Nei maligni, il primo segnale è quello più inaspettato: riconoscerlo può salvarti la vita
- Postato il 8 ottobre 2025
- Salute
- Di Blitz
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Nei maligni, l’individuazione precoce è fondamentale:ecco come riconoscerli fin dai primi segnali per poter intervenire in tempo.
I nei maligni rappresentano una minaccia significativa per la salute cutanea, poiché possono evolvere in tumori aggressivi come il melanoma. La loro individuazione tempestiva è cruciale per un trattamento efficace e per migliorare le chance di guarigione. Questo articolo approfondisce cosa sono i nei maligni, come riconoscerli e quali sono i segnali d’allarme da non sottovalutare.
Cosa sono i nei maligni e come si formano
I nei maligni sono lesioni cutanee generate da una proliferazione anomala dei melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina, il pigmento che colora la pelle. Contrariamente ai nei benigni, che generalmente rimangono stabili nel tempo, i nei maligni possono modificare forma, colore e dimensione, evolvendo in tumori cutanei pericolosi. Questi possono nascere sia su pelle sana (lesioni “ex novo”), sia da nei preesistenti, complicando la loro identificazione precoce.
Le cause che portano alla formazione di nei maligni non sono del tutto chiarite, ma l’interazione tra fattori genetici, esposizione ai raggi ultravioletti (UV) e condizioni immunitarie è considerata determinante. In particolare, l’esposizione eccessiva e ripetuta ai raggi UV danneggia il DNA delle cellule cutanee, favorendo mutazioni che possono trasformare un neo benigno in una lesione maligna.

Tra i principali fattori di rischio si segnalano:
– Familiarità: presenza in famiglia di casi di melanoma.
– Fototipo chiaro: pelle e occhi chiari, con tendenza a scottature.
– Alto numero di nei: oltre 50 nei cutanei.
– Precedente melanoma: chi ha già avuto un melanoma ha un rischio aumentato.
Identificare un neo maligno senza formazione medica può essere complesso, ma esistono criteri semplici e validati a livello internazionale che aiutano a valutare i nei sospetti. La regola dell’ABCDE è un valido strumento di auto-controllo:
- A – Asimmetria: un neo maligno non è simmetrico; se diviso a metà, le due parti appaiono differenti.
- B – Bordi irregolari: margini frastagliati o sfumati sono un campanello d’allarme.
- C – Colore variabile: nei maligni presentano diverse tonalità, dal marrone al nero, con possibili sfumature rosse, bianche o bluastre.
- D – Dimensione: nei che superano i 6 mm di diametro o crescono rapidamente meritano attenzione.
- E – Evoluzione: qualsiasi cambiamento rapido in forma, colore o dimensione deve essere valutato da uno specialista.
Oltre a questi, altri segnali includono prurito, sanguinamento, ulcerazione o la presenza di un’area arrossata o nodulare attorno al neo.
Diagnosi e prevenzione dei nei maligni
La diagnosi precoce dei nei maligni si basa su una visita dermatologica approfondita, spesso supportata dalla dermatoscopia, una tecnica che consente l’osservazione dettagliata della lesione. In caso di sospetto, si procede a una biopsia per l’esame istologico e la conferma della malignità.
Il trattamento principale è l’asportazione chirurgica della lesione, estesa anche a una porzione di tessuto sano circostante per garantire margini liberi da cellule tumorali. Se il melanoma o il neo maligno viene rimosso nelle fasi iniziali, le probabilità di guarigione sono molto elevate. In stadi avanzati possono essere necessari trattamenti aggiuntivi come la radioterapia o la chemioterapia.
La prevenzione resta la strategia più efficace per contenere il rischio di sviluppare nei maligni e melanoma. È fondamentale:
– Limitare l’esposizione solare, soprattutto nelle ore centrali della giornata.
– Utilizzare creme protettive con adeguato fattore di protezione solare (SPF).
– Indossare indumenti protettivi, cappelli e occhiali da sole.
– Evitare l’uso di lampade e lettini abbronzanti, noti veicoli di raggi UV dannosi.
– Sottoporsi a controlli dermatologici regolari, soprattutto in presenza di fattori di rischio.
– Eseguire l’auto-esame della pelle con attenzione ai cambiamenti nei nei.
L’esposizione ai raggi UV rappresenta il fattore di rischio principale, mentre la predisposizione genetica, il fototipo chiaro e la presenza di numerosi nei aumentano la suscettibilità. Il melanoma può svilupparsi sia su cute sana, sia da nei preesistenti, manifestandosi con modifiche nell’aspetto di un neo o con la comparsa di nuove lesioni.
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