Mosca: “Se Trump vorrà ricontattarlo, Putin ci sarà”. Zelensky: “Ora inizia un nuovo capitolo. Kallas: “Ue difenderà Kiev pure senza gli Usa”
- Postato il 9 gennaio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Il conto alla rovescia è agli sgoccioli. Il 20 gennaio Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca e gli sviluppi delle principali questioni internazionali dipenderanno dalle decisioni che sarà chiamato a prendere. Se il nuovo presidente degli Stati Uniti manterrà la sua intenzione di contattare Vladimir Putin, il presidente russo “non potrà che accogliere con favore” questo fatto, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo cui finora la presidenza russa non ha ricevuto richieste in tal senso da parte del team di Trump. “No, non ci sono state richieste. Ma d’altro canto, per ovvi motivi, probabilmente sarebbe più opportuno aspettare fino all’insediamento”.
Nel frattempo Mosca osserva da vicino le rivendicazioni di Trump nei confronti del Canada, della Groenlandia e del canale di Panama, ma ritiene che la questione rientri nell’ambito delle relazioni bilaterali di Washington con Ottawa e Copenaghen. “Tali affermazioni sono vere, si tratta più di una questione di relazioni bilaterali degli Stati Uniti con la Danimarca, con altri stati”, ha detto Peskov, “stiamo osservando con molta attenzione questo sviluppo piuttosto drammatico della situazione – finora, grazie Dio, a livello di dichiarazioni”.
Di certo “l’Artico è una regione che rientra nei nostri interessi strategici e nazionali. Siamo e rimarremo presenti nel territorio Artico”, ha proseguito Peskov. “Siamo interessati a mantenere una atmosfera di pace e stabilità e siamo pronti a cooperare con tutti i Paesi per garantire la pace e la stabilità ovunque, incluso nell’Artico”, ha aggiunto.
Anche sul fronte opposto si attende di quali saranno le mosse del tycoon. “Un nuovo capitolo inizia per l’Europa e il mondo tra undici giorni – ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in apertura dei lavori della riunione del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina a Ramstein -. Dobbiamo lavorare insieme ancora con più impegno. In quasi tre anni di guerra su vasta scala, abbiamo dimostrato che quando ci uniamo nessuno è troppo piccolo per avere un impatto reale sulla storia. E abbiamo fatto tanta strada. Sarebbe folle mollare ora e non continuare a costruire coalizioni per la difesa”. “Sto facendo del mio meglio per porre fine a questa guerra con dignità per l’Ucraina e per tutta l’Europa quest’anno“, ha detto ancora Zelesnky. In questo contesto, ha aggiunto, la presenza di truppe occidentali in Ucraina aiuterebbe a “costringere la Russia alla pace“.
In ogni caso, ha specificato l’alto rappresentante Kaja Kallas, l’Ue è “pronta” a sostenere l’Ucraina se gli Stati Uniti cesseranno il loro impegno. “La Groenlandia fa parte della Danimarca – ha aggiunto Kallas -, dobbiamo rispettare l’integrità territoriale e la sovranità della Groenlandia”.
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