Mosseri: Spd salvo grazie a chi odia la destra. Ma AfD avanza e ruba voti al centro

  • Postato il 23 settembre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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Mosseri: Spd salvo grazie a chi odia la destra. Ma AfD avanza e ruba voti al centro

Due vincitori assoluti, un buon piazzamento e tanti perdenti. Si sono chiuse così le elezioni per il rinnovo del Parlamento di Potsdam, l'assemblea legislativa del Land Brandeburgo. Nella regione tedesca orientale che circonda Berlino, i socialdemocratici (Spd) del governatore uscente Dietmar Woidkle hanno fatto molto bene raccogliendo il 30,7% dei voti (secondo le proiezioni della sera) rispetto al 26,2% di quattro anni fa. Si tratta del recupero più sostanziale per ua Spd in costante calo dal '90 nella sua sola roccaforte nell'est tedesco. A un punto di distanza (29,6%), i sovranisti di AfD guidati da Hans-Christoph Berndt, patologo clinico e dal 2020 capogruppo del partito in assemblea.

Sfiorando il 30%, Berndt allinea AfD ai successi mietuti dal partito lo scorso 1 settembre in Sassonia e Turingia. Con una differenza: a Dresda e a Erfurt la formazione sovranista è arrivata prima mentre a Potsdam, pur crescendo di oltre sei punti, si è fermata al secondo posto. Proprio grazie a quei decimali di differenza, adesso Woidke può puntare a formare il suo quarto gabinetto dopo aver promesso che se avesse raccolto un solo voto meno di AfD avrebbe ritirato la sua candidatura a guidare il Brandeburgo. Una scomessa pericolosa ma che ha convinto tanti sostenitori della coalizione uscente a puntare su Woidke per fare muro contro i sovranisti. I risultati parlano chiaro. I moderati (Cdu) seconda gamba dell'amministrazione uscente perdono quasi quattro punti e si fermano all'11,9%. Molto peggio fanno i Verdi, il terzo alleato, che di punti ne perdono circa sette: bisognerà aspettare la fine dello scrutino per capire se gli ecologisti riusciranno a superare la soglia di sbarramento del 5% per entrare in assemblea.

Pessima anche la performance della Linke: il partito socialcomunista esce sbriciolato dal voto: dal 10,7% del 2019 precipita sotto quota 3% e salta un giro. Chiara la destinazione dei voti passati dal partito rosso-rosso a quello rosso-bruno: il BSW fondato lo scorso gennaio dall'ex capogruppo della Linke Sahra Wagenknecht entra a gamba tesa nel Parlamento di Potsdam con un solido 13,1% dei voti, superando così anche la Cdu. La piattaforma socialista e filo-russa, anti-immigrati e contro gli obiettivi di sostenibilità energetica spesso imposti da regole Ue ha dunque fatto breccia anche fra gli elettori del Brandeburgo. Una volta che lo spoglio delle schede elettorali sarà completato starà a Woidke decidere con chi aprire le danze: se con una Cdu ammaccata (e i con Verdi, se dovessero farcela) oppure se con i rosso-bruni di Frau Wagenknecht. Esclusa la partecipazione di AfD, tanto meno dopo che il dottor Berndt è stato ufficialmente accusato dall'intelligence tedesca di essere un estremista di destra. La formazione sovranista non sembra troppo preoccupata e celebra la vittoria assoluta nelle fasce d'età 16-24 e 25-34, secondo un'analisi Infratest Dimap.

«Siamo il partito del futuro», ha affermato ieri sera il presidente di AfD Brandeburgo René Springer. Al momento il partito non punta a governare ma se riuscirà a portare a case un terzo dei seggi in assemblea raggiungerà quella minoranza di blocco per cui nel Land non si potrà nominare un giudice costituzionale o ritoccare la Costituzione senza il consenso del partito blu. AfD continua a far parlar di sé con proposte estreme come quella di qualche giorno fa del gruppo parlamentare a Potsam che ha chiesto il «divieto di accesso a eventi pubblici per richiedenti asilo e rifugiati di guerra ucraini e stranieri».

Anche la Spd si gode la sua vittoria ma soprattutto a Berlino il partito sa benissimo che il vincitore è solo Woidke: il governatore si è messo in gioco buttando sul piatto elettorale tutta la sua popolarità.
“Woidke ha salvato Scholz”, scriveva ieri la Welt ricordando che la poltrona del cancelliere scricchiola ogni giorno un po' di più. Per vincere contro i panzer di AfD servono competenza e popolarità, qualità che al 62enne Woidke evidentemente non mancano. Qualità che non si vedono né in Scholz né nel suo sfidante moderato Friedrich Merz. Alle elezioni fra un anno per il rinnovo del Bundestag i candidati sono loro.

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Libero Quotidiano

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