MotoGP, Ducati avverte Liberty Media: frecciata alla F1
- Postato il 5 agosto 2025
- Moto Gp
- Di Virgilio.it
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Liberty Media e Dorna Sports, titolare esclusivo dei diritti commerciali della MotoGP, hanno annunciato un mese fa un accordo epocale. Gli americani, dopo aver messo le mani sul circus della F1, diventeranno proprietari anche dalla classe regina del Motomondiale. Liberty Media Corporation possiede partecipazioni in business quali media, sport e intrattenimento. La MotoGP si prepara a un cambiamento radicale nel 2027. Il nuovo corso vedrà al debutto le nuove moto 850 cc, un nuovo produttore di pneumatici e cambierà persino il carburante.
Il nuovo regolamento è stato adottato prima della finalizzazione dell’acquisizione della MotoGP da parte di Liberty Media. Una nuova strategia di comunicazione, con l’obiettivo di avvicinare il motociclismo a un pubblico più vasto, verrà applicata nei prossimi anni. Un cambio di approccio resosi necessario dopo la crisi in cui è piombata la top class, a seguito del ritiro di campioni come Valentino Rossi, Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Il calo di ascolti è dovuto anche da un dominio inscalfibile della Casa di Borgo Panigale.
Ducati alza la voce
L’amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali, valuta positivamente questi cambiamenti. “Sarà una grande sfida per noi – ha annunciato in una nota riportata da Speedweek – Con l’assetto attuale, in riferimento all’aerodinamica e al dispositivo di regolazione dell’altezza, ci siamo guadagnati un posto da leader. Abbiamo portato queste tecnologie nel campionato. Quando queste cose vengono eliminate, tutti ripartono da zero. Quando si vince molto, si crea una situazione difficile, perché ci si abitua. È importante mantenere la giusta concentrazione. Chiunque voglia avere successo in modo duraturo deve affrontare ogni sfida come se la prima vittoria dovesse ancora arrivare. Non è facile. Ma Gigi [Dall’Igna] e il suo team preparano tutto con grande impegno“.
Se la Casa di Borgo Panigale ha deciso di lanciare un messaggio chiaro. “Non vediamo l’ora che arrivi quest’era in cui si utilizzeranno motociclette che, in teoria, miglioreranno le corse e lo spettacolo. Se ciò accadrà, sarà un bene per tutti“, ha spiegato Domenicali. Si apre una nuova fase molto interessante per i protagonisti della classe regina. In Ducati si considerano un’azienda che, oltre alle moto, offre anche intrattenimento in pista. Tuttavia, il CEO di Ducati ha avvertito che la MotoGP non può essere trattata come la Formula 1: “È stato fatto un lavoro fantastico, ma c’è ancora molto potenziale affinché la MotoGP raggiunga un pubblico considerevolmente più ampio. Non dobbiamo imitare la Formula 1, ma il suo successo negli Stati Uniti dimostra quale straordinario sviluppo sia possibile“.
Cosa non imitare della F1
In Ducati sono stati chiari sin da subito per evitare che le spettacolo si trasformi in uno show business in cui conterà più quello che avverrà fuori dalla pista. La Formula 1 attuale è stata concepita per soddisfare pienamente solo una clientela ricca che nel Paddock vive un’esperienza turistica. La gara diventa quasi secondaria tra eventi, pranzi di lusso e visite guidate nei box. Il calendario è cresciuto a dismisura, allontanandosi dai puristi europei.
Liberty Media ha acceso i riflettori negli Stati Uniti con due nuovi tracciati cittadini, a Miami e Las Vegas, oltre a Austin, limitando la presenza di piste storiche. Imola è uscita dal prossimo calendario F1 e le new entry sono un grosso punto interrogativo. La MotoGP dovrà salvarsi da queste logiche di intrattenimento, concepite più per far soldi che per regalare emozioni autentiche.