Municipi: intervista a Michele Colnaghi, candidato al Centro Ovest per il centrosinistra

  • Postato il 12 maggio 2025
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Generico maggio 2025

Genova. In vista delle elezioni amministrative, Genova24 ha intervistato Michele Colnaghi, candidato alla presidenza del Municipio Centro Ovest per la coalizione di centrosinistra. Diversi i temi affrontati: sicurezza, commercio, depositi chimici e Lungomare Canepa.

Colnaghi, iniziamo da un tema annoso e complesso: i depositi chimici. Qual è la vostra posizione attualmente allo stato delle cose, allo stato dell’arte?

Innanzitutto facciamo un piccolo riassunto, qui si tratta di 80mila metri quadri di depositi chimici che il sindaco Bucci ha deciso di posizionare a Sampierdarena, oltre 400mila tonnellate di materiali movimentati all’anno. Nella documentazione è scritto molto chiaramente che ci saranno 30 tir al giorno sulle nostre strade più i treni, quindi una servitù pesantissima. Noi abbiamo fatto un ricorso al TAR e lo abbiamo vinto. Il ricorso è stato accolto su tutta la linea nonostante qualcuno cerchi di farla passare come una vittoria parziale. In realtà i giudici ci hanno dato ragione su tutta la linea perché il progetto non rispetta quelle che dovevano essere le normative di sicurezza che prevedono comunque un pontile riservato, e i serbatoi interrati, prevedono che da lì le chimichiere non possano passare, insomma tutta una serie di normative che non vengono rispettate. Oltre a questo c’è la grandissima perdita di posti di lavori, infatti i sindacati portuali sono tutti allineati con noi e hanno partecipato a tutte le riunioni perché avrebbero tantissime perdite di chiamate all’interno del porto, come se non bastasse rispetto alla problematica sicurezza.

Nonostante questo il sindaco Bucci ha fatto rincorso, dico il sindaco Bucci perché non sono state le imprese, è stato proprio il sindaco con l’Autorità Portuale a fare incorso al Consiglio di Stato. Attualmente abbiamo già fatto due sedute a Roma col Consiglio di Stato, è stato nominato un perito che dovrà dire se questi materiali si rifanno a questa legge che dice che non possono andare per quelle normative. Noi a nostra volta abbiamo nominato un nostro perito, stiamo aspettando che ci sia la risultanza di queste perizie. A prescindere da questo non ci fermeremo perché oltre alle motivazioni che hanno portato all’accoglimento da parte dei giudici abbiamo moltissime altre osservazioni fatte e che sappiamo indicare questo come un progetto, a tutti gli effetti, un progetto folle. Tra l’altro non si può parlare di spostamento perché noi abbiamo sempre detto che da Multedo i depositi devono andare via, però oltre allo spostamento ci sarebbe un incremento del 60% dei materiali attualmente stoccati e per questo spostamento il sindaco aveva anche stanziato 30 milioni di soldi pubblici derivanti dal ponte Morandi da dare a un privato per spostarsi, quindi penso che chiunque ragionevolmente capisca che questo è un progetto che non sa da fare, quindi noi continueremo comunque a batterci.

Passiamo ad un altro tema ancora più locale e territoriale: la sicurezza. Quale potrebbe essere la soluzione per riuscire a prevenire episodi di degrado e microcriminalità, più che contrastarli?

Io abitualmente preferisco sottolineare le cose belle che ci sono a Sampierdarena, però non nego neanche i problemi. Quindi c’è sicuramente un problema di sicurezza, che secondo me è sovrapponibile a quelli anche di altri quartieri  Diciamo che in questi mesi abbiamo messo molte cose in campo per risolvere questa problematica. Ho chiesto io personalmente che ci fossero le pattuglie a piedi in modo che potessero parlare anche con i negozianti per trovare quei piccoli episodi, quei piccoli posti dove potevano succedere determinate cose. Siamo riusciti a ottenere il presidio in piazza Vittorio Veneto, che era una zona particolarmente delicata del quartiere. Io faccio riunioni settimanalmente con le forze dell’ordine, anche i carabinieri di quartiere che non si vedevano da un po’ sono tornati a girare per San Piero d’Arena, ma non solo, anche per le nostre ville tipo Villa Scassi, dove comunque c’è un passaggio di ragazzi che vanno a scuola, sono presenti e secondo me i risultati si stanno vedendo.

Oltre a questo abbiamo fatto ad esempio anche un incontro, anzi più incontri con il direttore della Fiumara, è stato un percorso lungo che però ha portato, devo dire, con grande disponibilità del direttore, al finanziamento di una serie di telecamere all’interno dei giardini della Fiumara, che comunque erano un posto sensibile dove purtroppo si radunavano molti di questi ragazzi un po’ allo sbando. Verranno posizionate quindi tra poco una trentina di telecamere. Ci deve essere di più  però, perché le forze dell’ordine sottolineano come fermano dei ragazzi e il giorno dopo questi ragazzi sono di nuovo liberi. C’è questo problema innegabile dei minori non accompagnati, non gli viene insegnata la lingua, non gli viene insegnato un lavoro, vengono lasciati allo sbando e purtroppo alcuni cadono in questa rete e commettono questi atti criminosi. Sappiamo dall’assessora Rosso, perché l’ha detto in commissione, io ho il verbale e ho anche la registrazione, che 7 centri su 21 di questi ragazzi sono a Sampierdarena e nel Centro Ovest. È chiaro che se ghettizzi un quartiere mettendo tutti questi soggetti all’interno dello stesso quartiere crei un problema.

