Municipi, Ivaldi: “Assi di forza e Skymetro progetti sbagliati, a Terralba vorrei un parco urbano”

  • Postato il 17 maggio 2025
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Generico maggio 2025

Genova. In vista delle elezioni amministrative, Genova24 ha intervistato Fabrizio Ivaldi, candidato alla presidenza del Municipio  Bassa Valbisagno per la coalizione di centrosinistra. Tra i temi affrontati lo Skymetro, il progetto degli assi di forza, il futuro delle aree di Terralba e il rebus dell’ex Onpi di Quezzi.

Fabrizio Ivaldi, capogruppo del Pd e in passato assessore della giunta Ferrante, è l’uomo scelto dalla coalizione che sostiene Silvia Salis per tentare di riportare Marassi, Quezzi e San Fruttuoso sotto l’egida del centrosinistra.

Partiamo dal tema più caldo, lo Skymetro: un’opera controversa che avrà un impatto importante sulla Bassa Valbisagno e benefici in termini di mobilità limitati a una stazione che sorgerà nei pressi dello stadio Ferraris. Sappiamo che la vostra posizione è contraria, le chiedo però di spiegarci quali alternative proponente e quanto influirà questo tema sul risultato delle elezioni, secondo voi
Sicuramente è un tema importante perché sul nostro municipio ha un impatto molto pesante, soprattutto nel tratto di via Moresco, dove lo Skymetro passerà vicino alle case e viaggerà all’incirca all’altezza del secondo-terzo piano dei palazzi. È un tema che avrà molta influenza sul voto e noi riteniamo che sia un progetto sbagliato, anche perché questo progetto, che è stato già bocciato quattro volte, comporta la demolizione della scuola Firpo-Buonarroti. Noi crediamo che sia giusto dare un trasporto rapido alla Valbisagno su rotaia, ma è questo progetto che non va bene. Se dovessimo vincere le elezioni, vedremo di sederci a un tavolo col ministero e di individuare un progetto che sia sostenibile nel rispetto dell’ambiente, che non abbia un impatto devastante sugli abitanti della Bassa Valbisagno. Bisogna trovare una soluzione che soddisfi le esigenze giuste, di chi vive in Media Valbisagno, di arrivare in centro nella maniera più rapida possibile, ma che sia compatibile anche con chi abita nella Bassa, che non può trovarsi una metropolitana che viaggia tutto il giorno all’altezza del terzo piano di un condominio.

Restiamo in tema di trasporto pubblico. A Marassi e Quezzi c’è malcontento perché, col progetto degli assi di forza, le linee collinari di quei quartieri non raggiungeranno più Brignole. Lei come cambierebbe quel progetto?
Noi siamo contrari al taglio del percorso delle linee collinari perché riteniamo che i quartieri Biscione e Quezzi debbano continuare ad avere un collegamento diretto con il centro, anche perché sono quartieri che sono già in sofferenza per mancanza di servizi e tagliare le linee 82 e 356 andrebbe a incidere ulteriormente sul disagio di chi ci vive. Bisogna rafforzare gli autobus, quindi maggiore frequenza, soprattutto nelle ore serali. E bisogna dire no al capolinea in piazza Galileo Ferraris. È un progetto sbagliato. Diverso è cercare di migliorare la viabilità per gli autobus: non siamo contrari all’asse protetto, se si può velocizzare il trasporto pubblico ovviamente deve essere la priorità, però bisogna anche fare valutazioni su come agire in corso Sardegna. Ad esempio, le macchine dove vengono messe? È ovvio che, se bisogna dare un servizio più rapido ai mezzi pubblici, bisogna trovare anche le alternative per le auto parcheggiate dei residenti. L’altro giorno il vicesindaco ha spiegato che chi abita a Quezzi ci mette 40 minuti ad arrivare a Brignole con la linea 82. Questo non è vero: la linea 82 dalla chiesa di Quezzi a Brignole ci mette 20-25 minuti e loro hanno sparato 40 minuti per poi dire che con gli assi di forza si arriverà in 15 minuti. Credo invece che si debba fare un ragionamento sulla linea 47 per prolungare il percorso verso il centro, anche per offrire un interscambio con la linea 35 per l’ospedale Galliera, un tema molto sentito nei quartieri con molti anziani.

A San Fruttuoso c’è un grande vuoto urbano in questo momento, la zona di Terralba, dove si attende l’arrivo della metropolitana e dove potrebbe spostarsi l’Istituto Firpo-Buonarroti demolito a Marassi per fare spazio allo Skymetro. Qual è la sua visione su quell’area così strategica per la città?
Intanto bisogna prolungare la metropolitana, sono anni che se ne parla e la metropolitana è sempre ferma a Brignole. E va portata non solo a Terralba, ma anche a San Martino. Credo che debbano essere degli spazi destinati ai cittadini non solo della Bassa Valbisagno, ma di tutte le zone limitrofe. Lo spostamento della scuola in quell’area non ce lo vedo assolutamente, anche perché, essendo contrario allo Skymetro, sono contrario alla demolizione. Quindi sono aree da dare al quartiere, anche pensando anche a un parco urbano: ci sono molte abitazioni vicino e c’è bisogno di verde.

Un’altra area in cerca di un futuro è quella dell’ex Onpi di Quezzi, unica area verde in un quartiere povero di spazi pubblici. Si è parlato di un’imminente cessione che ancora non si è concretizzata. Secondo lei come dovrà gestire questa partita la prossima amministrazione?
Quello è il polmone verde di Quezzi, il parco lo avevamo riqualificato quando ero assessore in Municipio, mentre adesso versa in uno stato di abbandono. È un’area che va riqualificata perché ormai è degradata, di notte ci entra gente, più volte è intervenuta. Portarci gli studenti potrebbe essere una soluzione. Ovvio che ci vuole un progetto importante, ci vogliono i finanziamenti. Era in in corso una vendita con una società collegata al ministero dell’Economia, quindi se va in porto bisognerà sedersi con loro e ragionarci. Una cosa è sicura: non possiamo più permetterci di lasciare quell’area nello stato in cui si trova ora e quindi bisogna assolutamente occuparsene. Di recente ho fatto anche un giro con la candidata Silvia Salis e abbiamo visto qual è la situazione, abbiamo parlato coi cittadini e credo che sia fondamentale trovare un progetto che si inserisca nel contesto. Una residenza per studenti potrebbe anche essere una soluzione una soluzione valida. L’importante è trovarne una e non lasciare più in stato di abbandono quella struttura che ormai è così da diversi anni.

Faccia un appello al voto.
Votando per noi credo che i municipi possano tornare al centro della vita politica della città e tornare ad essere un punto di riferimento. Una delle prime cose che dovremo fare è la riforma dei Municipi per ridare competenze e risorse che ci permettano anche di intervenire nelle aree verdi del territorio e nelle manutenzioni, un tema che spesso non viene toccato, ma che nel nostro municipio è molto importante. Continueremo ad avere le linee 82 e 356 fino a Brignole e ci impegneremo a lavorare sul prolungamento del percorso della linea 47. Ribadiamo il nostro no al progetto dello Skymetro, ma siamo per trovare una soluzione che permetta un trasporto rapido ed efficiente su rotaia.

Autore
Genova24

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