Nel Lazio passa la legge che fa brillare gli occhi ai proprietari di seminterrati
- Postato il 7 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Nella regione Lazio è stata approvata una legge che scambia il non consumo di suolo con la speculazione per far passare per alloggi posti indegni. Secondo la Regione Lazio governata da una destra subalterna ai desiderata speculativi sugli immobili ora gli scantinati o i garage potranno trasformarsi in case, con un tratto di penna o quasi.
Il riferimento è alla legge Regionale del Lazio n.12 del 2025, dal titolo “Semplificazioni e misure incentivanti il governo del territorio che recepisce la proposta di legge 171″ (il testo integrale qui). In particolare mi riferisco quanto recato dall’articolo 25, “Disposizioni in materia di recupero di volumi interrati, seminterrati e a livello terra. Modifica alla legge regionale 22 dicembre 1999, n. 38 “Norme sul governo del territorio” e successive modifiche. L’articolo 25 introduce nella citata legge urbanistica semplificazioni, incentivi e criteri attraverso i quali proprietari potranno apportare trasformazioni che, fino ad oggi, erano soggette a divieti o con forti prescrizioni, che ne limitavano la portata, da parte dei piani regolatori.
Il comma 1 è già indicativo, infatti recita: “1 Al fine di contenere il consumo del suolo, favorire politiche abitative volte all’efficientamento energetico degli edifici e alla riduzione delle emissioni in atmosfera e sostenere i territori soggetti a situazioni di disagio o degrado sociale ed economico, il presente articolo promuove il recupero dei volumi interrati, seminterrati e a livello terra ad uso residenziale, turistico-ricettivo, produttivo, direzionale e commerciale”.
Basterà, quindi una semplice Scia e questo consentirà ai proprietari di far diventare unità immobiliari interrati, anche seminterrati in abitazioni. In questo modo la Regione Lazio pensa di affrontate il disagio abitativo con unica condizione l’applicazione per un decennio di affittare a canoni di locazione calmierati.
Attenzione con l’articolo 25 garage o unità immobiliari interrate o semi interrate potranno essere trasformarti, anche, in luoghi dove si esercitano attività commerciali. Avete idea quando si parla di vivibilità, abitabilità e magari di turismo di qualità, vi sembra che si possano associare questi riferimenti a scantinati o garage che diventano abitazioni?
Certo, questa legge fa brillare gli occhi a quei proprietari di locali interrati o su strada o di ricoveri per auto che possono trasformare questi loculi in abitazioni certamente ben più remunerative.
E’ bellissimo e stupefacente come tali interventi urbanistici e immobiliari passano per azioni che ampliano l’offerta abitativa, che limitano lo spreco di immobili quali seminterrati o interrati, questo secondo la Regione Lazio significa non consumare suolo facendo passare questo atto di pirateria speculativa urbanistica come elemento perfino positivo.
L’articolo 25 della legge 12/2025 della Regione Lazio, bontà sua, prevede che le trasformazioni di garage, o locali interrati o semi interrati, in abitazioni, o alloggi da utilizzare a b&b o come locali commerciali, dovranno avvenire su immobili nei quali eventuali abusi siano già stati sanati.
Ci sarà da pagare il contributo di costruzione stabilito all’articolo 16 del d.p.r. 380/2001 secondo le tabelle vigenti in ciascun comune. Gli interventi sono, inoltre, assoggettati al pagamento del contributo straordinario pari al 50% del contributo di costruzione di cui all’articolo 16 del d.p.r. 380/2001. Qualora gli interventi di cui al presente articolo e siano attinenti alla prima casa, è riconosciuta una riduzione del 20% del contributo di costruzione e la facoltà ai comuni di consentire una ulteriore riduzione fino ad un massimo del 30% del contributo di costruzione, con deliberazione del Consiglio comunale.
Le possibili riduzioni dei contributi certo saranno una scelta operata di fatto da tutti i Comuni perché in fondo si tratta di una eventuale decisione ben vista dai cittadini interessati e anche elettori, dall’altra in questo modo i Comuni incassano risorse che in teoria dovrebbero essere utilizzati per contrastare. Un modo per la Regione e i Comuni di fare cassa e utilizzare i fondi raccolti per contrastare il dissesto idrogeologico.
Non poteva mancare lo spirito finto sociale, gli alloggi di proprietà comunale o gestiti dalle Ater, non dovranno versare contributi di costruzione né saranno obbligati a garantire i parcheggi di pertinenza, perché secondo la Regione Lazio in questo modo trasformando scantinati oggi impraticabili, chi gira per quartieri di case popolari ne sa qualcosa, in case popolari, diventa l’uovo di colombo per offrire un alloggio alle famiglie nelle graduatorie comunali.
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