Municipi, Guidi: “Disponibile a ripensare il progetto assi di forza, lo Skymetro serve a tutta Genova”
- Postato il 17 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. In vista delle elezioni amministrative, Genova24 ha intervistato Angelo Guidi, candidato alla presidenza del Municipio Bassa Valbisagno per la coalizione di centrodestra. Tra i temi affrontati lo Skymetro, il progetto degli assi di forza, il futuro delle aree di Terralba e il rebus dell’ex Onpi di Quezzi.
Angelo Guidi, eletto presidente nel 2022 dopo una carriera in Iren, ha accettato di ricandidarsi e tenta ora il bis con la coalizione che sostiene Pietro Piciocchi.
Partiamo dal tema più caldo, lo Skymetro: un’opera controversa che avrà un impatto importante sulla Bassa Valbisagno e benefici in termini di mobilità limitati a una stazione che sorgerà nei pressi dello stadio Ferraris. Qual è la sua posizione e quanto crede che questo tema possa influire sui risultati delle elezioni in municipio?
Intanto credo sia un po’ riduttivo limitare il ragionamento al fatto che abbiamo solo una fermata (in realtà c’è anche la stazione di Sant’Agata e dunque sono due tecnicamente) perché questo è un progetto che serve allo sviluppo della vallata e nel mio auspicio va a ridurre anche i carichi di traffico automobilistico. Penso banalmente alle corriere che arrivano da fuori Genova che, una volta che il progetto sarà completato, si attesteranno a Molassana e speriamo, con i finanziamenti successivi, a Prato. Il fatto che sia un’opera complessa in un ambiente urbanizzato ha reso necessario rivederla, ma questo fa parte di tutti i progetti che dobbiamo affrontare in un contesto complesso. È chiaro che è un’opera complessa che avrà bisogno di ulteriori finanziamenti, però con questa logica non andiamo da nessuna parte. Io sono fortemente favorevole, come lo è la mia coalizione. La coalizione avversaria ha all’interno tante anime e alcune di queste sono favorevoli alla allo Skymetro, però, per accettare un compromesso con gli altri, si dicono tutti contrari ai progetti e questo è ciò che mi sembra più sbagliato per lo sviluppo della città. Lo Skymetro non è solo sviluppo della Valbisagno, è sviluppo della nostra città. È il paradigma di come pensiamo il futuro.
Restiamo in tema di trasporto pubblico. A Marassi e Quezzi c’è malcontento perché, col progetto degli assi di forza, le linee collinari di quei quartieri non raggiungeranno più Brignole. Lei crede che quel progetto debba essere rivisto?
Posta in questi termini, sono molto disponibile e credo che lo sia anche l’amministrazione complessivamente. Credo che oggi si stia facendo un po’ di terrorismo mediatico che non credo aiuti la campagna elettorale. Un ripensamento e un confronto ulteriore con la popolazione mi trovano completamente d’accordo. Ma prima dobbiamo smetterla di dire che tagliamo gli assi collinari. Gli assi collinari si rivedono. Cosa significa? Che invece di fare un percorso come quello dell’82 o del 47, che vanno ad attestarsi verso la parte centrale della città, si attesteranno in piazza Galileo Ferraris e faranno una circolarità più rapida. Dopodiché questo progetto va a toccare il mercato, va a toccare altri spazi, quindi secondo me è ragionevole avere un ulteriore confronto coi cittadini.
Lei come lo modificherebbe, contando anche il capolinea in piazza Galileo Ferraris?
