Murdoch può morire tranquillo: Fox e giornali restano a destra, accordo tra i sei figli

  • Postato il 9 settembre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Rupert Murdoch può morire tranquillo: i suoi sei figli si sono messi d’accordo, l’impero editoriale resterà saldamente ancorato a destra, sotto la guida del maschio più giovane, Lachlan. L’accordo raggiunto tra Murdoch, che ha 94 anni e arrivato alla quinta moglie, e i figli chiude una saga andata avanti per anni, tale da ispirare anche una serie televisiva. Lachlan Murdoch ha concluso un accordo per assicurarsi il controllo dell’impero mediatico della sua famiglia per i decenni a venire.

Murdoch si può considerare il più potente editore del mondo. Ed anche uno degli uomini più ricchi: Forbes lo colloca all’87º posto della sua graduatoria mondiale con un patrimonio di 23 miliardi di dollari.

La sua ascesa risale agli anni ‘60 del secolo scorso. Murdoch, australiano ma laureato a Oxford ed erede di due quotidiani locali, Melbourne Herald e Adelaide News, ottenne di subentrare al partito laburista nella gestione del Sun, un quotidiano di grande tiratura e anche di grandi perdite, 1 milione di sterline al mese dell’epoca. Murdoch prevalse nella scelta dell’establishment inglese sull’altro grande editore finito male, Robert Maxwell. La scelta è una conferma del razzismo inglese: prevalse Murdoch perché, dissero, meglio un australiano di un ebreo.

La lunga marcia di un editore globale

Murdoch trasformò il Sun in un tabloid molto popolare e le perdite divennero grandi profitti. Dopo il Sun, Murdoch acquisì un altro grande giornale popolare, il News of the World, che poi chiuse senza pietà nel 2011 sull’onda di uno scandalo di intercettazioni telefoniche illegali.

A metà degli anni 80, in piena epoca del presidente Ronald Reagan, Murdoch varcò l’oceano e si installò in America, diventò cittadino americano, comprò il quotidiano della sera New York Post e soprattutto fondò un canale televisivo di destra, Fox News.

Quello il periodo della sua massima espansione. Durante la crisi degli anni 90 dovette fare un passo indietro rinunciando alla proprietà del colosso TV Guide, la guida televisiva settimanale da milioni di copie. Poi si riprese fino a diventare uno degli uomini più ricchi del mondo.

L’accordo raggiunto la settimana scorsa fra Murdoch e i figli garantisce che l’impero, valutato 3,3 miliardi di dollari e comprendente Fox News, The New York Post e The Wall Street Journal, rimarrà conservatore dopo la morte del padre Rupert. L’accordo, scrivono Jim Rutenberg e Jonathan Mahler sul New York Times, garantisce a Rupert ciò che ha a lungo cercato: preservare quello che ha definito il “protettore della voce conservatrice nel mondo anglofono” sotto la guida del suo erede designato, Lachlan.

In base ai termini dell’accordo, i tre fratelli maggiori di Lachlan riceveranno 1,1 miliardi di dollari ciascuno per tutte le loro azioni nell’impero. Tali azioni sono attualmente detenute nel trust di famiglia esistente, che verrà sciolto. Come parte dell’accordo, il contenzioso in corso tra Rupert e Lachlan, 54 anni, e i tre fratelli sul trust verrà concluso.Verrà creato un nuovo trust della famiglia Murdoch che includerà Lachlan e le sue due sorelle minori, Grace e Chloe, figlie del matrimonio di Rupert con la cinese Wendi Deng.

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Murdoch può morire tranquillo: Fox e giornali restano a destra, accordo tra i sei figli (Fonte Ansa) – Blitz Quotidiano

Tv e giornali di Murdoch

Tale trust deterrà la partecipazione di controllo nelle due principali società mediatiche di Murdoch, Fox Corporation e News Corp. L’accordo è complesso e prevede prestiti, holding e vendita di azioni. I dettagli sono stati finalizzati alla fine della scorsa settimana.

L’accordo non comporterà alcun cambiamento immediato; Lachlan gestisce già l’attività di Murdoch da diversi anni. Tuttavia, dissipa l’incertezza sul futuro dell’azienda, consolidando la sua leadership a lungo termine.Il nuovo trust scadrà nel 2050 e garantirà a Lachlan di mantenere il controllo dell’impero almeno fino ad allora.

In un certo senso, scrivono ancora Jim Rutenberg e Jonathan Mahler, entrambe le parti stanno ottenendo ciò che volevano e possono cantare vittoria. Prue, Liz e James, tutti meno conservatori di Lachlan, erano ansiosi di rompere con un impero mediatico con cui avevano spesso dissentito politicamente, e di aggiungere un altro miliardo e più di dollari alle fortune multimiliardarie che avevano già ereditato dal padre. E stanno ottenendo molto di più per le loro azioni di quanto Lachlan fosse disposto a pagare nelle precedenti trattative di acquisizione.

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Blitz

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