Innanzitutto piccoli gruppi si gestiscono meglio, quindi io non solo dico facciamo la suddivisione all’interno dei Municipi, che già sarebbe qualche cosa, ma all’interno di Città Metropolitana, il problema sarebbe assolutamente più gestibile, i ragazzi sicuramente avrebbero un percorso perché la maggior parte di questi ragazzi comunque vengono in Italia per avere un’occasione.

Passiamo al commercio, si è parlato tantissimo anche di questo e molto spesso è stato messo in relazione con il tema sicurezza. C’è veramente un problema? E se c’è, come sembra essere, quali potrebbero essere le soluzioni?

Sostengo il commercio di vicinato da sempre. Se noi andiamo a prendere i volantini delle ultime elezioni del sindaco Bucci, diceva che avrebbe sostenuto il commercio di vicinato. Ora a Sampierdarena, a due passi dal centro, è stato aperto un ipermercato, il più grosso della Liguria, e andando a spulciare le carte, perché io ho seguito anche quella questione, era stato fatto un ricorso da parte dei commercianti, perché determinati ipermercati non potevano stare all’interno di un perimetro del CIV. Quindi cosa è successo? Hanno vinto il ricorso, il Comune ha riperimetrato nottetempo il CIV riducendolo e quindi di fatto aggirando la sentenza del TAR e costruendo questo ipermercato. Come puoi pensare di aiutare il commercio dopo aver sbandierato che avresti aiutato il commercio se apri un ipermercato a due passi dai negozi di vicinato? I negozi del quartiere sono fondamentali per la sicurezza, sono finestre sul quartiere, sono luci accese all’interno del quartiere, quindi sarebbero assolutamente da favorire, da aiutare e da appoggiare. Il commercio si aiuta facendo delle zone franche, facendo dei patti per il commercio, favorendo l’apertura di nuove attività.

Un’iniziativa molto interessante è stata quella che per nuove aperture si davano sopra i 100 metri quadri 1.000 euro al mese per 5 anni, sotto i 100 metri quadri 500 euro al mese per 5 anni, secondo me ha portato nuove aperture, anche magari di attività non proprio negozianti, ma molti professionisti si sono spostati al pian terreno. Era anche funzionale alla ristrutturazione dei voltini di via Buranello che sono più o meno 80, Quelli rientravano nel bando del PNRR, però anche lì c’è un ritardo nei lavori spaventoso e il rischio enorme che se non vengono finiti entro dicembre ci sia il definanziamento dell’opera e pertanto il comune che verrà si troverà a dover coprire con i soldi tutti i soldi che mancano e probabilmente anche i soldi che sono già stati dati che andrebbero restituiti.

Arriviamo a lungomare Canepa, una strada al altissimo scorrimento da tempo al centro di dibattito, soprattutto per i residenti. Si parlava di queste barriere antirumore installate da Autostrade, il comitato chiedeva una copertura integrale, al momento non c’è risposta a questa richiesta, è stata bocciata.

Il capitolo lungomare Canepa è così fatto, io ho seguito la questione, una parte dei fondi sono stati tolti da lungomare Canepa e sono stati spostati a piazzale Kennedy, quindi 25 milioni se non ricordo male sono stati spostati inspiegabilmente da Sampierdarena e sono stati messi a piazzale Kennedy. A quanto mi è stato riferito dai geologi che hanno studiato il terreno, lì non si potevano posizionare i piloni delle fondamenta di questa galleria, è stato comunque richiesto che la strada venisse allontanata dalle case e si è usato la ciclabile. Si sta creando, perché i lavori anche lì sono molto indietro, una sostanziale fascia di rispetto dalle case. Quello che chiedevamo alla fine era una semigalleria che portasse il suono e l’inquinamento verso la zona portuale, quindi non verso le case. Il problema principale è che nel progetto di lungomare Canepa ci sono le fondamenta ma non c’è la reale galleria fonoassorbente perché quei soldi sono stati invece stanziati sul parco della Lanterna e sul tunnel subportuale. Quindi noi ci ritroveremo una strada finita a 6 corsie con le fondamenta per queste barriere, ma non ci troveremo realmente le barriere chissà per quanti anni, Questa è una cosa veramente assurda, se quei 25 milioni invece che mandarli a piazzale Kennedy fossero stati trattenuti su Sampierdarena, probabilmente avremmo la semigalleria, invece che dover fare le fondamenta e poi aspettare un domani chissà quando che vengano installate a seguito di un altro progetto.

Autore
Genova24

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