MotoGP Argentina, Marquez non si aspettava un inizio così. Bagnaia spiega cosa deve migliorare
- Postato il 15 marzo 2025
- Di Virgilio.it
- 1 Visualizzazioni

Va bene che siamo solo alla Sprint Race del secondo appuntamento della stagione 2025 di MotoGP, ma i fratelli Marquez per ora non stanno sbagliando un colpo. A cominciare da Marc, che sembrava destinato al crepuscolo della sua carriera nel 2023 e che ora invece sta dimostrando un talento ancora vivo e vibrante in pista. Seguito poi dal fratello Alex, secondo nella gara veloce di oggi, mentre Francesco Bagnaia per ora si accontenta di fare da terzo incomodo.
- Marquez: "Era proprio questo che cercavo, la costanza di risultati"
- "Meno male che Alex un po' ha ceduto alla fine..."
- "Domani io, mio fratello e Pecco ci giocheremo la vittoria"
- Bagnaia resta positivo: "Stiamo colmando pian piano il gap"
Marquez: “Era proprio questo che cercavo, la costanza di risultati”
Nella Sprint del GP d’Argentina Marc Marquez, partito dalla pole, ha letteralmente dominato la gara del sabato sin dalla prima curva. E in questo modo l’otto volte campione del mondo è già arrivato a tre successi di fila in questo 2025, considerando la doppietta tra Sprint e gara lunga in Thailandia.
Ai microfoni di DAZN Spagna il pilota di Cervera ha ammesso di sentirsi a suo agio con la GP25, oltre a sottolineare la costanza in ogni sessione. “Ed era proprio ciò che cercavo: non importa se sei un po’ più veloce o un po’ più lento, l’importante è essere costanti. Niente alti e bassi, e per ora ci stiamo riuscendo”, ha proseguito
“Meno male che Alex un po’ ha ceduto alla fine…”
Poi Marquez ha elogiato il fratello: “È vero che oggi abbiamo dovuto sudare molto, perché Alex aveva un ritmo fantastico. Per fortuna ha ceduto un po’ alla fine, ma domani sarà una gara lunga e tattica. Bisogna tenere d’occhio le gomme, perché probabilmente caleranno nella seconda metà”.
Sulla gara di domani, lo spagnolo ha messo in guardia sul fatto che alcune cose vadano “ancora sistemate, perché non sono del tutto soddisfatto, e dobbiamo migliorare in questo aspetto per la gara lunga. E se miglioro lì, spingerò di più. Nel giro singolo sono molto veloce, ma sul passo gara… Vuoi avere sempre di più, ma non è abbastanza”.
“Domani io, mio fratello e Pecco ci giocheremo la vittoria”
Secondo Marquez sia Alex che Bagnaia domani saranno della partita: “Tra noi tre ci giocheremo podio e vittoria“. E a Sky Sport, tornando sulla Sprint, ha spiegato di non essersi accollato rischi, andando a risparmiare la gomma negli ultimi giri, con il margine sul fratello “salito di sette decimi”. E ancora: “Alex è in grande forma, lui quest’anno mi batterà più di una volta, e domani mi aspetto molto da Bagnaia perché lui è un pilota da gara della domenica”.
E infine: “Non mi aspettavo un inizio così per la mia stagione. Pensavo di poter stare costantemente nei primi 4. Ma il cammino è ancora lungo”.
Bagnaia resta positivo: “Stiamo colmando pian piano il gap”
Pecco invece deve fare i conti con il ticket dei Marquez che, pur su opposte sponde (anche se entrambi nella galassia Ducati), sembra che abbiano eretto insieme un argine contro il già campione del mondo MotoGP piemontese.
Ma a Sky Sport Bagnaia ha tratteggiato una situazione in cui si intravede un barlume di speranza: “Stiamo pian piano colmando il divario. Termas de Rio Hondo non è una pista amica, ma stiamo migliorando con un lavoro che sta andando nella direzione giusta”.
Il problema, al momento, sono due curve: “Perdo nella 6 e nella 11, ma mi sto avvicinando. Prima della Sprint la stima per me era il sesto posto, perciò è stato fatto un passo avanti e ho girato in maniera costante. Mi è giusto mancato quel qualcosa in più, che proveremo a trovare domani”.
E infine: “Ho cercato di dare il massimo, ho fatto una buona partenza e sono salito terzo. Devo giusto migliorare entrando in curva in certi frangenti, perché entro tendenzialmente troppo di traverso perdendo un po’ di percorrenza. Abbiamo fatto comunque un progresso rispetto alla Thailandia, che in teoria mi è più favorevole rispetto all’Argentina. Ma ancora non basta”.