Nasce ChiChi, l’associazione di volontariato a favore del reparto di Chirurgia Pediatrica del Regina Margherita
- Postato il 20 novembre 2025
- Salute
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Si chiama ChiChi la nuova associazione di volontariato no profit nata per sostenere il reparto di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. L’iniziativa, promossa da cinque medici insieme a un gruppo di sostenitori, punta a migliorare la qualità di vita dei piccoli pazienti e delle loro famiglie attraverso progetti di umanizzazione delle cure e interventi su ambienti, strumenti e attività di supporto emotivo.
L’associazione intende infatti rendere più accogliente l’esperienza ospedaliera, creando spazi più vicini ai bisogni dei bambini e introducendo strumenti utili a ridurre paura e ansia durante visite, attese e procedure.
Chichi è un nome, il nome di un bambino nato con una malattia cronica a seguito della quale ha dovuto diventare amico della Chirurgia.
ChiChi non è solo, Chichi è Emily, Chichi è Luljeta, Chichi è Gabriele, Chichi è Leonardo, ChiChi è Martina…
ChiChi è un neonato, che è diventato bambino, ma ragazzino mai.
Ma Chichi è diventato adulto, ogni anno viene a portare un sorriso ai suoi amici in ospedale, anche perché Chichi ha imparato a suonare la chitarra e persino a guidare.
ChiChi ha avuto molti intoppi da bambino e adesso che è adulto sta meglio, ma sa a chi essere affezionato. L’ospedale è stata la sua casa, il suo posto sicuro, la sua mamma era un po’ triste! Lui un po’ meno, i suoi amici hanno coccolato il suo corpo e anche il suo umore.
Chichi è un nome vero: Riccardo si chiamava così, ed è stato dei nostri per 7 anni nonostante le aspettative, gli abbiamo cercato una famiglia con cui stare, dei fratelli con cui crescere, una mamma e un papà che lo adoravano. É morto il 19 agosto 2017 ed ha salutato tutti con un sorriso.
A questa storia, simbolo di molte altre che attraversano ogni giorno i reparti dell’ospedale, si ispira la nascita di ChiChi. Il nuovo ente si propone di sviluppare ambienti a misura di bambino, con decorazioni colorate, elementi naturali e spazi dedicati esclusivamente ai più piccoli. Tra i progetti previsti ci sono l’uso di visori 3D e ambienti immersivi per trasformare esami e attese in momenti di gioco, oltre a iniziative come storytelling, musicoterapia, clown-terapia e letture in sala operatoria.
Tutte le attività, spiegano i promotori, si basano su evidenze scientifiche che dimostrano come stimoli visivi, sonori e narrativi possano ridurre l’ansia e migliorare il benessere psicofisico dei bambini ricoverati.
Il primo intervento realizzato è “La scuola che cura”, che ha coinvolto gli studenti dell’I.I.S. Albe Steiner nella decorazione di un reparto del quinto piano dell’ospedale. I murales, realizzati dagli studenti, hanno l’obiettivo di portare colore e serenità ai piccoli ricoverati e creare un legame tra scuola e ospedale.
Parallelamente, ChiChi sosterrà percorsi formativi rivolti al personale sanitario per favorire un approccio più empatico e centrato sul paziente, in linea con gli standard internazionali di umanizzazione delle cure.
L’associazione punta a diventare un punto di riferimento per l’ospedale e per la comunità, coinvolgendo volontari e cittadini in attività condivise. La presentazione ufficiale è in programma il 26 novembre alle 19.30 al Circolo Esperia, in un evento aperto al pubblico durante il quale verranno illustrati i progetti e le modalità di sostegno.
ChiChi nasce per custodire la memoria di una storia vera, ma guarda al futuro: quello dei bambini che affrontano ogni giorno la malattia con coraggio e che, sottolineano i fondatori, meritano un luogo di cura “dove sentirsi protetti, compresi e accolti”.
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