Muore a 75 anni per una doppia dose di eparina: la Procura apre un’inchiesta, disposta l’autopsia

  • Postato il 13 giugno 2025
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  • Di Genova24
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ospedale voltri

Genova. La Procura di Genova ha aperto un’inchiesta sulla morte di Enrico Mengoli, l’ uomo di 75 anni deceduto probabilmente a causa di una doppia dose di eparina, un farmaco coagulante che gli sarebbe stato somministrato in quantità eccessiva all’ospedale Evangelico di Voltri.

Il 75enne era stato ricoverato inizialmente all’Evangelico nel reparto di Medicina Interna per una febbre. Qui, secondo i primi accertamenti, gli sarebbe stato somministrato un anticoagulante utilizzato per prevenire e trattare la formazione di trombosi. La dose sarebbe però stata eccessiva e le sue condizioni sono precipitate poco dopo, tanto da richiedere un ricovero d’urgenza al policlinico.

Arrivato al San Martino il 27 maggio in gravi condizioni, era stato trasferito in Rianimazione, dove è poi deceduto l’11 giugno, due settimane dopo. Sono stati gli stessi nosocomi a informare la Procura che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Lunedì sul corpo del 75enne sarà eseguita l’autopsia. Nel contempo i carabinieri dell’aliquota di polizia giudiziaria, coordinati dalla pm Gabriella Dotto, sentiranno alcune persone informate sui fatti e acquisiranno tutte le cartelle cliniche e la documentazione.

Se anche fosse accertato l’errore umano nella somministrazione, in casi come questi molto probabilmente solo una perizia medica potrà stabilire l’esistenza o meno del nesso causale tra la somministrazione e la morte del paziente.

La direzione sanitaria dell’Evangelico di Voltri subito dopo il trasferimento del paziente al San Martino aveva avviato un’indagine interna per ricostruire cosa possa accaduto. Contattata da Genova24, due giorni fa la direzione sanitaria ha spiegato: “Il paziente era stato trasferito a seguito di un peggioramento legato a un evento avverso, che abbiamo inserito nel sistema di segnalazione ministeriale degli eventi sentinella. Sono stati nell’immediato condotti accertamenti per scongiurare eventuali errori di sistema, non rilevati, e successivamente un audit clinico. Tutte le informazioni cliniche sono state trasferite con il paziente al momento del trasferimento nell’altro ospedale. Siamo comunque ovviamente a disposizione dell’autorità e dei congiunti”.

Autore
Genova24

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