossimo mercato: “Credo che Kolo Muani vada a prescindere (dal passaggio del turno, ndr), stasera è importante sul piano sportivo e ci teniamo ad andare avanti. Noi vogliamo tenerlo e lui vuole rimanere: siamo fiduciosi”.

L’idea è di uno step one, per procedere poi a concludere quegli acquisti che starebbe provvedendo a impostare per l’estate con l’Atalanta, soprattutto per Ederson e gli altri nomi in corsa, ovvero Lookman qualora non si risolvano gli attriti con allenatore (ma poi Gasp rimarrà? Pare di no) e Retegui, tornato vero bomber del campionato. I club di Premier giocheranno un ruolo decisivo.

Cambiaso, Kelly e Luuk de Jong

Renato Veiga e incognita Hancko

Il piano per tenere in squadra Kolo Muani (e cedere uno tra Vlahovic e Cambiaso o addirittura entrambi, se spingerà la proprietà in tale direzione) rimane quello già illustrato ma la cifra non è propriamente modesta: 50 milioni di euro per tenerlo a Torino. Poi si vedrà per Renato Veiga e David Hancko qualora vadano in porto le cessioni di quei top player il cui ingaggio pesa, e molto, sul bilancio.

Due big potrebbero non bastare se per l’attaccante serbo non arriveranno le offerte sperate e lo stesso Manchester City, che pure era stato attratto da Cambiaso, avrebbe preferito puntare su un nome alternativo visto e considerato che si era vociferato di una maxi offerta mai arrivata, stando alla versione mai smentita.

Nella mini finestra di giugno, e consentita sulla base del previsto Mondiale per club, i rumors avrebbero suggerito la chiusura dell’operazione in quella breve settimana autorizzata. Le cose paiono ormai concordate, ma si deve attendere per comprendere se il trasferimento sarà operativo.

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Virgilio.it

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