Movida nel savonese, Balzola (Fipe): “Servire alcol a ragazzi fuori controllo è un atto vigliacco”

  • Postato il 16 maggio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico maggio 2025

Alassio. Con l’avvicinarsi della stagione estiva, torna al centro dell’attenzione il tema della sicurezza nei territori a forte vocazione turistica, come la riviera ligure. Un argomento delicato che intreccia il diritto al divertimento con quello alla vivibilità e al rispetto del territorio. Lo sa bene Carlomaria Balzola, presidente Fipe Confcommercio della provincia di Savona, intervenuto nel nuovo episodio del podcast di IVG La Telefonata”, durante il quale ha lanciato un appello in vista della stagione estiva nel savonese: responsabilità, collaborazione e rispetto.

“Quello della sicurezza è un tema a cui sono molto sensibile. Credo nel valore delle forze dell’ordine, nel loro straordinario lavoro, e, avendo avuto la fortuna di confrontarmi con funzionari e dirigenti, ho potuto capire tante cose – ha detto Balzola -. Nel periodo estivo, questi uomini e queste donne danno il massimo, perché passano anche loro, proprio come i commercianti ed esercenti, dal ‘poco’ invernale al ‘tanto’ estivo da gestire. A loro va il mio più sincero grazie per il lavoro che svolgono”.

ASCOLTA “LA TELEFONATA” CON CARLOMARIA BALZOLA

La sicurezza però non può pesare unicamente sulle spalle di chi indossa una divisa. Anche gli operatori del territorio sono chiamati a fare la loro parte, soprattutto in un contesto – quello estivo – in cui la presenza giovanile aumenta in modo massiccio e non sempre responsabile: “Come si possono aiutare le forze dell’ordine? Innanzitutto tenendo dei comportamenti virtuosi. Questi ragazzi spesso, anche se fortunatamente non sempre, sono un problema sociale. Molti arrivano qui e hanno un modo di divertirsi molto svagato, senza alcun freno e rispetto”, ha ricordato il presidente Fipe nel corso dell’episodio.

Generico maggio 2025

“Questo a volte succede perché qualche collega, in modo sbagliato, guarda al cassetto più che alla propria dignità – sottolinea Balzola -. Se vedi un ragazzo che non è in condizioni di intendere e di volere, perché ha abusato di alcolici, non puoi servirgli dei cocktail o super alcolici, perché altrimenti sei un vigliacco. Ci vuole rispetto e senso civico nei confronti del territorio”.

Il rispetto del territorio, secondo Balzola, passa anche da piccoli gesti di responsabilità quotidiana. Un comportamento scorretto all’interno di un locale, infatti, può generare danni a catena all’esterno. E, in questo senso, i casi di cronaca sul territorio non mancano. Così Balzola completa l’esempio dell’imprenditore poco attento a questi dettagli: “Perché lo stesso ragazzo che abusa di alcol da te – aggiunge -, magari poi fa danni al vicino, gli spacca una vetrata o una fioriera. Per cosa poi? Magari per prendergli 20 euro di fondo cassa”.

Sono stati diversi i provvedimenti presi dalla Questura di Savona nei confronti di pubblici esercizi che hanno a dir poco sottovalutato il problema. Spiega Balzola nel corso del podcast: “Io dico sempre grazie al lavoro delle forze dell’ordine quando emettevano gli articoli 100 (che prevede la chiusura di un esercizio per determinate cause, ndr). Un questore, per gestire una situazione così, quanti pensieri può avere? Ma se si prende una decisione del genere, vuol dire che questo esercente, se così si può definire in questi casi, si è comportato male. Quindi, grazie alle forze di polizia, perché gli articoli 100 tutelano in primis le persone per bene”.

Carlomaria Balzola

Un esempio positivo di collaborazione tra pubblico e privato arriva dal servizio attivato ad Alassio, dove alcuni locali si sono organizzati con personale che Balzola non definisce “di sicurezza”, bensì di “accoglienza turistica”: “È stato un servizio in sinergia con le forze dell’ordine, che hanno lavorato in modo più impattante. A volte, con alcuni ragazzi, basta un semplice rimprovero, non dobbiamo sempre far perdere tempo alle forze dell’ordine. Abbiamo pagato questo servizio di accoglienza turistica, non di sicurezza, per far sì che i nostri ospiti avessero la percezione che la sicurezza c’era. È sbagliato parlare ‘di sicurezza’, perché si dà l’idea di una città in difficoltà. In realtà questo è un esperimento positivo e infatti vedo che in giro è apprezzato”.

Un equilibrio da mantenere, insomma, tra vivacità e controllo, tra accoglienza e tutela. La Riviera è una meta ambita, ma anche fragile, soprattutto durante i mesi caldi: “Ci troviamo a due ore da Torino, a tre da Milano. I giovani, da sempre, vengono giù con intenti che, a volte, sono fin troppo vivaci. Bisogna avere attenzione all’interno dei propri locali, che non hanno solo una funzione di impresa e di profitto, ma hanno anche la funzione di riuscire a mantenere un territorio apprezzabile. E questo qualcuno, con la politica del cassetto, a volte se lo dimentica”.

Oltre al tema della sicurezza, sono stati diversi i temi affrontati da Carlomaria Balzola nel corso de “La Telefonata” (clicca qui per ascoltare l’episodio completo). 

Autore
Il Vostro Giornale

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