Muro delle bambole danneggiato, Ilaria Cavo: “Donne vittime due volte. Solidarietà a Wall Of dolls”

  • Postato il 26 novembre 2024
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muro delle bambole

Genova. Nella Giornata contro la violenza sulle donne è stato danneggiato il muro delle bambole apposto sul palazzo della Regione Liguria.

La deputata ligure di Noi Moderati Ilaria Cavo dichiara: “Il muro della bambole, sul lato destro del palazzo di Regione Liguria, è nato nel 2015, quando ero assessore alle pari opportunità, su stimolo dell’associazione Wall of Dolls, con questi obiettivi fondamentali: dare un segnale costante, ogni giorno dell’anno, contro la violenza sulle donne, dare voce alle donne vittime che non l’hanno; esprimere, anche attraverso installazioni d’arte, sostegno e solidarietà alle vittime opponendo l’arte alla violenza. Chi ieri ha imbrattato quel muro, chi ha tolto le bambole, ha commesso violenza e violato ogni più nobile obiettivo. Ha reso le donne vittime due volte. Un gesto ancor più grave perché commesso da donne contro le donne vittime di violenza, commesso contro quello che è un simbolo del processo di educazione che viene portato avanti nelle scuole e con le scuole. Violenza contro un simbolo davanti al quale ci siamo trovati con tutte le istituzioni, con tantissimi cittadini e cittadine, in un grande evento di piazza, non più tardi di sabato scorso. Esprimo la mia più forte vicinanza all’Associazione Wall of Dolls cui garantisco un impegno ancor più deciso nel portare avanti, ora a livello parlamentare, ogni iniziativa concordata per vincere insieme questa sfida di civiltà , a dispetto di chi ha dimostrato di non sapere cosa sia il rispetto”.

Oggi, in Comune a Genova è stata tra l’altro effettuata un’interrogazione da parte della consigliera della Lista RossoVerde Francesca Ghio che chiedeva quali iniziative avesse intrapreso la Civica Amministrazione a sostegno di Walls of Dolls.

L’assessore alle Pari opportunità Francesca Corso ha risposto: “Wall of Dolls è un’associazione privata che promuove, come altre associazioni, una propria campagna di sensibilizzazione contro un problema, quello della violenza contro le donne, che ci riguarda tutti. Si tratta di una onlus attiva sul territorio alla pari di tantissime altre associazioni che richiedono al Comune interventi quali la concessione di un patrocinio e di spazi per manifestare, fare eventi, allestire gazebo e così via. Nel caso specifico, sabato scorso si è tenuta la manifestazione che come di consueto Wall of Dolls organizza in piazza De Ferrari. Vi ho partecipato in quanto invitata come faccio sempre in occasioni simili, come del resto anche il vicesindaco Piciocchi che, dal palco, ha annunciato che avrebbe organizzato insieme a me, prossimamente, una visita ai Centri Antiviolenza genovesi. Ribadisco che il Comune ha sostenuto e sostiene Wall of Dolls come fa con tutte le altre associazioni, inserendo la loro manifestazione nel calendario di eventi per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che, peraltro, abbiamo presentato nella commissione comunale competente. Per lo svolgimento della manifestazione di sabato, come Comune, ci siamo occupati di chiedere alla Polizia Locale le dovute autorizzazioni per l’accesso degli automezzi incaricati delle operazioni di allestimento e disallestimento, il passaggio di Amiu per la pulizia e lo spegnimento delle fontanelle laterali della fontana di piazza de Ferrari, oltre alla concessione del patrocinio gratuito. Personalmente rispetto ogni punto di vista in merito al modo di rappresentare e di interpretare la problematica della violenza sulle donne, ma trovo profondamente scorretto quanto accaduto ieri, ovvero il danneggiamento del muro che non deve vedere d’accordo nessuno. Infine, restituisco al mittente l’accusa di trattare Wall of Dolls diversamente dalle altre associazioni”.

(foto d’archivio)

 

 

Autore
Genova24

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