“Nel film è affettuoso e coraggioso, ma nella realtà è tutto tranne che un innocuo giocattolo”: scatta l’allarme per il boom di acquisti di serpenti velenosi dopo Zootropolis 2

  • Postato il 16 dicembre 2025
  • Cinema
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Chi non ha mai sognato un cocker dopo aver visto Lilli e il Vagabondo? O un cucciolo di dalmata all’uscita de La carica dei 101, quando quelle macchie bianche e nere invasero le vetrine degli allevamenti? E ancora: chi non ha desiderato un micio dopo Gli Aristogatti o un acquario tropicale dopo Alla ricerca di Nemo? Il cinema ha sempre avuto il potere di trasformare gli animali in oggetti del desiderio. La differenza, oggi, è che la nuova ondata di emulazione non riguarda un cane o un pesce, ma un serpente. E non uno qualunque: una specie velenosa. È quanto sta accadendo in Cina dopo il successo di “Zootropolis 2”, diventato non solo un trionfo al botteghino, ma anche l’innesco di una tendenza controversa: l’acquisto di veri serpenti velenosi ispirati a Gary De’Snake, il nuovo personaggio blu del film. A ricostruire il fenomeno è la Cnn, che racconta come la popolarità del serpente animato abbia spinto numerosi spettatori – soprattutto giovani – a cercare e acquistare vipere indonesiane, conosciute anche come “island bamboo pit viper”. Una moda che mette in luce una linea sempre più sottile tra passione per gli animali esotici, rischio per la sicurezza e nuove forme di sfruttamento.

“Il film ha cambiato la percezione dei rettili”

Tra i primi casi documentati c’è quello di Qi Weihao, 21 anni, originario della provincia centrale di Jiangxi. Due giorni dopo l’uscita del film, il 26 novembre, Qi ha acquistato una vipera indonesiana pagando 1.850 yuan, circa 223 euro. “Zootropolis 2 aiuta a dare una migliore immagine agli animali rettili: non sono strani; e Gary è il personaggio più rappresentativo tra loro”, ha spiegato Qi alla Cnn. “Amo il suo atteggiamento entusiasta e il suo senso di responsabilità”. Qi racconta di essere appassionato di rettili da tempo, ma ammette che il film è stato determinante: la rappresentazione “positiva e adorabile” del serpente, doppiato dall’attore Ke Huy Quan, lo ha convinto a fare il passo. E avverte: “Se non avete un’esperienza approfondita e attrezzature di sicurezza per allevare serpenti, per favore non affrettatevi a tenere serpenti velenosi per un capriccio”.

Ricerche in aumento e prezzi alle stelle

Qi non è un’eccezione. Secondo la Cnn, dopo l’uscita del film le principali piattaforme di e-commerce cinesi hanno registrato un’impennata delle ricerche e dei prezzi della vipera indonesiana. Il quotidiano statale The Paper riferisce che i costi oscillavano da poche centinaia a diverse migliaia di yuan, a seconda dell’età e della colorazione dell’animale. Il fenomeno si inserisce in un mercato già in forte espansione. A fine 2024, oltre 17 milioni di cinesi possedevano animali esotici, per un giro d’affari vicino ai 10 miliardi di yuan, secondo dati citati dall’agenzia Xinhua. Più del 60% dei proprietari appartiene alla Generazione Z e, secondo un rapporto del 2025, i serpenti rappresentano oltre il 50% dei rettili tenuti come animali domestici. Una parte degli animali è allevata in cattività e venduta in negozi fisici, ma una quota significativa passa attraverso canali online, con spedizioni dirette ai compratori.

Legale non significa sicuro

In Cina la spedizione di “animali vivi” o di “oggetti pericolosi come le tossine” è vietata, ma l’allevamento della vipera indonesiana non è illegale. Una zona grigia che ha attirato l’attenzione delle autorità e dei media. La stampa statale ha preso posizione. The Beijing News ha scritto che “nel film, il serpente blu è dotato di tratti umani affettuosi e coraggiosi, ma il serpente velenoso reale, la vipera indonesiana, è ben lontano dall’essere un ‘giocattolo alla moda’ innocuo”. E ancora: “Se un serpente velenoso fugge o attacca, mette in pericolo non solo il proprietario e la sua famiglia, ma può trasformarsi in un incidente di sicurezza pubblica”. La vipera del bambù è velenosa: il morso raramente è mortale per l’uomo, ma provoca dolore intenso, gonfiore e danni ai tessuti e richiede cure mediche urgenti. È un serpente arboricolo, notturno e in genere non aggressivo, ma colpisce rapidamente se si sente minacciato. Il suo veleno emotossico è particolarmente potente sulle piccole prede. Dopo una verifica della Cnn, la vipera blu risultava non più in vendita su piattaforme come Douyin, Xiaohongshu e Xianyu. Restavano inserzioni su JD, il maggiore rivenditore online cinese. In seguito alla segnalazione, anche questi annunci sono stati rimossi. Un portavoce di JD ha dichiarato: “Proibiamo rigorosamente la vendita di animali velenosi sulla nostra piattaforma e, una volta identificati, gli articoli vengono rimossi immediatamente”.

Il peso del successo cinematografico

Il contesto aiuta a capire la portata del fenomeno. “Zootropolis 2” è diventato il film d’animazione straniero con il maggiore incasso di sempre in Cina, superando i 3,55 miliardi di yuan (circa 429 milioni di dollari), migliorando un record che apparteneva già al primo capitolo del 2016. A livello globale, il film ha superato il miliardo di dollari di incassi, secondo Box Office Mojo. Nel sequel, Gary De’Snake cerca di riscattare la reputazione della sua famiglia e dei rettili in generale, affiancando Judy Hopps e Nick Wilde. Un arco narrativo che, secondo molti osservatori, ha contribuito a rendere il serpente una figura empatica e positiva. Qi lo dice apertamente: “I proprietari di rettili come me hanno affrontato a lungo pregiudizi in Cina, spesso considerati persone con un ‘gusto strano per creature inquietanti’”. E aggiunge di sperare che Gary possa cambiare questa percezione.

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