Napoli, De Laurentiis show e frecciata a Spalletti: “Un giorno dirò tutto”. Conte gonfia il petto: “Hojlund e McTominay non giocavano”
- Postato il 22 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Il primo ad andare in campo dopo il 90’: Aurelio De Laurentiis è il volto della felicità dopo il successo del Napoli in Supercoppa. Dopo lo scudetto della scorsa stagione, il presidente partenopeo si prende un altro trofeo che lo mette sempre di più nella storia del club. E come spesso avviene, anche quando arriva ai microfoni regala spettacolo. E anche Antonio Conte gonfia il petto d’orgoglio.
La rivincita dopo le critiche a Conte
La sconfitta del Napoli proprio sul campo del Bologna aveva aperto la prima vera crisi della squadra azzurra da quando alla guida c’è Antonio Conte. Qualcosa sembrava essersi rotto nello spogliatoio azzurro ma chi non ha mai avuto dubbi è stato il presidente Aurelio De Laurentiis che ha sempre definito il tecnico come il “vero condottiero” del Napoli.
Ai microfoni di Mediaset il primo pensiero è proprio per il suo allenatore: “Avevate qualche dubbio su Conte? Avevamo perso a Bologna qui abbiamo pareggiato i conti ma questa è una competizione diversa. Mi dispiace per Saputo ma li aspettiamo a Napoli per il gioco della verità. Ai tifosi del Napoli posso soltanto dire che avevamo soltanto campionato e Coppa Italia e abbiamo avuto tanti infortuni lo stesso, quest’anno è capitata la stessa cosa ma avevamo tanti giocatori, nella sfortuna abbiamo avuto la fortuna di scoprire i valori dei nuovi giocatori. Bisogna però sempre stare calmi però l’agguato è dietro l’angolo. Bisogna stare sempre attenti. Due trofei in un unico anno, era dai tempi di Maradona che non capitava quindi ai tifosi dico di continuare a sognare”.
La frecciata a Spalletti
Il presidente De Laurentiis è un fiume in piena anche quando si parla delle prospettive future a cominciare dal mercato di gennaio: “Abbiamo sempre pensato di avere una squadra forte, lo pensavamo anche due o tre anni fa. Ma c’è sempre un periodo di tempo perché allenatore e giocatori vadano in sincrono. Conte è un maestro e non ci ha messo molto a imporsi come un vincitore”. Poi arriva anche un riferimento al passato: “Penso di aver preso poche decisioni sbagliate nel corso della mia vista scegliendo registi, giocatori o allenatori. Ma sono stato spesso ripreso da qualche giornalista irriverente per gli errori fatti quando siamo arrivati decimi. Ma un giorno vi dirò quello che è davvero successo prima della fine della stagione in cui abbiamo vinto lo scudetto”.
Conte si prende i suoi meriti
Antonio Conte si lascia andare a un sorriso dopo la vittoria della Supercoppa ma si prende anche qualche piccola rivincita: “Complimenti ai ragazzi che hanno fatto un torneo impeccabile, c’era voglia di regalarci questo trofeo a noi e ai tifosi e fare anche un buon Natale, festeggiarlo con un trofeo in bacheca è una cosa che ci piace. Chi vince è quello che rimane, due anni fa aveva perso la finale di Supercoppa contro l’Inter ma in pochi se lo ricordano. Oggi era la stessa cosa, era già stato un bel percorso ma sappiamo tutti che alla fine nel calcio conta chi vince perché nessuno va a guardare chi è la finalista. Le finali perse mi hanno reso molto cattivo perché nessuno si ricorda di quelle perse. Il gol di Neres è la giocata di un singolo ma tutto quello che abbiamo fatto stasera era studiato. Poi se giocatori come Hojlund e McTominay non giocavano allo United vuol dire che qualcosa abbiamo fatto”.