Musk e l’addio nello Studio Ovale con un occhio livido. Bannon al Daily Mail: “Ha preso a spintoni il segretario del Tesoro”

  • Postato il 31 maggio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Dopo una conferenza stampa di addio dai toni comunque rassicuranti, virata poco dopo in un classico Trump-show, affiorano le ragioni che hanno portato alla rottura tra Elon Musk e l’amministrazione Trump. Il magnate sudafricano, che secondo quanto rivelato dal New York Times ha fatto uso di ketamina, farmaci e altre sostanze stupefacenti in campagna elettorale, si è presentato davanti ai giornalisti nello Studio Ovale con un vistoso occhio nero. Un livido, ha detto, causato da suo figlio X. “Anche un bimbo di cinque anni può fare questo”, ha scherzato.

Al di là dello scambio di complimenti con Trump a favor di telecamera, è evidente che tra i due i rapporti si siano logorati nelle ultime settimane. Un mese fa l’attacco sui dazi, poi il maxi-accordo ad Abu Dhabi con l’OpenAI di Sam Altman, l’ex socio divenuto arcinemico, annunciato durante il viaggio di Trump, infine le critiche alle legge di bilancio, quel “one, big, beautiful bill” al quale il presidente americano tiene moltissimo. Sullo sfondo, la frustrazione e l’insofferenza del magnate del tech, visionario e ribelle, alla burocrazia di Washington e ai rituali impaludati della politica. Per non parlare della tensione con gli altri membri della squadra di Trump.

Secondo quanto riferito al Daily Mail da Steve Bannon, l’ex stratega capo nella prima amministrazione Trump, Elon avrebbe preso a spintoni un mese fa il segretario al Tesoro Scott Bessent dopo esser stato messo alle strette per le sue promesse esagerate sul risparmio di “un trilione di dollari” per le casse dello Stato. Dell’”acceso litigio” di aprile erano filtrate notizie sui media ma non si sapeva finora che i due fossero venuti alle mani. “Bessent lo ha affrontato e gli ha detto: ‘Ci avevi promesso un trilione di dollari di tagli e ora sei fermo a 100 miliardi. Che cosa stai facendo?”, ha riportato Bannon: “A quel punto Musk è venuto alle mani. Non è stato una discussione, ma un confronto fisico“. L’alterco, secondo il Daily Mail, sarebbe avvenuto fuori dall’ufficio della capo di gabinetto Susan Wiles e poi fuori da quello dell’allora Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz. Sulla scelta del proprietario di X, che ha sborsato oltre 270 milioni di dollari per la campagna di Trump, di lasciare la politica hanno pesato anche la crisi dei ricavi di Tesla, i test falliti di Starship che allontanano il sogno del miliardario di arrivare su Marte.

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