Nei Comuni della Basilicata, servizi sociali a picco
- Postato il 25 settembre 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Nei Comuni della Basilicata, servizi sociali a picco
Per l’Istat in Basilicata spesa pro capite dei servizi sociali dei Comuni è inferiore alla media nazionale e del sud. Un esborso di 68 euro contro i 150 investiti nel resto del Paese e i 78 del Mezzogiorno
In Basilicata la spesa pro capite per interventi e servizi sociali dei comuni singoli o associati è di 68 euro inclusi i servizi educativi per la prima infanzia: meno della media nazionale (150 euro) di quella del Mezzogiorno (78), ma anche del Centro Italia (165) e delle isole (144). Lo comunica l’Istat, nel report sulla spesa dei Comuni per i servizi sociali (riferito a dati del 2022 e pubblicato ieri). Guardando al welfare territoriale lucano si scopre che tra le regioni del sud un risultato inferiore a quello della Basilicata lo riporta la Calabria (spesa pro capite di 38 euro), mentre la Sicilia è a 91, la Puglia a 103 e la Campania a 71.
L’INVESTIMENTO MAGGIORE E’ PER I DISABILI
L’investimento pro capite maggiore dei Comuni lucani è per i disabili, dove il tetto sale a 981 euro (ma la media nazionale in questo caso è di 2200) mentre si scende a 2 e 9 euro rispettivamente per dipendenze e povertà, disagio adulti e senza dimora. Guardando alla spesa complessiva si evince invece che i Comuni della regione, secondo l’indagine, nell’anno considerato hanno investito 36,8 milioni di euro, coprendo il 93%, con una compartecipazione degli utenti (che hanno pagato il 4,6% e cioè circa 1,8 milioni) e del Sistema Sanitario nazionale (intervenuto per il restante 2,4%, quantificabile in 950mila euro).
Il tutto per offrire un supporto a famiglie e minori quantificato in 13,8 milioni (l’intervento maggiore, pari al 37,7% del totale), ai disabili per 9,8, alle dipendenze per circa un milione, agli anziani per circa 4.6, agli immigrati, Rom, Sinti e Caminanti per 3,9 milioni, a povertà, disagio adulti e senza dimore 2,9 ed infine 0,5 milioni alla “multiutenza”. Balza poi all’occhio anche che la Basilicata fa parte del terzetto di territori (in compagnia di Molise e Provincia Autonoma di Bolzano) in cui la spesa media pro-capite per i servizi rivolti ai bambini e ragazzi è più alta nelle aree interne rispetto a quella dei Comuni delle aree centrali del Paese.
IN BASILICATA LA SPESA DEI COMUNI PER GLI INTERVENTI DEI SERVIZI SOCIALI E’ INFERIORE
Ma è uno scarto leggero: «Nella regione Basilicata – fa infatti sapere l’Istat- la spesa dei comuni per gli interventi e i servizi sociali rivolti alle famiglie con figli e ai minori, rapportata alla popolazione residente di 0-17 anni, risulta in media leggermente inferiore nei comuni classificati come centro dell’area metropolitana (180 euro) rispetto ai comuni classificati come periferici (182 euro). Trattandosi di una regione relativamente piccola, il dato può essere influenzato da situazioni specifiche, che possono avere un peso relativamente alto nel determinare i valori medi di spesa».
Nel 2022 in Italia i Comuni hanno impegnato per i servizi sociali e socio-educativi 10,9 miliardi di euro, di cui 812 milioni rimborsati dalla contribuzione a carico degli utenti e 1,2 miliardi finanziati dal Servizio Sanitario Nazionale. La spesa, pari a 8,9 miliardi al netto delle compartecipazioni di utenti e Sistema sanitario, «aumenta, a prezzi correnti, del 5,8% rispetto all’anno precedente». La spesa media pro-capite vede «importanti e persistenti disuguaglianze territoriali, dovute principalmente alla carenza di servizi nelle regioni del Sud».
DIFFERENZE ANCORA PIU’ MARACATE A LIVELLO REGIONALE
A livello regionale le differenze sono ancora più marcate: il valore minimo è di 38 euro pro-capite della Calabria e quello massimo è di 607 euro pro-capite della Provincia Autonoma di Bolzano. Lo studio indica poi come ci siano forti squilibri territoriali per la disabilità, con poche risorse al sud e nelle aree interne: nel 2022 la spesa sociale dei Comuni nell’area della disabilità è stata di 2,4 miliardi, con un incremento del 10,9% rispetto all’anno precedente. Ma dal punto di vista territoriale non c’è eterogeneità di risorse impiegate: i valori infatti oscillano fra 2.740 euro per persona con disabilità fino a 64 anni nel nord-est e 1.070 euro nel sud. Pur rimanendo al di sotto delle altre ripartizioni geografiche per i livelli di spesa, il sud ha però fatto registrare l’aumento percentuale più sostenuto rispetto al 2012 (+82,5%).
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Nei Comuni della Basilicata, servizi sociali a picco