Municipi, Mannu: “Intermodalità, cultura e ascolto, così la Valpolcevera può davvero ripartire”

  • Postato il 14 maggio 2025
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Giorgia Mannu

Genova. In vista delle elezioni amministrative, Genova24 ha intervistato Giorgia Mannu, candidata alla presidenza del Municipio Valpolcevera per la coalizione di centrodestra. Tra i temi affrontati: trasporto pubblico, i grandi cantieri, Valpolcevera turistica, riqualificazione ed ex Mira Lanza.

Giorgia Mannu, avvocata e mediatrice, in passato è stata in consiglio comunale una decina di anni fa. Si candida a sostegno di Pietro Piciocchi sindaco con Vince Genova che la ha, per così dire, “scippata” agli avversari del Pd.

Parliamo di trasporto pubblico locale: per chi abita in Valpolcevera, soprattutto per chi risiede nei quartieri collinari o nelle zone più distanti dal centro, raggiungere la città di Genova può rappresentare un viaggio vero e proprio. Che cosa manca oggi? Che cosa si può fare? Sempre ricordando che il ruolo del municipio non è quello direttamente decisionale…

“Certo, intanto il municipio deve essere parte attiva e quindi sedersi certamente ai tavoli di lavoro, colloquiare con ferrovie, colloquiare con il Comune, quindi con l’amministrazione centrale, regionale, io ad esempio ho avuto esperienza nel comitato Sì Terzo Valico e adesso la Valpolcevera è interessata dall’ultimo miglio dei lavori, non solo, ma anche dal prolungamento della metropolitana da Brin a Piazzale Palli.

Sono lavori molto importanti, che impattano ovviamente su tutta la Valpolcevera, la speranza è di vederne presto la conclusione e la mia cura sarà innanzitutto sul cronoprogramma, ossia cercare di fare da ufficiale di collegamento tra i cittadini e l’esecuzione di tutti gli attori di questi lavori. Perché i cittadini hanno bisogno di risposte concrete in termini di tempo, e anche di risarcimenti, perché stanno patendo disagi molto gravi.

Il compito del municipio dovrà essere quello proprio di attrarre questi benefici per tutta la valle, ossia, va bene, stiamo subendo dei disagi per i lavori ma poi avremo un risarcimento e anche soprattutto una rigenerazione urbana, delle ricadute sul territorio.

Ma tornando al tema trasporti, è chiaro che ci vuole intermodalità, interconnessione, e bisogna coniugare gli orari, ad esempio, banalmente, se io prendo il treno e vengo da Genova vorrei avere un autobus che in tempo, ora non dico ogni tre minuti – ma a Berlino riescono a farlo e quindi dobbiamo diventare più europei in questo senso – dobbiamo avere comunque un treno coniugato subito. E poi quella bellissima cosa che c’è già, un sistema di parcheggi d’interscambio, non so se vi è capitato di passare a Piazza Pallavicini ad esempio, c’è un magnifico parcheggio peraltro a costo zero perché chi ha l’abbonamento Amt. Quindi agevolazioni al cittadino che è costretto per motivi di studio o per motivi di lavoro a prendere costantemente i mezzi.

Purtroppo adesso questo parcheggio verrà temporaneamente di nuovo chiuso e spostato sempre a causa dei lavori della metropolitana ma anche in questo caso sarà mia cura trovare una soluzione. Non solo, c’è anche il problema delle colline, perché la Valpolcevera è una valle molto bella, molto ampia, molto verde, ma anche molto in salita, Begato, Murta, Morego e tutte le colline limitrofe che sono meravigliose, ma che per essere raggiunte hanno bisogno, non so, degli autobus come il 270, e la frequenza è importantissima. Negli orari serali chiaramente è fisiologico, anche per motivi economici che le corse diminuiscano, però negli orari diurni è fondamentale che ci sia un’interconnessione”.

I vari candidati alla poltrona di sindaco parlano molto del concetto di decentralizzazione del turismo. Ora, la Valpolcevra come meta turistica sarebbe una novità, però le potenzialità in realtà ci sono, o no?

“Ci sono eccome, ricollegandomi al discorso del trasporto pubblico, credo che quando sarà terminata la metropolitana ci sarà un’ulteriore possibilità di promozione del del turismo in Valpolcevara perché abbiamo delle caratteristiche, dicevo prima, sia di conformazione fisica, con queste colline bellissime, molto panoramiche, sia di patrimonio storico. È in atto ad esempio il restauro di Villa Pallavicini dove peraltro verrà portata la scuola di canto del Carlo Felice.