Ci sono vari ragionamenti legati allo spostamento del mercato, a come girano queste linee. Secondo me fare una linea lunga nella parte collinare non ha senso. Devono essere linee brevi, con cui i cittadini sanno che in pochi minuti raggiungono piazza Galileo Ferraris. Questa è un’idea. Su questo tema io noto un’altra distonia da parte dei miei avversari. Il progettista dei quattro assi è una persona molto competente, che si chiama Fabio Gregorio e abbiamo visto in tantissime assemblee e commissioni nel nostro municipio. Si è candidato recentemente, perché è una persona capace, per il Partito Democratico in Comune. E lui è una persona che ha sostenuto fino ad oggi i quattro assi, ma la stessa Salis dice che i quattro assi vanno fatti. Il candidato che si oppone a me, Fabrizio Ivaldi, dice che non bisogna tagliare le linee collinari. Quindi mettiamoci d’accordo…
A San Fruttuoso c’è un grande vuoto urbano in questo momento, la zona di Terralba, dove si attende l’arrivo della metropolitana e dove potrebbe spostarsi l’Istituto Firpo-Buonarroti demolito a Marassi per fare spazio allo Skymetro. Qual è la sua visione su quell’area così strategica per la città?
Va premesso che è un’area ancora in capo alle ferrovie e che c’è un impianto molto importante, il centro di manutenzione di tutti i treni regionali della Liguria, quindi un buon insediamento produttivo di qualità. Intanto si è fatto un accordo tra il Comune e Ferrovie che permette di far arrivare la metropolitana a Martinez indipendentemente dal fatto che si spostino o meno le officine. E poi effettivamente lì c’è un’area molto ampia. Sappiamo che il dialogo con le Ferrovie è complesso di suo perché sono articolate in tante società che faticano a volte a parlare tra loro e con gli enti esterni, ma sicuramente le potenzialità sono straordinarie. Nel momento in cui il Comune riesce, tramite un accordo di programma, a riottenerne le aree, si può ragionare di spazi per l’università, spazi sportivi. Il nostro quartiere ha potenzialità importantissime, penso anche alla cultura. Noi siamo accanto al centro, prevalentemente San Fruttuoso ma anche Marassi: possono svilupparsi potenzialità turistiche, perché ci sono bellissime emergenze culturali, penso alla Madonna del Monte o Villa Imperiale.
Un altro vuoto urbano è l’ex Onpi di Quezzi, di fatto l’unica area verde in un quartiere povero di spazio pubblici. Si è parlato di un’imminente cessione che ancora non si è concretizzata. Secondo lei come dovrà gestire questa partita la prossima amministrazione?
Io ho lavorato molto su questa partita e siamo arrivati, con l’assessore al Patrimonio Maresca, a definire una lettera di intenti con Ivimit, che è la società del ministero che si occupa dell’acquisizione dei beni. C’è il progetto di trasformarlo in uno studentato. Oggettivamente quell’area ha complessità logistiche non indifferenti, perché via Donati è una strada molto stretta e lo stesso arrivo da via Pinetti non è banale, però è un’area importantissima per il nostro territorio. Quindi, secondo me, bisogna chiudere questo accordo con Invimit, e fare in modo che questo bene venga trasformato. Più si lascia più passare il tempo, più la struttura fisica viene degradata, perché ormai è in condizioni pessime. Però sono volumetrie che non ci possiamo permettere di perdere.
Faccia il suo appello al voto.
Credo che sia importante poter proseguire il lavoro che abbiamo fatto in Bassa Valbisagno con la mia giunta e coi miei consiglieri. Ai cittadini non interessa molto la diatriba politica, interessa che noi riusciamo a realizzare le cose sul nostro territorio. I temi politici non fanno parte del municipio, quindi il mio impegno civico sarà lavorare ancora di più per il decoro e la pulizia. Un importante progetto da portare avanti che magari sembra banale è la pulizia e la sistemazione di tutte le caditoie del nostro municipio. Abbiamo diversi muri e diverse scalinate da mettere a posto. Questa è la richiesta che io farò all’amministrazione e con l’amministrazione di Pietro Piciocchi sono sicuro che si potrà realizzare. Ci vogliono maggiori risorse destinate agli interventi di prossimità, che sono i marciapiedi, i muraglioni e gli sfalci più complessi. Ovviamente i il cittadino ha desiderio che si faccia di più ed è giusto, ci devono chiedere di più e noi dobbiamo rispondere al meglio possibile.