Musetti e Sonego, la Francia vi fa la festa: è un venerdì 17 nero, ma Lorenzo "vede" le Finals. Per la Davis, solo allarmi

  • Postato il 17 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Ce lo ricorderemo a lungo questo nefasto venerdì 17. Dove gli italiani che sfidano i francesi finiscono puntualmente per andare a sbattere: ha cominciato Lorenzo Sonego contro Ugo Humbert, ha proseguito la scia Lorenzo Musetti, caduto per la prima volta in carriera al cospetto di Giovanni Mpethsi Perricard. E se la sconfitta non dovrebbe avere ripercussioni sulla qualificazione alle Nitto ATP Finals (poi spiegheremo perché), di sicuro in vista della Davis le notizie che arrivano tendono quasi tutte al peggio. Senza grossi margini di ribaltarle, a quanto sembra.

Musetti ko, ma Torino resta comunque vicina

Chissà cosa avrà pensato Volandri davanti alla TV, consapevole che i suoi ragazzi stanno dilapidando occasioni in serie e seminando più di un dubbio in ogni direzione. Musetti contro Mpetshi Perricard non aveva un match point per andare a Torino, ma ci andava molto vicino: aspettando di vedere cosa farà Auger-Aliassime contro Eliot Spizzirri (inutile dire che il pronostico è tutto dalla sua parte), un eventuale avanzamento alla semifinale avrebbe consegnato altri punti pesanti e rintuzzato qualsiasi tentativo di rimonta da parte del canadese, così come di Rune e Ruud che hanno ulteriori 400 punti di ritardo (poco sotto i 1.000), ma che stanno andando avanti a Stoccolma.

Vero è che con de Minaur in forte bilico e Djokovic che sembra non averne più (realistica l’idea che possa rinunciare al torneo di fine anno), ecco spiegato il perché Musetti un piede tra i primi 8 è comunque destinato a mettercelo. Cosa potrà poi fare al cospetto degli altri 7 “maestri”, questo è tutto un altro paio di maniche.

Il tiebreak del secondo set buttato: Mpetshi Perricard ringrazia

Quello visto contro Mpetshi Perricard è sembrato il solito Lorenzo del “vorrei, ma non posso”. Il 6-4 7-6 finale è fin troppo severo se uno va a vedere tra le pieghe dell’incontro: il francesino ha sfruttato a dovere i passaggi a vuoto del rivale toscano, che ha aperto malissimo la sua giornata con un paio di palle break concesse nel gioco d’apertura (buona la seconda) che alla fine si sono rivelate determinanti ai fini della contesa.

Mpetshi Perricard al servizio concede le briciole e sono nel secondo set si riesce ad andare avanti on serve, con qualche opportunità sprecata per mettere un po’ alle strette il transalpino. Alla fine è inevitabile la chiusura al tiebreak: due match point annullati con un bel passante di dritto e una prima vincente rimettono in gioco Lorenzo, che poi si ritrova ad avere due palle set per spedire la partita al terzo. La prima la spreca spedendo lunga la risposta, sulla seconda arriva un doppio fallo pesantissimo. E ancor più pesante quello successivo che rimanda al match point il francese, che stavolta non perdona con la volée.

Anche Sonego cede a Humbert: Davis, senza Sinner è durissima

Poco prima, ma a Stoccolma, anche Sonego aveva pagato dazio contro Humbert, che 24 ore prima aveva liquidato la pratica Berrettini in due set. Il torinese s’era illuso di potersi spingere un po’ più in là: il tiebreak vinto nel primo set dopo oltre un’ora e un quarto di lotta era parso il preludio a una vittoria ormai imminente, ma dopo un secondo set da dimenticare (subito due break del francese e Sonny che ha lasciato correre, senza sprecare ulteriori energie), nel terzo nel sesto gioco è stato proprio il giocatore italiano ad avere due opportunità per scappare sul 4-2.

Una volta riuscito a scampare il pericolo, Humbert ha risposto pan per focaccia, infilando il break nel settimo gioco e andando così a chiudere sul 6-3. Insomma, un venerdì 17 nefasto per l’Italia, con Volandri che sembra essere il più preoccupato di tutti. Perché in chiave Davis i segnali che arrivano sono tutto, fuorché rassicuranti: se Sinner davvero deciderà di non partecipare, nessuno ad oggi sembra offrire garanzie.

Non Musetti, troppo discontinuo e poco produttivo sul cemento. Non Berrettini, che non è ancora tornato neppure lontanamente ai livelli della passata stagione. E neppure Cobolli (in netta fase calante), Arnaldi (vedi sopra), l’incostante Darderi e Sonego, che qualche sprazzo l’offre, ma senza le dovute garanzie. Insomma, se Jannik decide di marcare visita, il threepeat è praticamente utopia. Almeno per quel che dice oggi il campo. Poi tra un mese, chissà…

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Virgilio.it

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