Negano l’imbarco al cane, la padrona parte lo stesso per le vacanze abbandonandolo su un taxi

Quando la padrona di Pako, un cane di razza American Bull dal manto beige e dagli occhi chiari, lo ha appoggiato sui sedili posteriori di un taxi all’esterno dell’aeroporto di Bruxelles, l’autista era ignaro che stava diventando involontario complice di un abbandono. L’episodio risale allo scorso 11 settembre ed è l’ennesimo caso di animali lasciati dai proprietari davanti agli aeroporti dopo il divieto di imbarco. Nonostante il rifiuto della compagnia aerea di far salire sull’aereo Pako, la donna ha deciso di partire lo stesso, lasciando il cucciolo in custodia al tassista con l’indicazione di portarlo in un rifugio vicino. Un gesto disumano che in Belgio, come in Italia, configura un reato di abbandono.

Il divieto di imbarco

La motivazione della compagnia era chiara: Pako è un cane brachicefalo, caratterizzato da un muso corto che comporta rischi respiratori importanti, aggravati in caso di stress o alte temperature. Per questo molte compagnie vietano il trasporto in cabina o in stiva. “Molti veterinari sconsigliano il viaggio in aereo con cani di questo tipo”, spiegano gli esperti, ricordando i casi in cui animali simili si sono sentiti male o sono morti durante il volo. Nonostante ciò, la proprietaria ha preferito proseguire con il viaggio, lasciando Pako nel taxi e affidandolo al SRPA Veeweyde, il rifugio di Anderlecht vicino Bruxelles.

La denuncia del rifugio

Una volta giunto al rifugio, il personale ha ricostruito la vicenda e l’ha raccontata sui social: “Al posto di rinunciare alle sue vacanze o di cercare una soluzione responsabile, ha preso l’aereo da sola e ha chiamato un taxi per mandarci il suo cane. Il conducente si è ritrovato completamente spiazzato con un animale abbandonato tra le mani”. I volontari hanno spiegato di aver accolto Pako “nell’urgenza, senza la minima informazione su di lui: né le sue abitudini, né le sue cure, nulla. Siamo profondamente scioccati. Questa consegna express di un animale è inaccettabile”.

Nonostante la viralità del post, la padrona non ha reclamato il cane. Il rifugio ha precisato che “il cane è stato restituito a dei parenti della donna che sono venuti a prenderlo. Non è stato riconsegnato alla padrona”.

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Blitz