Napoli, chiesto rinvio a giudizio per De Laurentiis per falso in bilancio: cosa rischia il club
- Postato il 19 febbraio 2025
- Di Virgilio.it
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Era il 5 novembre scorso quando la Procura di Roma chiuse le indagini a carico del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, cui si contestava il reato di falso in bilancio in relazione alla compravendita dalla Roma del difensore Kostas Manolas nell’estate del 2019 e alla quale si era aggiunta quella sul caso Victor Osimhen, approdato al Napoli dai francesi del Lille nel 2020. Oggi è arrivata la decisione: chiesto il rinvio a giudizio per il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, in cui si procede per il reato di falso in bilancio in relazione alle annate 2019, 2020 e 2021.
- Perchè se ne occupa la procura di Roma
- Chiesto il processo anche per il Napoli e per Chiavelli
- I casi contestati
- La vicenda Osimhen
- Cosa rischia il Napoli?
Perchè se ne occupa la procura di Roma
L’inchiesta è nelle mani della Procura capitolina perché Roma la sede della Filmauro. Il patron del Napoli, accompagnato dagli avvocati Lorenzo Contrada e Fabio Fulgeri, aveva deposto dinanzi agli inquirenti ma evidentemente la sua testimonianza non è stata convincente.
Chiesto il processo anche per il Napoli e per Chiavelli
Oltre al presidente del club i pm di piazzale Clodio, Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, chiedono il processo per la società calcistica e per il braccio destro del patron, Andrea Chiavelli.
I casi contestati
L’ingaggio di Manolas fu uno dei colpi di mercato della sessione estiva del Napoli nel 2018 che lo pagò alla Roma 36 milioni, pari alla clausola rescissoria. L’operazione consentì alla Roma di segnare una plusvalenza di circa 31,1 milioni di euro, registrata nel bilancio chiuso al 30 giugno 2019. Kostas Manolas nel dicembre del 2021 ha fatto ritorno in patria passando all’Olympiacos. Al Napoli sono andati circa 3 milioni di euro. Nella stessa finestra di mercato il Napoli ha ceduto alla Roma Diawara realizzando una plusvalenza di oltre 10 milioni, anch’essa oggetto dell’indagine. Secondo i pm si procede per ipotesi di reato in cui sono stati gonfiati i ricavi tramite operazioni di carattere economico illecite, quali appunto le plusvalenze fittizie, che comportano l’accordo fraudolento tra il club venditore e quello acquirente.
La vicenda Osimhen
Per quanto riguarda Osimhen, che oggi gioca in Turchia in prestito, l’operazione che lo portò a vestire la maglia del Napoli vide la cessione al Lille per plusvalenze complessive di poco inferiori ai 20 milioni di euro di Oreste Karnezis, valutato 5 milioni, e tre giovani calciatori del settore giovanile (Claudio Manzi, Ciro Palmieri e Luigi Liguori) valutati dai 4 ai 7 milioni. In base al bilancio del Napoli chiuso al 30 giugno 2021 Osimhen fu pagato 76,4 milioni, al lordo di quanto il Napoli ottenne dalle cessioni dei quattro tesserati.
Al Napoli e ai suoi vertici sono contestati dagli inquirenti due reati, la frode fiscale e il falso in bilancio. Per la frode fiscale la procura di Napoli aveva archiviato in quanto la presunta plusvalenza non avrebbe portato alcun vantaggio fiscale. Sul falso in bilancio la procura di Napoli aveva trasmesso gli atti ai magistrati della Capitale per incompetenza territoriale.
Cosa rischia il Napoli?
Corre rischi anche il Napoli come società: se dovesse essere riconosciuto colpevole il presidente potrebbe arrivare una sanzione economica o nel caso più grave una penalizzazione in punti da scontare durante il campionato in corso.