Myanmar, il figlio di Suu Kyi: “Non ho notizie di mia madre. I generali sfrutteranno anche il terremoto”
- Postato il 31 marzo 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
Kim Aris non ha notizie di sua madre, Aung San Suu Kyi, dal giorno del terremoto che ha colpito il Myanmar. Il figlio della leader dell’opposizione del Myanmar, in carcere dal colpo di Stato del 2021, racconta la sua angoscia al Corriere della Sera: “Pare che la prigione dove è trattenuta, a Naypyidaw, non sia stata danneggiata dal sisma. Ma è impossibile avere una conferma. Io continuo a scriverle, a mandarle pacchi. Ma le autorità le impediscono di rispondere. Da lei ho ricevuto una sola lettera in quattro anni”. Kim Aris si trova attualmente negli Stati Uniti, dove visita le comunità del Myanmar in esilio per raccogliere fondi e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione nel suo Paese. “Sto cercando di sollevare lo spirito, di aiutare il morale, la speranza nel futuro. Dal giorno del colpo di Stato la prospettiva di una soluzione, di un ritorno alla democrazia è molto bassa. Per questo serve lavorare sul domani”.
La giunta militare del generale Min Aung Hlaing ha ufficialmente dichiarato di averla trasferita agli arresti domiciliari. Ma Aris smentisce: “È una bugia: per quanto ne so io, mamma è in prigione da quattro anni ormai. Non capisco come si possa prestare fede a quello che dicono i generali”. Dopo il terremoto, le notizie dal Myanmar sono ancora più confuse. “Mi è stato riferito che un’ora prima che il sisma colpisse, l’aviazione della giunta stava lanciando un attacco contro le forze ribelli. Non credo che gli aerei siano stati fermati. Quindi sì, la guerra sta continuando”.
Un altro problema cruciale, secondo Kim Aris, è la distribuzione degli aiuti. Il regime militare controlla ogni cosa, e il rischio è che gli aiuti internazionali finiscano nelle mani sbagliate. “Bisogna raccoglierli e spedirli all’interno della Birmania solo attraverso canali verificati. Altrimenti i militari si impadroniranno di ogni cosa e i naturali destinatari non riceveranno nulla”. Secondo Kim Aris, il terremoto non cambierà l’atteggiamento della giunta. “Temo proprio di no. I militari hanno avuto altre occasioni nel passato anche recente, come l’inondazione causata dal tifone Yagi lo scorso settembre. Il loro comportamento non ne è stato affetto in nessun modo. Hanno usato gli aiuti internazionali soltanto a proprio vantaggio. O, peggio, come un’arma ulteriore contro il loro stesso popolo: chi è considerato un nemico resta ai margini, non ottiene nemmeno le briciole”.
La speranza per il Myanmar però non sembra mancare a Kim Aris. “Io continuo ad averne. La situazione è drammatica, non c’è dubbio. Ma è chiaro a tutti che non potrà andare avanti così a lungo. Nessuno si sente al sicuro, nemmeno chi porta la divisa. Possono combattere contro i ribelli, certo. Ma per quanto ancora? Prima o poi il popolo si libererà dei generali”. Aung San Suu Kyi compirà 80 anni a giugno. Il figlio continua a sperare di poterla rivedere: “Ma il suo destino è legato a quello del Paese intero, del suo popolo. Se vincerà la rivoluzione, lei tornerà libera. Se i generali vorranno la pace, dovranno negoziarla con lei”.
L'articolo Myanmar, il figlio di Suu Kyi: “Non ho notizie di mia madre. I generali sfrutteranno anche il terremoto” proviene da Il Fatto Quotidiano.