MotoGP, Marc Marquez passa al contrattacco: frecciata ai fan della Ducati

  • Postato il 26 giugno 2025
  • Moto Gp
  • Di Virgilio.it
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Le antipatie e le simpatie segnano i rapporti umani da sempre, tuttavia non dovrebbero rappresentare un limite per la vita di uno sportivo. Marc Marquez si è inimicato quella parte di supporter italiani che si sono avvicinati alla MotoGP grazie alle imprese in pista di Valentino Rossi. Le provocazioni avvenute nel corso del campionato 2015 nessuno può dimenticarle, culminate nel triste episodio del GP di Malesia, tuttavia dopo 10 anni bisognerebbe guardare avanti. La classe regina ha cambiato pelle e il paddock è diventato un luogo dove il rispetto regna sovrano. Non sta a noi decretare se si tratti solo di falso buonismo, condito da un pizzico di ipocrisia, ma i piloti attuali sembrano quasi amici. C’è chi invoca con nostalgia i tempi degli spintoni sotto il podio, dei calci alle carene e dei gomiti larghi, ma quelle scorrettezze sono un lontano ricordo di una generazione che osannava l’odio sportivo.

Nella MotoGP contemporanea dei fischi che piovono dalle tribune fanno più notizie delle azioni in pista. Demerito di una parte di pubblico italiano che al Mugello è venuta per fischiare il leader della graduatoria. Hanno pagato e possono liberamente agire a sostegno del proprio beniamino, ma i “buuu” in direzione di un campione rappresentano sempre un brutto gesto antisportivo. Bagnaia ha trascinato parte del sostegno che aveva Valentino Rossi dalla sua parte, essendo cresciuto nell’Academy VR46, mentre Marc Marquez è sempre più esposto all’invidia. I suoi risultati parlano da soli. Al Mugello l’ex rider della Honda ha colto al 100° pole position della sua carriera, la vittoria numero 93 nel Motomondiale, proprio come il numero che porta sul cupolino, e ha siglato l’ottava sinfonia nelle gare brevi su nove SR disputate nel 2025 in sella alla GP25.

La replica di Marc Marquez

Davide Tardozzi, direttore sportivo della squadra emiliana, ha preso una posizione nel weekend contro i fan che hanno fischiato lo spagnolo. L’otto volte iridato, ai microfoni Motorsport.com, ha dichiarato: “Alla fine, i fischi sono qualcosa che non possiamo controllare, che non posso controllare, ma apprezzo e ringrazio Davide Tardozzi per il suo gesto. Lui, alla fine, in questo caso sta difendendo me, ma sta difendendo anche i piloti Ducati“.

Potrei essere io, potrebbe essere Pecco Bagnaia, o Enea Bastianini e Jack Miler nel passato…è davvero un ottimo team manager e mi ha difeso – ha sancito Marc Marquez – Ha sostenuto anche coloro che tifavano per Pecco. Perché alla fine della giornata è anche bello, ed è stato bello per gli altri corridori, che con l’eroe locale, che è Pecco qui, abbiano cantato il suo nome. Questo è lo sport e rispettiamo tutte le decisioni. Ma alla fine, se sei un vero appassionato di moto, puoi sostenere il tuo pilota, puoi cantare il nome di Pecco tutto il tempo, e questo è positivo, mi piace, perché è l’eroe locale. Ma le persone che fischiano me, o Alex perché il suo cognome è Marquez, o la bandiera spagnola perché sono spagnolo, non sono veri tifosi della MotoGP“.

La vendetta del numero 93

Alla fine contano i fatti e Bagnaia non ha nemmeno alzato un trofeo nella sfida domenicale. Marc è partito dalla prima casella della griglia e ha aspettato il momento giusto per sferrare l’attacco e scappare via. Al secondo posto al Mugello è arrivato un guardingo Alex Marquez che ha preceduto Fabio Di Giannantonio.

Dato il quarto posto registrato da Pecco Bagnaia, il vantaggio di Marc in classifica è salito a 110 punti. Alex Marquez, invece, si trova a -40, correndo sulla moto dello scorso anno del piccolo team Gresini Racing. Il 2025 si sta rivelando l’anno dei Marquez, con buona pace di coloro che non hanno ancora accettato il passaggio di Marc nel team factory della Casa di Borgo Panigale.

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Virgilio.it

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