Multe fino a 600 mila euro, le nuove regole dell’Agcom per gli influencer: ecco cosa cambia e a cosa fare attenzione

  • Postato il 25 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Sarà l’“effetto Ferragni”, sarà che il far west sui social è arrivato ad un punto di non ritorno. Fatto sta che l’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, il 23 luglio ha varato il Codice di condotta per gli influencer e le cose, se i controlli saranno davvero stringenti, rischiano di cambiare il lavoro dei content creator. Più trasparenza delle comunicazioni commerciali, contrasto all’odio, rispetto dei minori: sono questi alcuni dei punti chiave della nuova regolamentazione, che mira a tutelare gli utenti e a tracciare una nuova linea nell’influencer marketing. Ma a chi si applicheranno le nuove regole? Quali sono i criteri da rispettare e quali multe sono previste?

IL NUOVO CODICE DI CONDOTTA PER GLI “INFLUENCER RILEVANTI”

Il Codice varato da Agcom non si applicherà a tutti gli influencer ma solo a quelli che nel documento vengono definiti “rilevanti”. Si parla dunque di creator e influencer che raggiungono i 500mila follower o “un numero di visualizzazioni medie mensili pari a un milione su almeno una delle piattaforme di social media o di condivisione video utilizzate”. Il commissario Agcom Massimiliano Capitanio spiega: “Questi professionisti sono assimilabili alle emittenti tv e quindi titolari di piena responsabilità editoriale”. Il lavoro condotto con le associazioni di categoria e dei consumatori, i rappresentanti del comparto pubblicitario e i professionisti del settore ha portato a scrivere un documento che detta regole semplice ma nette. Sempre che vengano rispettate. Tra le novità, l’istituzione di un elenco ufficiale Agcom al quale gli influencer dovranno iscriversi entro sei mesi dalla pubblicazione del Codice.

LE NUOVE REGOLE IMPOSTE DA AGCOM

Ma quali sono le regole che gli influencer dovranno seguire nella pubblicazione dei loro contenuti social? Si parte dalla correttezza e dall’imparzialità dell’informazione, dunque evitando di diffondere o far diventare virali contenuti fuorvianti. Poi stop a storie, post e reel che non rispettino o che possano ledere la dignità umana o promuovano stereotipi negativi. Il testo spinge l’acceleratore anche sul tema del contrasto ai discorsi d’odio e discriminazione, sulla tutela dei minori e ancora su quella del diritto d’autore. Siccome le diciture #adv, #supplied e #gift paiono non bastare, Agcom ha messo nero su bianco nel nuovo Codice più trasparenza delle comunicazioni commerciali, con un rimando diretto al Digital Chart, ossia il Regolamento di autodisciplina promosso dallo Iap, l’Istituto di autodisciplina pubblicitaria.

LE SUPER MULTE FINO A 600MILA EURO

Ma cos’accadrà a quegli influencer che non rispetteranno le regole del Codice di condotta? Il rischio è di dover pagare multe clamorose: sono infatti previste sanzioni fino a 250mila euro che potranno arrivare a 600mila nel caso non venga rispettata la tutela dei minori. L’applicazione delle misure sarà assicurata con sistemi di monitoraggio e verifica, fa sapere Agcom. “Si tratta di una tappa decisiva nella costruzione di un nuovo equilibrio tra libertà d’espressione, diritti degli utenti e responsabilità dei creator digitali: l’influencer marketing entra nella maturità”, spiega Capitanio, secondo cui il Codice è “una misura moderna e di buonsenso che valorizza la professione e tutela gli utenti”. “Le nuove regole per gli influencer sono un’ulteriore conferma dell’impegno dell’Autorità a tutela dei cittadini e del mercato per un mondo digitale sicuro e affidabile”, sottolinea il presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella. Un giudizio opposto arriva invece dal Codacons, che definisce il Codice “insoddisfacente” e parla di “misure che non sembrano andare nella direzione di limitare lo strapotere degli influencer”. L’associazione dei consumatori critica poi il tetto dei 500 mila follower (“è un’assurdità”), l’assenza di misure contro alterazioni create dall’intelligenza artificiale e sottolinea un altro problema, cioè “le nuove misure disposte dall’Agcom si applicheranno solo a chi opera dall’Italia”, permettendo agli influencer residenti all’estero di non essere assoggettati alle nuove disposizioni.

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