E poi bisogna far rivivere, non solo restaurare, le ville storiche, creare momenti ad esempio di musica attrattivi per la cittadinanza e anche per i turisti. Abbiamo a San Biagio, non tutti lo sanno, la casa di Paganini con un percorso che potrebbe ulteriormente essere promosso. Abbiamo in Fondazione Ansaldo una bellissima collezione sia di scritti che comunque anche di reperti perché nella villa della Fondazione Ansaldo è stato comunque progettato in uno dei primi velivoli, quello con cui D’Annunzio fece il suo volo su Vienna. Qui abbiamo dei documenti storici, eravamo una sorta di Silicon Valley all’epoca. Poi abbiamo il roseto di Murta, la Tavola Bronzea a Pontedecimo… e così via. Delle bellezze che, se messe in rete, potrebbero interessare anche il turista da crociera che, per conto suo potrebbe prendere il treno, poi la metropolitana oppure a Principe direttamente la metropolitana e poi arrivare in valle. Ma abbiamo anche il Muce museo presso San Bartolomeo della Certosa che è stato comunque totalmente rifatto, con tanto di museo dell’agricoltura, tutte peculiarità che magari non si conoscono appieno e che se messe in rete con una buona narrazione, con qualcuno che faccia fare anche le visite guidate, servirebbero a rilanciare l’entroterra, anche di supporto per la città. Sono tantissime cose veramente da promuovere e grazie per la domanda perché sono percorsi da far conoscere e valorizzare e sarà mia cura, se sarò presidente del Municipio 5, valorizzare tutte queste bellezze che abbiamo”.

Tanti progetti per la Valpolcevera, me ne viene in mente uno che in realtà vede protagonisti soprattutto dei privati, però le chiedo, qual è la sua opinione su come sta andando avanti il progetto ex Mira Lanza tra Rivarolo e Teglia?

“Intanto sono molto felice che finalmente si riqualifichi questa area, perché sono più di 30 anni che in quell’area aspettavamo l’ospedale di Vallata e non è mai arrivato, c’è stato un cambio di destinazione dal 2012 al 2021 finalmente che ha portato comunque la destinazione in parte a logistica soft, in parte a uffici, in parte a servizi. Tutti dicono, ah lì andrà al supermercato. No. Lì andranno diversi servizi tra cui vediamo anche già realizzati il campo da basket, il parco giochi per i bambini, i camion che arriveranno per la logistica leggera, e verranno deviati da via Lepanto a via Perlasca con un cavalcavia della ferrovia che deve essere abbassato per poter consentire che i tir non passino più attraverso il quartieri e non impattino. La rotonda che vediamo già che ha già un po’ snellito il traffico.

Finalmente vedremo una zona riqualificata aperta: già il fatto di aver buttato giù quel rudere vuol dire che la zona respira. E poi avremo parcheggi, di cui lamentavo la carenza prima. Quindi finalmente si vedrà questa zona riqualificata con servizi ai cittadini. Non sarà l’unica perché comunque anche l’area ex Facchini dove ci sarà anche un co-working, il nuovo liceo tecnologico sperimentale, e altre novità.

La riqualificazione dell’area Mira Lanza credo sia stata, dopo l’abbattimento della diga di Begato, un’altra grandissima scelta coraggiosa e credo che il municipio si dovrà impegnare tantissimo, in primo luogo affinché l’area commerciale resti ridotta rispetto a quelli che sono comunque gli esercizi commerciali già esistenti, e comunque Piciocchi ha già detto che è l’ultimo permesso che riguarda la media distribuzione, non ci saranno altri supermercati.

Peraltro quando accusano questa amministrazione di aver fatto nascere troppi supermercati, e parliamo di due Esselunga, ricordo, avendo fatto parte comunque in passato del consiglio comunale ai tempi di Marta Vincenzi, quando era assessore Bernini, le Coop fiorivano su tutta Genova e quindi, ai supermercati, siamo tutti molto abituati. Credo anche che una sana concorrenza possa servire. Basta però supermercati perché chiaramente i servizi di prossimità, le botteghe artigiane e il mondo del commercio per il quale abbiamo fatto anche il piano del commercio devono essere assolutamente valorizzati e devono essere la nostra preoccupazione prioritaria”.

Autore
Genova24

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