Motogp, Marc Marquez: una carezza per Bagnaia e l'ennesima bordata a Valentino Rossi

  • Postato il 21 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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Oltre alla gara stravinta in pista da Marquez c’è stato un momento del Gp d’Austria dello scorso weekend che è rimasto nell’immaginario collettivo di tutti. Prima della partenza della Sprint, le telecamere della MotoGP hanno colto infatti un “frame” che sancisce il gelo che c’è ancora tra Marc Marquez e Valentino Rossi per i fatti accaduti in quel lontano 2015.

L’incrocio tra Valentino e Marquez

Marc e Valentino sono stati inquadrati mentre camminavano in pit lane in direzioni opposte senza incrociare i rispettivi sguardi, con lo spagnolo a testa bassa e il 9 volte iridato a testa alta verso e sorridente dal muretto il box del suo team. L’account X della MotoGP ha postato quel video che è diventato virale. Dopo la corsa Marquez disse: “Mentre guidavo l’ho visto un paio di volte questo weekend, perché con il cappellino giallo lo si vede quando si entra ai box. Per i tifosi e per il motociclismo è un piacere che Valentino sia in circuito a difendere i colori del suo team”. Oggi, alla vigilia del Gp d’Ungheria, è tornato sull’argomento senza risparmiare una spruzzata di veleno all’eterno rivale.

La frecciata di Marc a Rossi

Sul mancato saluto a Valentino Rossi Marquez infatti ha premesso: “Sono in un momento della mia vita in cui cerco solo di essere circondato da persone che mi sostengano“. Poi ha spiegato: “Non l’ho visto. Ve lo giuro, perché le cose stavano andate male per me. Guardavo il terreno perché è così che vanno le cose. Non l’ho visto. Guardo il terreno, come i cavalli sulla griglia di partenza, e non mi interessa se Valentino o Brad Pitt incrociano il mio cammino, perché non li vedrò. Guarderò il terreno, perché sono concentrato sulla mia corsa”.

L’altro tema spinoso del giorno è la crisi di Bagnaia. Marquez difende a spada tratta il compagno di scuderia: “Pecco ha regalato due Mondiali alla Ducati, continuerà l’anno prossimo in Ducati, Pecco può ancora dare molto alla Ducati. In parole povere, quando un atleta entra in una spirale, che sia un motociclista o un attaccante, improvvisamente le cose non vanno come dovrebbero, inizi a perdere fiducia, gli obiettivi non arrivano, e improvvisamente, da un giorno all’altro, quando hai il talento, e l’hai già fatto, ricominci a fare bene. La stessa cosa succede ai piloti della MotoGP. Quando ti manca la fiducia, inizi a perdere 0,030, 0,050 in frenata, parliamo di 0,50 millesimi, che a fine giro sono due decimi.

E questo è sufficiente per finire sul podio o ottavo. Pecco sta dimostrando di avere velocità, perché altrimenti non avrebbe avuto un venerdì come Quello che ha fatto. L’Austria ha semplicemente bisogno di ritrovare la fiducia, come ho fatto io l’anno scorso quando ho iniziato con la Ducati. Voi mi spingevate per ottenere risultati, e io dicevo: ‘Prima di tutto, devo ritrovare la fiducia. Devo rigenerarmi, rianimarmi, devo credere di nuovo in me stesso’, perché quando si attraversano momenti come questi, si dubita di sé stessi. Pecco è in quella fase di transizione, ma, nonostante tutto il dramma, è terzo nel Campionato del Mondo, e se mi eliminaste, sarebbe a 40 punti dal secondo. Ovviamente, nello sport, l’ultima gara o l’ultima partita valgono la pena, ma bisogna anche capire la storia che ha costruito con la Ducati.”

La nuova pista in Ungheria

Ultima riflessione sul nuovo circuito magiaro: “Non nego che uno dei miei punti di forza è sempre stato quello di adattarmi rapidamente a nuovi circuiti e condizioni diverse. Vedremo come andrà questo fine settimana, perché tutti i piloti Ducati conoscono questo circuito, dato che siamo venuti qui per provare. Questo ci aiuterà molto soprattutto nelle FP1, ma è anche una pista dove non ci sono molti segreti. Come nel kart, i tempi sono sempre molto più vicini e mi aspetto anche che i distacchi tra le moto siano ridotti. Cercheremo di partire bene e di vedere dove si trova il limite in ogni sessione, che migliorerà col tempo”.

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Virgilio.it

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