Musetti, le conseguenze del ko a Toronto: si complica la qualificazione alle Finals di Torino. Anche la top 10 è a rischio
- Postato il 1 agosto 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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È terminata subito l’avventura di Lorenzo Musetti al Masters 1000 di Toronto: il tennista italiano si è arreso al terzo turno contro l’americano Michelsen e ha incasssato la sua quarta sconfitta in cinque partite. Un passo falso che ora complica la qualificazione alle Nitto ATP Finals, che lo stesso Musetti aveva indicato come il suo “obiettivo principale” per il finale di stagione. Il 23enne, che attualmente occupa il sesto posto della Race (la classifica che qualifica i primi 8 all’ultimo appuntamento della stagione), adesso non è più padrone del suo destino e già al termine del 1000 canadese potrebbe scivolare fuori dalla zona utile per qualificarsi. E anche la permanenza in top 10 nella classifica generale potrebbe essere a rischio.
Sfuma al secondo match quindi la grossa occasione di Musetti, che non approfitta dell’assenza dei big a Toronto per accumulare punti preziosi in ottica classifica. Ora dovrà provarci nei prossimi tornei, Cincinnati e US Open, dove però il livello si alza esponenzialmente con il ritorno in campo di Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e forse Novak Djokovic. Sembra pesare come un macigno l’infortunio che ha fermato il carrarino in semifinale al Roland Garros, nel momento migliore dell’anno, costringendolo così a saltare gran parte della stagione su erba. E il rientro sul cemento, almeno finora, non ha portato i risultati sperati: per tenere il passo degli avversari, l’italiano dovrà ritrovare presto condizione e fiducia.
La situazione nella Race: si complica la qualificazione alle Finals per Musetti
Rischiano di ridursi le chance di vedere Lorenzo Musetti alle Nitto ATP Finals di Torino. La sconfitta al terzo turno del Canada Open contro Michelsen potrebbe costare caro al tennista italiano, che ora dovrà sperare in un passo falso dei suoi avversari per mantenere la sua posizione in classifica. Il carrarino, infatti, è attualmente sesto nella Race con 2660 punti, compresi i 50 raccolti con l’eliminazione da Toronto. Segue l’australiano Alex De Minaur, che di punti ne ha 2635 e con una vittoria potrebbe scavalcare Musetti, così come il numero 4 al mondo, Taylor Fritz, che nella Race occupa l’ottavo posto con un punteggio di 2615. Anche all’americano basterebbe un successo per superare l’italiano.
Più staccato invece lo statunitense Ben Shelton – nono a 2460 punti – che dovrebbe raggiungere almeno i quarti di finale in Canada per entrare virtualmente tra i primi otto. Poche chance infine anche per il norvegese Ruud, attualmente decimo, che per scavalcare Musetti dovrebbe però vincere il torneo. Se i diretti avversari dovessero centrare i risultati necessari al sorpasso, l’azzurro si ritroverebbe momentaneamente fuori dalla zona Finals. A quel punto, nei tre mesi che restano, il carrarino dovrebbe ottenere risultati migliori dei suoi avversari per provare a rientrare tra gli otto qualificati a Torino. Non un’impresa impossibile, ma neanche semplice. Soprattutto se si considera che De Minaur, Shelton e Fritz eccellono proprio sul cemento, una superficie che invece non esalta il tennis di Musetti.
La top 10 a rischio: come cambia la classifica Atp
Non solo la qualificazione alle Nitto ATP Finals, ma anche la top 10 del ranking mondiale è in bilico per Musetti. A causa dell’infortunio rimediato durante la semifinale del Roland Garros, infatti, l’italiano ha dovuto rinunciare all’ATP 500 del Queens’ ed è arrivato a Wimbledon senza alcuna preparazione su erba, uscendo infatti al primo turno; le difficoltà sono continuate poi a Washington e ora in Canada. L’azzurro, che aveva lasciato Parigi da numero 6 al mondo, è scivolato alla decima posizione (3235 punti) e nonostante i 50 punti raccolti a Toronto, la pressione dei diretti avversari inizia a farsi sentire. Oltre al russo Rublev, che dista circa 160 punti ma è chiamato a difendere la finale raggiunta in Canada lo scorso anno, ci sono anche il norvegese Ruud (2995 punti) e l’americano Tiafoe (2850 punti), entrambi ancora in corsa al Master 1000 canadese, con uno dei due che potrebbe superare Musetti alla fine del torneo.
Qualora riuscisse a conservare il decimo posto dopo Toronto, il tennista italiano manterrebbe la chance di difendere la sua classifica sul campo prima a Cincinnati, dove nel 2024 si era fermato al secondo turno (50 punti), poi agli US Open, dove si era spinto fino al terzo turno (100 punti). A differenza, ad esempio, di Rublev, che nei prossimi due tornei dovrà difendere 400 punti, di Ruud, che nello stesso periodo ne aveva guadagnati 250, o di Tiafoe che di punti ne aveva accumulati addirittura 1400 tra Ohio e New York. C’è ancora margine dunque per restare in top 10 e tentare l’assalto alle Finals. Ma serve un cambio di passo immediato. O entrambi gli obiettivi rischiano di sfumare proprio nell’anno migliore, finora, della carriera di Musetti.
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